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Più e meno di uno storico dell'arte
In occasione della scomparsa, Castelnuovo offre un profilo di Ernst Gombrich (30 marzo 1909-3 novembre 2001) a partire da alcuni suoi libri letti negli anni Cinquanta su suggerimento di Roberto Longhi: Il Mondo dell’Arte (Mondadori, 1952; I ed. The Story of Art, 1950) e, soprattutto, Art and Illusion. A Study in the Psychology of Pictorial Representation (1960). Proprio questo volume, che ha avuto tanto peso nella stesura del capitolo Visione e rappresentazione di Civiltà nell’arte. Enciclopedia monografica delle arti figurative della serie Aurora-Zanichelli Panorama, lo ha colpito a tal punto da proporne subito la traduzione, in qualità di consulente editoriale presso Einaudi (Arte e illusione. Studio sulla psicologia della rappresentazione pittorica, 1965). Il primo incontro tra i due avviene a pochi anni di distanza, nel 1962 a Torino, durante la conferenza Norma e Forma tenuta da Gombrich alla Biblioteca Filosofica dell’Università.
Il contributo si inserisce in una pagina dedicata allo storico dell’arte: comprende il necrologio redatto da Martin Kemp e un estratto dal testo della sua conferenza tenuta nel 1999 all’Istituto Warburg. Castelnuovo aveva già offerto un ritratto di Gombrich in occasione dell’uscita del libro-intervista di Didier Eribon, Il linguaggio delle immagini (22 gennaio 1995) e, a pochi giorni dalla scomparsa, interviene anche su «La Stampa» (6 novembre 2002).
Una copia delle opere in evidenza è presente nel fondo librario dell’autore, conservato nella Biblioteca Storica d’Ateneo “Arturo Graf”. -
Siena indagata con garbo
Castelnuovo traccia un ritratto di Enzo Carli in occasione della scomparsa (Pisa, 20 agosto 1910-Siena, 26 settembre 1999). Nel discorso i ricordi personali si intrecciano al resoconto della sua attività presso le soprintendenze e l’Università di Siena, agli interessi letterari e musicali, ma soprattutto ai temi di ricerca, in primis l’arte del Trecento a Siena e Pisa. Sono infatti richiamate alcune delle mostre da lui curate e le sue principali pubblicazioni, elencate nella Bibliografia di Enzo Carli (a c. di Wolfgang Loseries, 1989):- Mostra dell'antica scultura lignea senese (Siena, Palazzo Pubblico, luglio-settembre 1949), catalogo edito da Electa;
- Dipinti senesi del contado e della Maremma (Siena, Pinacoteca Nazionale, 1955), catalogo edito da Electa.
- Tino di Camaino scultore, Firenze, Le Monnier, 1934;
- La giovinezza di Arnolfo di Cambio, «Bollettino storico pisano», XV, 3, 1936;
- Sculture del duomo di Siena (Giovanni Pisano, Tino di Camaino, Giovanni d'Agostino), Torino, Einaudi, 1941;
- Goro di Gregorio, Firenze, Electa, 1946;
- Vetrata duccesca, Firenze, Electa, 1946;
- Le sculture del duomo di Orvieto, Bergamo, Istituto italiano d'arti grafiche, 1947;
- Gli scultori senesi, Milano, Electa, 1980;
- Arte senese e arte pisana, Torino, Allemandi, 1996;
- Arte in Abruzzo, Milano, Electa, 1998.
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Hüttinger «modu par la peinture»
Necrologio di Eduard Hüttinger (Winterthur [Svizzera], 6 gennaio 1926-Zurigo [Svizzera], 14 agosto 1998). Sin dal titolo, Castelnuovo presenta Hüttinger come “mordue par la peinture”, introducendo i suoi studi sulla pittura veneziana e olandese, la sua collezione d’arte e il suo rapporto profondo con l’Italia. In particolare, commenta l’insegnamento in Svizzera e Germania, l’impegno di divulgatore sulla «Neue Zürcher Zeitung» e alcune pubblicazioni:- Case d'artista. Dal Rinascimento a oggi (Bollati Boringhieri, 1992), già presentato su «La Stampa» nel 1992;
- Portrats und Profile. Zur Geschichte der Kunstgeschichte (Erker Verlag, 1992)
- due articoli pubblicati su «Paragone», Immagini e interpretazioni della Venezia dell’Ottocento (XXIII, 271, settembre 1972) e Pluralismo di stili nell’opera di Roberto Longhi (XXVII, 311, gennaio 1976).
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Esploratore di insoliti sentieri
Necrologio di Géza de Francovich (Gorizia, 28 agosto 1902-Roma, 24 novembre 1996). -
Curiosità e intelligenza vive
Necrologio di Adalgisa Lugli (Modena, 1° ottobre 1946-Parma, 16 settembre 1995). -
L'occhio felice
Necrologio di Federico Zeri (Roma, 12 agosto 1921-Mentana, 5 ottobre 1998). Castelnuovo presenta un profilo del collega a partire dai propri ricordi giovanili, menzionando i suoi maestri Roberto Longhi e Pietro Toesca, con cui si era laureato, e riconoscendogli il merito di aver riscoperto pittori e realtà geografiche periferiche ed eccentriche.
