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Titolo: E l’artefice fu un quasi-sovrano

Descrizione: Castelnuovo offre un profilo di Ernst Hartwig Kantorowicz (1865-1963) in occasione della pubblicazione della raccolta dei suoi saggi La sovranità dell’artista. Mito e immagine tra Medioevo e Rinascimento, a c. di Maurizio Ghelardi (Venezia, Marsilio, 1995); accompagna l’articolo uno stralcio dal primo contributo, che dà il nome alla raccolta.
Una copia del volume è presente nel fondo librario dell’autore, conservato dalla Biblioteca storica d’Ateneo “Arturo Graf”.

Autore: Enrico Castelnuovo

Fonte: Il Sole 24 Ore, anno 131, n. 154, p. 32

Editore: Il Sole 24 Ore; digitalizzazione: Archivio storico dell'Università di Torino (2024)

Data: 1995-06-11

Gestione dei diritti: Licenza Creative Commons
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione 4.0 Internazionale

Relazione: Inventario del fondo Enrico Castelnuovo, unità archivistica «Il Sole 24 Ore» (Archivio storico dell'Università di Torino)

Formato: application/pdf

Identificatore: Sole_19

Testo: «Il Sole 24 Ore» – Domenica 11 giugno 1995, n. 154, p. 32



SCAFFALART
Una raccolta di scritti di Kantorowicz dedicati al rapporto tra gli artisti e il potere

E l’artefice fu un quasi-sovrano


di Enrico Castelnuovo
Ernst Hartwig Kantorowicz (1865-1963) è stato un grande storico e un fine scrittore. Fu un personaggio singolarissimo, controcorrente, geniale, appassionatamente individualista. Un esteta, un grande uomo di cultura, un ebreo militarista, nato nelle terre di frontiera con la Polonia, combattente nella Grande guerra e, subito dopo, contro i polacchi, contro gli spartachisti di Berlino, contro la Repubblica dei consigli di Monaco, un nazionalista tedesco profondamente e coerentemente antinazista, un conservatore che lascerà Berkeley per non sottoscrivere un giuramento di anticomunismo maccartista.
Il suo libro su Federico II uscito nella elegantissima collana di Stefan George Blaetter für die Kunst è universalmente noto (in Italia ce n’è una buona traduzione pubblicata da Garzanti). Quando uscì nel 1927 provocò uno scandalo nel mondo dei medievisti. Un libro senza note e appassionatamente proiettato sul presente, una ricostruzione storica che proprio per il presente mirava a proporre un modello ideale. Mentre i critici accademici si scatenavano contro questa storia raccontata e immaginata, egli faceva uscire, nel 1931, un secondo volume, un compatto dossier di note, documenti e prove che inverava e, per così dire, legittimava la monografia. In Italia di lui, oltre al Federico II, è stato pubblicato da Einaudi nel 1989 un libro appassionante e rivelatore, I due corpi del re, uscito trent’anni prima in America. Kantorowicz era stato un grande storico del pensiero, del mito, delle cerimonie, ma anche delle immagini del potere, tanto da accostarsi, lui che a Princeton si era molto legato di amicizia a Erwin Panofsky, alla storia dell’arte, per una strada inconsueta quanto foriera di rivelazioni, come spesso avviene a chi osservi le cose da un altro punto di vista, con un approccio, diciamo così, laterale.
Maurizio Ghelardi ha ora raccolto e commentato una serie di suoi scritti direttamente o indirettamente insistenti su questo terreno. Il titolo La sovranità dell’Artista. Mito e immagine tra Medioevo e Rinascimento è quello del primo, un saggio, un testo affascinante che aveva scritto in onore dell’amico Panofsky. Di questo si danno qui alcune pagine.

Cristoforo Landino e Federico da Montefeltro in un codice miniato del 1472 circa 
NOMI CITATI

- Einaudi
- Federico da Montefeltro, duca di Urbino
- Federico II, imperatore del Sacro Romano Impero
- Garzanti
- George, Stefan
- Ghelardi, Maurizio
- Kantorowicz, Ernst Hartwig
- Landino, Cristoforo
- Panofsky, Erwin


LUOGHI E ISTITUZIONI CITATI
- Berkeley [Stati Uniti]
- Berlino [Germania]
- Monaco [Germania]
- Princeton [Stati Uniti]

Collezione: Il Sole 24 Ore

Citazione: Enrico Castelnuovo, “E l’artefice fu un quasi-sovrano,” Enrico Castelnuovo sulla carta stampata. La Stampa e Il Sole 24 Ore, ultimo accesso il 17 dicembre 2024, https://asut.unito.it/castelnuovo/items/show/114.