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Su: Buffalmacco e il Trionfo della Morte di Luciano Bellosi; Vincenzo Foppa, a c. di G. Agosti, M. Natale, G. Romano; Tesori del marchesato paleologo, a c. di B. Ciliento e A. Guerrini
Recensioni delle seguenti opere, pubblicate nella sezione Schede-Arte:
- Luciano Bellosi, Buffalmacco e il Trionfo della morte, Milano, 5 Continents, 2003 (I ed. Einaudi, 1974);
- Vincenzo Foppa, catalogo della mostra (Brescia, Museo di Santa Giulia, 3 marzo-2 giugno 2002), a c. di Giovanni Agosti, Mauro Natale, Giovanni Romano, Milano, Skira, 2003;
- Tesori dal marchesato paleologo, catalogo della mostra (Alba, Fondazione Ferrero, 19 ottobre-8 dicembre 2003), a c. di Bruno Ciliento, Alessandra Guerrini, Savigliano, L'Artistica, 2003.
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Mostre degli anni Ottanta. Sul filo delle opere
Recensione dell'opera: Giuliano Briganti, Racconti di storia dell'arte. Dall'arte medievale al Neoclassico, a c. di Luisa Laureati, Milano, Skira, 2002. Castelnuovo vede negli articoli di Briganti (1918-2002), pubblicati tra anni Ottanta e Novanta su «La Repubblica» ed ora raccolti dalla vedova, un modello di divulgazione della storia dell’arte al grande pubblico. “Come approssimarsi con le parole ad opere che non si esprimono con parole nel tentativo di capirle, di farle capire?” (p. 87): attraverso una scrittura tersa, mai sentenziosa, Briganti riesce a farle “vedere”, fino a toccarne l’essenza. Il volume riunisce recensioni di mostre, Dall'arte medievale al Neoclassico come suggerisce il sottotitolo, formando idealmente con Il viaggiatore disincantato. Brevi viaggi in due secoli d'arte moderna (Einaudi, 1991) un dittico del Briganti giornalista. Castelnuovo aveva già presentato questa prima raccolta su «La Stampa».
Una copia dell’opera è presente nel fondo librario dell’autore, conservato dalla
Biblioteca storica d’Ateneo “Arturo Graf”. -
Architetture spirituali
Recensione dell'opera: Lina Bolzoni, La rete delle immagini. Predicazione in volgare dalle origini a Bernardino da Siena, Torino, Einaudi, 2002. La pagina è interamente dedicata al volume e accoglie la recensione di Carlo Delcorno: Un teatro della memoria; sull’opera era già intervenuto Jader Jacobelli, Alle radici della multimedialità (XIX, 3, marzo 2002, p. 33).
Richiamando Victor Hugo ed Émile Mâle, Castelnuovo descrive la cattedrale come un “libro di pietra”, una summa illustrata della conoscenza e della fede medievale accessibile anche agli analfabeti. Bolzoni aveva evidenziato la connessione tra parole e immagini mentali nei sermoni dei predicatori tra Duecento e primo Quattrocento, paragonandoli proprio a una “cattedrale invisibile”. Pisa è presentata come una “fucina di eccezionali argomentatori”, che con le loro opere hanno tanto suggestionato anche gli artisti: il caso più emblematico è il Trionfo della Morte di Buffalmacco nel Camposanto dove gli affreschi traducono il messaggio morale trasmesso dagli stessi sermoni analizzati nel saggio. -
Il romanzo di un autore velocissimo. Astronomi e artisti
Recensione dell'opera: Nico Orengo, L'ospite celeste, Torino, Einaudi, 1999. Così Castelnuovo presenta il romanzo di Orengo: “È il più intricato e ambizioso dei libri di Orengo. Un libro sugli artisti e sugli astronomi, un libro sulla morte o, piuttosto, sull’immortalità”. -
Il futuro nel passato. Molte domande poche risposte
Il primo dossier de «L’Indice dei libri del mese», Musei. Progetti della memoria, si apre con il contributo di Castelnuovo e di Macco, che ne sono i curatori insieme ad Aldo Fasolo. Ragionando sulla natura intrinsecamente contraddittoria di questa istituzione culturale millenaria, le “molte domande” che punteggiano l’articolo stimolano una lettura critica del concetto di museo, della sua eredità, delle prospettive future e del suo pubblico.
Nel dossier sono raccolti gli interventi e le interviste di Simona Bani, Paola Barocchi, Alessandro Coppellotti, Henry De Lumley, Giacomo Giacobini, Pier Giovanni Guzzo, Michel Laclotte, Mara Miniati, Luciana Quagliotti, Pietro Petraroia, Sandra Pinto, Pierre Rosenberg, Walter Santagata, Giuseppe Sergi, Matteo Sturani e Stefano Susinno. -
Il volto dell'intellettuale da Sofocle a Cristo
Recensione dell'opera: Paul Zanker, La maschera di Socrate. L'immagine dell'intellettuale nell'arte antica, Torino, Einaudi, 1997 (I ed. Die Maske des Sokrates. Das Bild des Intellektuellen in der antiken Kunst, Monaco, Beck, 1995; traduzione di Francesco De Angelis). Castelnuovo sottolinea l’approccio originale adottato da Zanker nel presentare l’evoluzione del genere del ritratto nell’arte antica, merito di un inedito ampliamento di prospettiva che si spinge a indagare, oltre alla dimensione estetica, la funzione sociale, culturale e politica dell’immagine veicolata tramite la scultura greca e romana.
