Addizioni, o siano aggiunte fatte alle Regie Costituzioni dell'Università de Studij generali delli 25 ottobre dell'anno scorso 1720 (dettagli)
Titolo: Addizioni, o siano aggiunte fatte alle Regie Costituzioni dell'Università de Studij generali delli 25 ottobre dell'anno scorso 1720
Descrizione:
Vittorio Amedeo II promulga le Addizioni o siano aggiunte a distanza di un anno dalla pubblicazione delle Costituzioni dell’Università di Torino del 1720. Dal vertice sino alla base, sono passati in rassegna gli organi di governo e gli impiegati (Conservatore, Riformatori, Avvocato fiscale e censore, Rettore, Segretario, Bibliotecario, Professori e Bidelli), precisandone le mansioni ed elencando varie disposizioni organizzative, spesso di tipo pratico, sul quotidiano svolgimento della vita accademica (la processione con le mazze dell’Università per l’apertura dell’anno accademico, le messe presso la chiesa di San Francesco da Paola e della Consolata in occasione dell’Annunziata e dell’Assunta, le due messe quotidiane in apertura e chiusura delle lezioni, le dimostrazioni di Anatomia, Fisica e Matematica nel Teatro anatomico). Parimenti sono puntualizzati i privilegi degli studenti e le pene inflitte in caso di disordini; in aggiunta a quanto già disposto, è ampliata l’esenzione dalle tasse agli indigenti, sentito il parere del Consiglio della Riforma.
Le Aggiunte regolano anche la didattica: all’utilizzo del latino fa eccezione solo la Chirurgia, il cui insegnamento può tenersi in volgare. È previsto che, oltre alle lezioni, gli studenti siano tenuti a discutere, a turno, alcune tesi scelte dai professori: in classe al termine di ogni settimana, e in seduta pubblica nel Teatro anatomico, una volta al mese. È inoltre espresso il desiderio che per la formazione degli studenti sia fondata un’Accademia, da tenersi la domenica. Ai due gradi già menzionati nelle Costituzioni, la licenza (dopo tre anni di studi) e la laurea (dopo cinque anni per Leggi e quattro per Teologia e Medicina), sono aggiunti quello di baccelliere e quello di dottore formale collegiato: il primo si consegue al termine del primo anno di studi e consente l’accesso alle discussioni pubbliche delle tesi e all’Accademia; al secondo si accede dopo il conseguimento della licenza, previo superamento di due esami d’ammissione, e prevede un ulteriore biennio di studi e tre esami, da sostenere nel corso dei due anni. Seguono le specifiche relative allo svolgimento degli esami, che si discostano almeno in parte da quanto stabilito in precedenza, a partire nell’intervento dell’Avvocato fiscale. Come in precedenza, per l’esame pubblico di licenza è prescritto che siano dibattute due tesi estratte a sorte tra le materie della Facoltà: la novità sta nella richiesta di stampare e consegnare, tre giorni prima del pubblico confronto, le tre conclusioni elaborate a partire dalle tesi, dalle quali prende avvio la discussione. Allo stesso modo si svolge l’esame pubblico di laurea: è concesso di recitare un’orazione in onore al nuovo dottore al termine dell’esame.
Con le Aggiunte alle Costituzioni è istituito un quarto collegio di Chirurgia, composto, come gli altri, da dodici membri e un Priore. Nessun chirurgo, né in città né in provincia, può d’ora innanzi esercitare la professione senza prima sottoporsi agli esami prescritti, differenti a seconda del luogo di lavoro: le “terre e villaggi”, le “città” e i “Collegiati di Torino”, massimo livello per cui è prescritto un corso triennale (non è specificata la durata degli altri). Per queste professioni non sono previsti i gradi di licenza e laurea, ma solamente l’abilitazione tramite Patenti con grado di “magisterio”, concesse rispettivamente dal Vice-protomedico, dal Protomedico e dal Conservatore dell’Università.
Autore: Sicilia <Regno>
Fonte: Archivio storico, Collezione Albera
Editore: Digitalizzazione: Archivio storico dell'Università di Torino, 2020 (Torino, Gio. Battista Valetta)
Data: 1721-10-29
Gestione dei diritti: Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione 4.0 Internazionale
Formato: application/pdf
Tipo: testo a stampa
Copertura: Università di Torino
Citazione: Sicilia <Regno>, “Addizioni, o siano aggiunte fatte alle Regie Costituzioni dell'Università de Studij generali delli 25 ottobre dell'anno scorso 1720,” L'Archivio in mostra, ultimo accesso il 22 novembre 2024, https://asut.unito.it/mostre/items/show/432.