[Costituzioni di sua maestà per l'Università di Torino] (dettagli)
Titolo: [Costituzioni di sua maestà per l'Università di Torino]
Descrizione:
Con le Regie Costituzioni dell’Università di Torino Vittorio Amedeo II riforma l’ordinamento dell’Ateneo. Al vertice è posto un Conservatore, con funzioni rappresentative e giudiziarie: a lui spetta la tutela dei beni e dei privilegi dell’Università, dei suoi dipendenti e degli studenti, non soggetti alla giustizia ordinaria ma a un tribunale speciale in capo allo stesso Conservatore. Di sua competenza sono il mantenimento del decoro, la sottoscrizione dei pagamenti e il controllo dell’ottemperanza agli statuti e delle ordinamenti universitari. In questo è coadiuvato dai Riformatori, di nomina regia e riuniti sotto la sua presidenza nel Consiglio della Riforma. Questi soprintendono al buon funzionamento dei Collegi delle Facoltà e all’osservanza dei loro statuti, nonché all’organizzazione e al controllo della didattica e degli studenti e alla nomina dei professori.
Il Rettore è scelto annualmente dal re da una rosa di tre studenti, proposta dagli studenti stessi. Gli spetta il controllo della condotta dei colleghi, vigila sull’andamento degli studi e presenzia agli esami e alle funzioni pubbliche con la toga. Il Rettore non è tenuto a pagare le tasse per il conseguimento della licenza e della laurea e ha la prerogativa di indicare uno studente indigente della sua Facoltà, che viene ugualmente esonerato dalla corresponsione dei contributi.
A un Avvocato fiscale e censore spetta l’ulteriore vigilanza sul buon andamento dell’Università e sugli studenti, con ampi poteri nei campi di maggior rilevanza: ha diritto di promuovere istanze davanti al Conservatore e al Consiglio della Riforma, esercita la censura sui libri adottati (ma anche su quelli stampati in città), compila la matricola – il registro con i dati degli iscritti – e sottoscrive i mandati di pagamento, in aggiunta al Conservatore.
Un Prefetto della Biblioteca dell’Università cura la formazione delle collezioni librarie, aperte agli studenti, ma anche al pubblico. Un Segretario è responsabile degli archivi, col compito di redigere tutti gli atti dell’Università; presso il suo ufficio si discutono le cause che riguardano i dipendenti e gli studenti dell’Ateneo.
La didattica è svolta dai Lettori, che non possono insegnare in privato a studenti non immatricolati né dare ripetizioni in orari assegnati ad altre lezioni. Come per qualunque altro ufficio o carica per cui l’Università conferisca la laurea, da allora in avanti anche i lettori saranno scelti tra i graduati dell’Ateneo.
L’anno accademico inizia il 3 novembre, con la processione e la messa nella chiesa metropolitana e una cerimonia presso il palazzo dell’Università, per chiudersi il 14 di agosto. Nell’Ateneo ci sono tre Facoltà: di Teologia, di Leggi e canoni e di Medicina, filosofia ed arti. Ogni Facoltà dispone di un Collegio di tredici dottori, tra cui è compreso un priore, con compito di esaminare gli studenti durante gli esami. Oltre ai tredici membri ordinari ne erano previsti sei straordinari, che supplivano ai primi in caso di assenza: tutti sono nominati dal Consiglio della Riforma, su approvazione regia.
Oltre al Magistero delle arti, con funzione propedeutica alla prosecuzione degli studi universitari, l’Ateneo conferisce due gradi: la licenza e la laurea o dottorato. Per conseguire il primo è necessario frequentare le lezioni per tre anni, eccezione fatta per Teologia, che ne richiede quattro. Lo studente è quindi sottoposto a un esame privato davanti al Collegio della propria Facoltà, in cui è interrogato dall’Avvocato fiscale sulle discipline caratterizzanti gli studi. Se lo supera, gli sono assegnati, tramite estrazione da un’urna, due argomenti tratti dalle materie studiate nella Facoltà, da discutere in un esame pubblico dinanzi al Collegio il giorno seguente. Per conseguire la laurea è necessario un ulteriore anno di corso, cui seguono un esame privato e uno pubblico, a cui presenzia l’arcivescovo di Torino, in veste di Cancelliere dell’Università, o un suo Vicario.
Autore: Sicilia <Regno>
Fonte: Archivio storico, Collezione Albera
Editore: Digitalizzazione: Archivio storico dell'Università di Torino, 2020 (Torino, Gio. Battista Valetta)
Data: 1720-10-25
Gestione dei diritti: Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione 4.0 Internazionale
Formato: application/pdf
Tipo: testo a stampa
Copertura: Università di Torino
Citazione: Sicilia <Regno>, “[Costituzioni di sua maestà per l'Università di Torino],” L'Archivio in mostra, ultimo accesso il 22 novembre 2024, https://asut.unito.it/mostre/items/show/430.