L’intervento accompagna il più ampio articolo di Liliana Madeo, Zeri l’angelo guastatore. -
Da Longhi a Toesca con un sorriso
Necrologio di Giuliano Briganti (Roma, 2 gennaio 1918-17 dicembre 1992). In poche righe Castelnuovo presenta un profilo del collega, ricordando i suoi maestri Roberto Longhi e Pietro Toesca, con cui si era laureato, e i suoi principali temi di ricerca, il Manierismo e il Barocco. Nella stessa pagina è pubblicato un più ampio intervento redatto da Marco Rosci, intitolato Briganti e i visionari. -
Argan, la ragione dell'arte
Necrologio di Giulio Carlo Argan (Torino, 17 maggio 1909-Roma, 12 novembre 1992). Per tracciare un profilo intellettuale del collega scomparso, Castelnuovo richiama gli approcci diametralmente opposti alla storia dell’arte del proprio maestro Roberto Longhi e di Lionello Venturi, con cui Argan si formò all'Università di Torino. Se il metodo di Longhi si fondava sul predominio dell'occhio e su un rapporto diretto con l’opera d’arte, all’opposto, “Argan era più portato a concettualizzare, a leggere grandi linee di tendenza, a costruire tipi e categorie. [...] insomma, erano le foreste piuttosto che gli alberi ad attirare la sua attenzione”. La migliore eredità che Argan lasciava alla storia dell’arte era proprio l’impegno a farla uscire dal suo isolamento, per dialogare con le altre discipline.
Castelnuovo menziona quelle pubblicazioni di Argan che più lo hanno colpito: di alcune è presente una copia nel suo fondo librario, conservato dalla Biblioteca storica d'Ateneo “Arturo Graf”.- L'architettura protocristiana preromanica e romanica, Firenze, Novissima enciclopedia monografica illustrata, 1936;
- L'architettura italiana del Duecento e Trecento, Firenze, Novissima enciclopedia monografica illustrata, 1937;
- The Architecture of Brunelleschi and the Origins of Perspective Theory in the Fifteenth Century, Journal of the Warburg and Courtault institutes, vol. IX, 1946, pp. 96-121;
- Walter Gropius e la Bauhaus, Torino, Einaudi, 1951
- Borromini, a c. Giulio Carlo Argan, Milano, Mondadori, 1952;
- Brunelleschi, a c. di Giulio Carlo Argan, Milano, Mondadori, 1955;
- Marcel Breuer. Disegno industriale e architettura, Milano, Gorlich, 1957;
- Salvezza e caduta nell'arte moderna. Studi e note II, Milano, Il Saggiatore, 1964 (II ed. 1968);
- Progetto e destino, Milano, Il Saggiatore, 1965 (II ed. 1968).
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Chastel, le battaglie per l'arte
Necrologio di André Chastel (Parigi, 15 novembre 1912-18 luglio 1990). L’intervento ne tratteggia un profilo che ripercorre i suoi campi di ricerca, gli incarichi presso i musei e l’insegnamento all’École pratique des Hautes Études, alla Sorbona e al Collège de France. Come già in un articolo precedente (Wright of Derby delle ciminiere), Castelnuovo ricorda il suo impegno nella divulgazione della storia dell’arte sulla carta stampata, riconoscendo le sue recensioni su «Le Monde» come un’autorevole modello da imitare.
Nel contributo è ricordata la mostra De Giotto à Bellini. Les primitifs italiens dans les musées de France (Musée de l'Orangerie di Parigi, maggio-luglio 1956, catalogo a cura di Michel Laclotte) e sono citate alcune delle pubblicazioni di Chastel, molte delle quali presenti nel fondo librario di Castelnuovo conservato dalla Biblioteca storica d'Ateneo “Arturo Graf”:
- Arte e umanesimo a Firenze al tempo di Lorenzo il Magnifico, Torino, Einaudi, 1964 (I ed. Art et humanisme à Florence au temps de Laurent le Magnifique, 1959);
- Cronaca della pittura italiana, 1280-1580, Roma, Palombi, 1984 (I ed. Chronique de la peinture italienne à la Renaissance, 1280-1580, 1983);
Favole, forme, figure, Torino, Einaudi, 1988 (I ed. Fables, formes, figures, 1978); - I centri del Rinascimento. Arte italiana 1460-1500, Milano, Rizzoli, 1965 (I ed. Renaissance méridionale. Italie 1460-1500, Parigi, Gallimard, 1965);
- La grande officina. Arte italiana 1460-1500, Milano, Rizzoli, 1966 (I ed. Le grand atelier d'Italie. 1460-1500, 1965);
- La crise de la Renaissance. 1520-1600, Ginevra, Skira, 1968;
- La grottesca, Torino, Einaudi, 1989 (I ed. La grottesque, 1988);
- Il sacco di Roma, Torino, Einaudi, 1983 (I ed. The Sack of Rome, 1527, 1983);
- Luigi d'Aragona. Un cardinale del Rinascimento in viaggio per l'Europa, Roma, Laterza, 1987 (I ed. Le cardinal Louis d'Aragon. Un voyageur princier de la Renaissance, 1986);
- Marsile Ficin et l'art, Ginevra, Droz, 1954 (ristampa anastatica 1975);
- Musca depicta, Milano, F. M. Ricci, 1984;
- Storia dell'arte italiana, Roma-Bari, Laterza, 1983 (I ed. L'art italien, 1956).
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Grande esploratore del Gotico
Necrologio di Giovanni Previtali (Firenze, 4 marzo 1934-Roma, 3 febbraio 1988). A partire dai ricordi personali, Castelnuovo ne traccia un profilo in cui ricorda il loro primo incontro e gli studi con Roberto Longhi e si sofferma sul suo apporto alla storia dell’arte, segnalando le principali pubblicazioni e le ultime mostre. Delle tre esposizioni citate, aveva già pubblicato una recensione su «La Stampa»:- Il gotico a Siena. Miniature, pitture, orificerie, oggetti d’arte (Siena, 1982) e L'art Gothique Siennois. Enluminure, peinture, orfevrerie, sculpture (Avignone, 1983);
- Simone Martini e “chompagni” (Siena, 1985);
- Scultura dipinta. Maestri di legname e pittori a Siena. 1250-1450 (Siena, 1987).