Una copia dell’opera è presente nel fondo librario dell’autore, conservato dalla
Biblioteca storica d’Ateneo “Arturo Graf”. -
Il rogo e la tutela
Editoriale sulla Cappella della Sindone, a seguto del rogo scoppiato l'11 aprile 1997: inserita nel contesto del Palazzo Reale di Torino, Castelnuovo e Michela di Macco denunciano le carenze organizzative di questo ente culturale e ne auspicano la completa riorganizzazione per valorizzare non solo l'edificio, ma soprattutto la sua funzione museale; è parte della pagina un contributo di Giuseppe Dardanello sulla cappella: Un capolavoro barocco. -
Tiepolo, trecento anni dopo
Castelnuovo interviene sulla fortuna critica di Giambattista Tiepolo (1696-1770) a partire dal giudizio del proprio maestro Roberto Longhi (il richiamo implicito va al Dialogo tra il Caravaggio e il Tiepolo, « Paragone», II (1951), 23, pp. 57-64). L’attuale celebrazione unanime di Tiepolo lo porta a rilevare quanto, nella ricezione della sua opera, sia venuta meno la dialettica che aveva animato il dibattito nel passato, quando lo scontro tra posizioni divergenti aveva generato letture feconde. Nell’articolo sono richiamate due fondamentali esposizioni: la Mostra Tiepolesca (Venezia, Palazzo Reale, maggio 1896) e la Mostra del Tiepolo (Venezia, Giardini della Biennale, 16 giugno-7 ottobre 1951, a cura di G. Lorenzetti).
Nel trecentesimo anniversario della nascita, «L'Indice dei libri del mese» sceglie il pittore come tema del numero di novembre, raccogliendo anche gli interventi Roberta Battaglia, Maria Beltramini e Massimiliano Rossi. -
Le meraviglie di Rosso
Nel primo anniversario della morte, Castelnuovo presenta due opere postume di Adalgisa Lugli (Modena, 1° ottobre 1946-Parma, 16 settembre 1995):
- Medardo Rosso, a c. di Massimo Ferretti, Torino, Allemandi, 1996 (si tratta della tesi di laurea discussa nel 1969 all’Università di Bologna, relatore Francesco Arcangeli);
- Dalla meraviglia all'arte della meraviglia, Modena, s.n., 1996 (stampa Valdonega di Verona; edizione di 600 esemplari numerati, in occasione della giornata di studi dedicata ad Adalgisa Lugli (Modena, Galleria civica, 7 giugno 1996); si tratta di un suo intervento tenuto al Musée du Louvre nel 1992).
Nella stessa pagina de «L’Indice dei libri del mese» s’incontra un profilo della studiosa, tratto dalla relazione discussa da Bruno Toscano nella giornata di studi sopra menzionata: La remota vita degli oggetti. Sulla Domenica de «Il Sole 24 Ore» Castelnuovo aveva già ricordato la collega il 24 settembre 1995.
Una copia delle delle due opere è presente nel fondo librario dell’autore, conservato dalla Biblioteca storica d’Ateneo “Arturo Graf” (Medardo Rosso; Dalla meraviglia all'arte della meraviglia). -
Questioni di stile
Recensione dell'opera: Erwin Panofsky, Tre saggi sullo stile: il barocco, il cinema, la Rolls-Royce, a c. di Irving Lavin, ritratto biografico di William S. Heckscher, Milano, Electa, 1996 (traduzione a c. dell'Istituto italiano per gli studi filosofici di Napoli). Castelnuovo presenta i contributi che compongono la raccolta:
- Che cos’è il barocco (inedito, si tratta del testo della conferenza tenuta al Vassar College (Poughkeepsie, New York), 3 maggio 1935);
- Stile e tecnica del cinema (già edito col titolo On Movies in «Princeton University. Department of Art and Archaeology. Bulletin», giugno 1936, pp. 5-15; seconda ed. ampliata Style and Medium in the Motion Pictures, in «Critique», I, 3, 1947, pp. 5-28; pubblicato in italiano in «Cinema & film», 1968, 5-6, poi in Leggere il cinema, a c. di Alberto Barbera e Roberto Turigliatto, Milano, Mondadori, 1978);
- I precedenti ideologici della calandra Rolls-Royce (già edito in «Proceedings of the American Philosophical Society», CVII, 4, 1963, pp. 273-288; pubblicato in italiano da Umberto Allemandi nel 1990).
Sono inoltre ripercorse le ultime traduzioni e riedizioni dei testi di Panofsky che, secondo Castelnuovo, sempre più contribuiscono “a farlo uscire da quel ghetto esclusivamente iconologico in cui alcuni suoi zelatori l'avevano rinchiuso”.
Una copia dell’opera è presente nel fondo librario dell’autore, conservato dalla Biblioteca storica d’Ateneo “Arturo Graf”.