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Mostre, ultime lezioni di Haskell
Recensione dell’opera: Francis Haskell, Antichi maestri in tournée. Le esposizioni d'arte e il loro significato, a c. di Tomaso Montanari, Pisa, Scuola Normale Superiore, 2001. Castelnuovo torna sulle Lezioni Comparettiane, tenute da Haskell alla Scuola Normale Superiore di Pisa nel 1999, ripercorrendo le riflessioni dell’autore sulla storia delle esposizioni, in particolare quelle degli antichi maestri, dal XVII secolo sino agli anni Novanta del Novecento (ne aveva preannunciato la pubblicazione il 10 dicembre 2000; queste ricerche sono infine confluite nell’opera postuma The Ephemeral Museum. Old Master Paintings and the Rise of the Art Exhibition, New Haven-Londra, Yale University Press, 2000). L’articolo richiama un precedente ciclo di conferenze pisane di Haskell, punto di partenza per History and its images. Art and the interpretation of the past, New Haven-Londra, Yale University Press, 1993 (I ed. italiana: Le immagini della Storia. L’arte e l’interpretazione del passato, Torino, Einaudi, 1997).
Una copia dell’opera è presente nel fondo librario dell’autore, conservato nella Biblioteca Storica d’Ateneo “Arturo Graf”. -
Prima di Jekyll ecco Mr. Drood
Consigli di lettura: nel trafiletto, parte della pagina I libri dell’anno, sono presentati- Charles Dickens, Il Mistero di Edwin Drood, Milano, Bompiani, 2001 (completato da Leon Garfield, introduzione di Edward Blishen; I ed. italiana: Guida, 1983; Rusconi, 1984);
- Orhan Pamuk, Il mio nome è Rosso, Torino, Einaudi, 2001 (traduzione di Marta Bertolini e Şemsa Gezgin; I ed. Benim Adım Kırmızı, İletişim, 1998);
- Carlo Cattaneo, Scritti sulle trasversali alpine, a c. di Fabio Minazzi, Mendrisio, Accademia di architettura-Università della Svizzera italiana, 2001.
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Il grande spessore del pittor Macrinus
Recensione della mostra: Macrino d’Alba, protagonista del Rinascimento piemontese, (Alba [Cuneo], Fondazione Ferrero, 20 ottobre-9 dicembre 2001) a c. di Giovanni Romano, catalogo pubblicato da Editrice artistica piemontese. Castelnuovo torna sul pittore Macrino d’Alba, su cui si era soffermato in occasione della pubblicazione della monografia di Edoardo Villata (3 settembre 2000), presentando i momenti fondamentali della sua carriera, i principali committenti e le diverse influenze culturali riscontrabili nelle sue opere, per allargare poi lo sguardo all’ambiente artistico di Alba tra XV e XVI secolo.
L’articolo ricorda la Mostra di Macrino d’Alba, tenutasi nel 1935 presso Sala Consiliare del Palazzo comunale di Alba, e alcuni dei primi studi sul pittore:- Giovanni Bistolfi, Macrino d’Alba. Appunti sulla vita e le opere di un pittore piemontese del secolo XV, Torino, Lattes, 1910 (recensita da Roberto Longhi: Macrino d’Alba, «Piemonte», 29 dicembre 1910, riedito in Edizione delle opere complete di Roberto Longhi, VIII.1, Fatti di Masolino e di Masaccio e altri studi sul quattrocento 1910-1967, Firenze, Sansoni, 1975, p. 180);
- Giovanni Oreste Della Piana, Macrino d'Alba, Torino, Società industriale grafica Fedetto, 1935.
