Sulle spalle dei giganti. Tre secoli di scienza all’Università di Torino
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L’Archivio storico partecipa alla Notte dei Ricercatori con un’apertura straordinaria dalle 17 alle 24, una mostra e un laboratorio.
Per l’occasione sarà allestita la mostra Sulle spalle dei giganti. Tre secoli di scienza all’Università di Torino, che prende le mosse dai pionieri Giambattista Beccaria (1716-81) e Amedeo Avogadro (1776-1856), per poi soffermarsi sul decollo della ricerca scientifica, con l’affermarsi del metodo sperimentale, dalla seconda metà dell’Ottocento, grazie anche al supporto ministeriale. Tra i difensori della riforma a Torino figurano il materialista olandese Jacob Moleschott, lo zoologo Filippo De Filippi e il suo successore Michele Lessona. Negli anni Settanta salgono in cattedra Giulio Bizzozero (Patologia generale), Cesare Lombroso (Medicina legale e Clinica psichiatrica), Angelo Mosso (Fisiologia, poi Materia medica). Allo sviluppo di istituti e laboratori, alla realizzazione di un nuovo quartiere universitario per le Facoltà di Medicina e di Scienze danno un contributo fondamentale i finanziamenti del Consorzio Universitario Piemontese tra la Provincia e il Municipio di Torino, costituto nel 1877.
La mostra amplia lo sguardo verso il Museo Industriale e la Scuola di Medicina Veterinaria, ricordando l’ingegnere Galileo Ferraris (1847-97) e il patologo veterinario Edoardo Bellarmino Perroncito (1847-1936).
Il percorso sul Novecento si apre con Giuseppe Levi (1872-1965), professore di Anatomia umana a Torino dal 1919, e la sua Scuola, all’interno della quale si annoverano tre futuri premi Nobel (Salvador Luria, Renato Dulbecco, Rita Levi Montalcini). Ricorda, inoltre, Giovanni Dalmasso (1886-1976), figura di spicco per le Scienze agrarie e la Viticultura; l’anatomo-patologo Giacomo Mottura (1906-1990), autore di studi sugli aspetti scientifici della silicosi e dell’asbestosi, non disgiunti da una grande attenzione alla dimensione sociale delle patologie professionali; il fisico di fama mondiale Tullio Regge (1931-2014).
Il laboratorio verterà sui supporti documentari che si possono trovare in Archivio (carta, pergamena, sigilli, fotografie), con campioni da proporre alla visione e manipolazione. Si accennerà ai problemi di conservazione dei manufatti e descrizione dei possibili danni, con raffronto di casi reali estratti dall’Archivio; e ai possibili interventi e soluzioni per frenare il degrado, da parte di specialisti del restauro e da parte di chi specialista non è. Il laboratorio si svolgerà con cadenza oraria dalle 18 alle 22.