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Tirolo, anno mille e cinquecento
Recensione delle mostra: 1500 circa. Landesausstellung 2000 Mostra storica (13 maggio-31 ottobre 2000), catalogo Skira editore. L’esposizione sovraregionale si articola in tre sezioni indipendenti: Leonardo e Paola. Una coppia diseguale (Liez, Castello di Bruck), De ludo globi. Il gioco del mondo (Bressanone, Palazzo Vescovile) e Alle soglie dell'impero (Besenello, Castel Beseno).
Castelnuovo aveva già introdotto questa rassegna nella recensione di Tr3cento. Pittori gotici a Bolzano (Bolzano, Civica Galleria, 29 aprile 2000-23 luglio 2000): ritorna ora sulle questioni storico-artistiche nell’area orientale della regione alpina, spingendosi sino alle soglie del XVI secolo per illustrarne gli sviluppi e le contaminazioni in questo territorio di frontiera.
Una copia del catalogo è presente nel fondo librario dell’autore, conservato nella Biblioteca Storica d’Ateneo “Arturo Graf”. -
Giotto e i pittori tedeschi, un meeting tra le Dolomiti
Recensione della mostra: Tr3cento. Pittori gotici a Bolzano (Bolzano, Civica Galleria, 29 aprile 2000-23 luglio 2000), a c. di Andrea De Marchi, Tiziana Franco, Silvia Spada Pintarelli, catalogo Temi editore. L'esposizione è frutto di un progetto di censimento e studio della pittura murale gotica nelle chiese di Bolzano e dintorni: gli esiti sono confluiti nell’Atlante e presentati in un convegno di studi (Bolzano, 19 ottobre 2002). A partire dal ragionamento di Roberto Longhi sull’interazione tra differenti culture figurative in Alto Adige, espresso in Arte italiana e Arte tedesca, Castelnuovo presenta il caso di Bolzano nel Trecento come punto di incontro e scambio tra le tendenze artistiche di area tedesca e italiana, dalla cui unione fiorisce un “particolarissimo paesaggio artistico”.
Nell’articolo sono menzionate altre esposizioni in corso:- 1500 circa. Landesausstellung 2000 (Besenello, Castel Beseno; Bressanone, Palazzo vescovile; Lienz, Schloss Bruck, 13 maggio-31 ottobre 2000), catalogo Skira editore (recensita su «Il Sole 24 Ore»).
- Bilderburg – Il maniero illustrato (Bolzano, Castel Roncolo, 19 aprile 2000-31 ottobre 2000) e la pubblicazione che l’accompagna: Castel Roncolo. Il maniero illustrato, Bolzano, Athesia, 2000 (edita in italiano e in tedesco).
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Pittura di frontiera
Recensione della mostra: Piemontesi e lombardi tra Quattrocento e Cinquecento, a c. di Giovanni Romano (Torino, Galleria Antichi Maestri Pittori: 20 aprile-27 maggio 1989). Luigi Lanzi nella Storia pittorica della Italia presentava il Piemonte come una terra di confine, ricorrentemente colpita da guerre e pertanto priva di una scuola pittorica antica (la citazione che apre l'articolo è tratta dalla prima edizione, tomo secondo, parte seconda, p. 348). Castelnuovo riflette sulla sfortuna critica che a lungo ha pesato sulla pittura piemontese del Quattrocento e del Cinquecento, ribaltando questa lettura: proprio la collocazione in un’area di frontiera ha reso la regione un territorio privilegiato per lo scambio e l'incrocio di differenti esperienze culturali e artistiche.
Nell’articolo è citato, oltre al catalogo dell’esposizione, il volume di Elena Rossetti Brezzi, La pittura in Valle d'Aosta tra la fine del 1300 e il primo quarto del 1500 (Firenze, Le lettere, 1989): entrambe le opere sono presenti fondo librario di Castelnuovo, conservato dalla Biblioteca storica d'Ateneo "Arturo Graf". -
Ribaldi e cavalieri
Intervento sul Piemonte nel medioevo, in occasione della pubblicazione della Festschrift dedicata a Giovanni Tabacco per i suoi settant’anni (Piemonte medievale. Forme del potere e della società. Studi per Giovanni Tabacco, Torino, Einaudi, 1985) e del trentaquattresimo Congresso storico subalpino (Dal Piemonte all’Europa. Esperienze monastiche nelle società medievali, Torino: 27-29 maggio 1985); gli atti sono editi dalla Deputazione subalpina di storia patria nel 1988. A partire dalla tradizionale interpretazione del Piemonte come terra di confine, quindi marginale sino alla rifondazione dello stato moderno di Emanuele Filiberto, Castelnuovo presenta la frontiera come luogo privilegiato di scambio e confronto culturale. Sulla scia degli studi di Giovanni Tabacco e degli interventi del convegno, porta ad esempio gli avventurosi viaggi dei pellegrini, che da Oltralpe raggiungevano le abbazie piemontesi, ed altri episodi che inquadrano chiaramente la regione nello scacchiere internazionale del XIII-XIV secolo.
Una copia degli atti del convegno è presente nel suo fondo librario, conservato dalla Biblioteca storica d’Ateneo “Arturo Graf”.