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Più e meno di uno storico dell'arte
In occasione della scomparsa, Castelnuovo offre un profilo di Ernst Gombrich (30 marzo 1909-3 novembre 2001) a partire da alcuni suoi libri letti negli anni Cinquanta su suggerimento di Roberto Longhi: Il Mondo dell’Arte (Mondadori, 1952; I ed. The Story of Art, 1950) e, soprattutto, Art and Illusion. A Study in the Psychology of Pictorial Representation (1960). Proprio questo volume, che ha avuto tanto peso nella stesura del capitolo Visione e rappresentazione di Civiltà nell’arte. Enciclopedia monografica delle arti figurative della serie Aurora-Zanichelli Panorama, lo ha colpito a tal punto da proporne subito la traduzione, in qualità di consulente editoriale presso Einaudi (Arte e illusione. Studio sulla psicologia della rappresentazione pittorica, 1965). Il primo incontro tra i due avviene a pochi anni di distanza, nel 1962 a Torino, durante la conferenza Norma e Forma tenuta da Gombrich alla Biblioteca Filosofica dell’Università.
Il contributo si inserisce in una pagina dedicata allo storico dell’arte: comprende il necrologio redatto da Martin Kemp e un estratto dal testo della sua conferenza tenuta nel 1999 all’Istituto Warburg. Castelnuovo aveva già offerto un ritratto di Gombrich in occasione dell’uscita del libro-intervista di Didier Eribon, Il linguaggio delle immagini (22 gennaio 1995) e, a pochi giorni dalla scomparsa, interviene anche su «La Stampa» (6 novembre 2002).
Una copia delle opere in evidenza è presente nel fondo librario dell’autore, conservato nella Biblioteca Storica d’Ateneo “Arturo Graf”. -
Ha carpito lo sguardo dei pittori
Mario Baudino intervista Enrico Castelnuovo in occasione della morte di Ernst Gombrich (Vienna, 30 marzo 1909-Londra 3 novembre 2001), focalizzando il dialogo sull’apporto che Gombrich lascia in eredità alla storia dell’arte. Il contributo accompagna l’articolo di Fiorella Minervino, Gombrich, l’arte come destino. Negli stessi giorni, Castelnuovo ricorda lo storico dell'arte anche sul domenicale de «Il Sole 24 Ore» (11 novembre 2002). -
Le meraviglie del tiranno
Recensione della mostra: Ezzelini. Signori della Marca nel cuore dell'Impero di Federico II (Bassano del Grappa, Palazzo Bonaguro, 16 settembre 2001-6 gennaio 2002), a c. di Carlo Bertelli e Giovanni Marcadella, catalogo edito da Skira. Castelnuovo introduce le vicende del casato degli Ezzelini e presenta il più celebre dei suo esponenti, Ezzelino III Da Romano, soffermandosi sul suo legame con Federico II di Svevia e sull’ambiente culturale e sulle committenze della famiglia, che questa esposizione per la prima volta indaga.
Una copia del catalogo è presente nel fondo librario dell’autore, conservato nella Biblioteca Storica d’Ateneo “Arturo Graf”. -
Piccolo tour tra le botteghe di Carinzia
Recensione della mostra: Schauplatz Mittelalter Friesach (Friesach, Fürstenhof, 28 aprile-28 ottobre 2001). Castelnuovo torna sulle Landesausstellung, le esposizioni nazionali promosse dai Länder della Germania e dell'Austria, su cui si era già soffermato l’anno precedente, in occasione dell’inaugurazione di 1500 circa. Landesausstellung 2000 Mostra storica (20 agosto 2000). L’edizione del 2001 tenuta a Friesach, capoluogo della regione della Carinzia e antico polo commerciale del principato degli arcivescovi di Salisburgo, è dedicata alla città nel medioevo e indaga da differenti punti di vista, attraverso documenti, manufatti e opere d’arte, la vita quotidiana negli insediamenti urbani tra XI e XV secolo.
Una copia del catalogo è presente nel fondo librario dell’autore, conservato nella Biblioteca Storica d’Ateneo “Arturo Graf”. -
Nello scrigno di Re Luigi
Recensione mostra: Le trésor de la Sainte Chapelle (Parigi, Museo del Louvre, 31 maggio 2001-27 agosto 2001) catalogo edito dalla Réunion des Musées nationaux. Castelnuovo ripercorre le vicende della Sainte Chapelle di Parigi, eretta da Luigi IX per conservare il tesoro di reliquie acquistate da Costantinopoli, dalla fondazione sino alla dispersione delle opere durante la Rivoluzione, soffermandosi su alcuni dei capolavori di arte suntuaria e miniatura commissionati dalla famiglia reale. L’articolo richiama alcune mostre affini a quella in corso:- Le trésor de Saint-Denis (Parigi, Musée du Louvre, 12 marzo-17 giugno 1991), catalogo edito dalla Reunion des musees nationaux;
- The Treasury of Basel Cathedral (New York, Metropolitan Museum of Art, 28 febbraio-27 maggio 2001; Basilea, Historisches Museum Basel, 13 luglio-31 ottobre 2001), catalogo edito dal museo e dalla Yale University press.
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Torino, riapre Palazzo Madama
Recensione della mostra: Tra Gotico e Rinascimento. Scultura in Piemonte (Torino, Museo Civico d’Arte Antica, 2 giugno-4 novembre 2001), a c. di Enrica Pagella, catalogo edito dalla Città di Torino.
Castelnuovo presenta gli eventi promossi per la parziale riapertura al pubblico del Museo Civico d'Arte Antica di Torino, dopo la chiusura della sede di Palazzo Madama nel 1988: l’intervento di restauro dell’atrio e dello scalone di Filippo Juvarra, lo scavo archeologico della corte medievale e, soprattutto, la mostra della scultura in Piemonte tra il Duecento e il Quattrocento, con opere del museo e del territorio. L’articolo si concentra sulle sculture lignee in rassegna, facendo emergere i principali centri del Piemonte, spesso punto di incontro di influenze e artisti di diverse origini, ed i committenti più rilevanti. Non manca di ricordare il giudizio di Luigi Lanzi sul Piemonte, descritto come terra di confine colpita da guerre e pertanto priva di una scuola pittorica antica, (tratto dalla prima edizione della Storia pittorica della Italia, tomo secondo, parte seconda, p. 348), ricordando alcune mostre affini a quella in corso:- Gotico e Rinascimento in Piemonte. 2° Mostra d’arte a Palazzo Carignano (Torino, Palazzo Carignano, 1939), a c. da Vittorio Viale, catalogo edito dalla Città di Torino;
- Giacomo Jaquerio e il gotico internazionale (Torino, Palazzo Madama, aprile-giugno 1979), a c. di Enrico Castelnuovo e Giovanni Romano;
- Il tesoro della città. Opere d'arte e oggetti preziosi da Palazzo Madama (Stupinigi, Palazzina di Caccia, 31 marzo-8 settembre 1996), a c. di Silvana Pettenati e Giovanni Romano, catalogo edito da Allemandi.
Una copia del catalogo e degli altri in evidenza sono presenti nel fondo librario dell’autore, conservato nella Biblioteca Storica d’Ateneo “Arturo Graf”.
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L'eroe dei due mondi si chiamava Dürer
Recensione dell’opera: Heinrich Wölfflin, L’arte del Rinascimento. L’Italia e il sentimento tedesco della forma, a c.di Maurizio Ghelardi, Livorno, Sillabe, 2001. Castelnuovo elogia il progetto editoriale, che a sessant’anni dalla pubblicazione di Die Kunst der Renaissance. Italien und das deutsche Formgefuhl (Buckmann, 1931) ne offre la prima traduzione italiana. L’articolo fornisce coordinate sul contesto in cui è maturato questo studio comparativo sul rapporto tra arte tedesca e arte italiana tra il 1490 e il 1530, ripercorrendo i principali studi di Wölfflin per meglio contestualizzarne l’opera:- Renaissance und Barock. Eine Untersuchung über Wesen und Entstehung des Barockstils in Italien, Monaco, Theodor Ackermann, 1888 (I ed. italiana: Rinascimento e Barocco. Ricerche intorno all'essenza e all'origine dello stile barocco in Italia, Firenze, Vallecchi, 1928);
- Die Kunst Albrecht Dürers, Monaco, Bruckmann, 1905 (I ed. italiana: Albrecht Dürer, Roma, Salerno, 1987);
- Kunstgeschichtliche Grundbegriffe. Das Problem der Stilentwicklung in der neueren Kunst, Monaco, Bruckmann, 1915 (I ed. italiana: Concetti fondamentali della storia dell'arte. La formazione dello stile nell'arte moderna, Milano, Longanesi, 1953).