Bisogna leggere dipinti e sculture come fossero libri (dettagli)
Titolo: Bisogna leggere dipinti e sculture come fossero libri
Descrizione:
Recensione dell’opera: Francis Haskell, Le immagini della storia. L’arte e l’interpretazione del passato, Torino, Einaudi, 1997. Il contributo di Castelnuovo accompagna uno stralcio dal saggio di Haskell intiolato Il Musée des Monuments Français.
Una copia dell’opera è presente nel fondo librario dell’autore, conservato dalla Biblioteca Storica d'Ateneo "Arturo Graf".
Autore: Enrico Castelnuovo
Fonte: Il Sole 24 Ore, anno 133, n. 108, p. 32
Editore: Il Sole 24 Ore; digitalizzazione: Archivio storico dell'Università di Torino (2024)
Data: 1997-04-20
Gestione dei diritti:
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione 4.0 Internazionale
Relazione:
Formato: application/pdf
Identificatore: Sole_40
Testo:
«Il Sole 24 Ore» – Domenica 20 aprile 1997, n. 108, p. 32
Bisogna leggere dipinti e sculture come fossero libri
di Enrico Castelnuovo
Come sono state apprezzate comprese e interpretate, le opere d’arte o, in senso più generale, le immagini da chi ha voluto leggervi i valori, la cultura, le preoccupazioni, i sentimenti, l’aspetto del tempo in cui vennero fatte, da chi ha voluto considerarle testimoni, fonti privilegiate per la storia? Tanti anni fa, nel 1985, Francis Haskell se lo chiedeva in lezioni che tenne a Pisa alla Scuola Normale non certo dimenticate da chi allora le ascoltò. Aveva da poco cominciato a scrivere un libro affascinante e coinvolgente, quello che con il titolo Le immagini della Storia esce oggi da Einaudi.
Da quando, nel quinto secolo prima di Cristo, Erodoto cercava nelle immagini viste in Grecia o in Egitto conferma o negazione di certe tradizioni e leggende, da quando Petrarca confrontava la tradizione storica secondo la quale l’imperatore Gordiano il Giovane sarebbe stato uomo di bell’aspetto con un ritratto (una moneta, un busto?) poco lusinghiero per dedurre che se il giudizio era vero l’imperatore sarebbe stato mal servito dal suo scultore, a quando alla fine del seicento Roger de Gaignieres faceva perlustrare la Francia da due disegnatori che riproducevano vetrate, tombe, miniature, sigilli per far luce su usi, costumi e personaggi del tempo passato, a quando negli anni del romanticismo Champfleury cercava l’anima e la cultura del popolo nelle stampe, nelle caricature e nelle ceramiche del tempo della rivoluzione, a quando Taine leggeva nell’architettura delle chiese il progetto politico e culturale dei gesuiti, antiquari e storici hanno confrontato le loro evidenze tratte da fonti di diverso tipo cercandovi e ricevendone risposte diverse. Un uso delle immagini da cui si sprigiona ancora una straordinaria suggestione è quello che fece Johann Huizinga in un libro tra i più belli del nostro secolo, l’Autunno del Medioevo. Nel suo ultimo capitolo, Haskell indaga il rapporto che lo storico olandese intrattenne con le opere d’arte fin dai tempi della grande esposizione dei primitivi fiamminghi a Bruges nel 1902, una sorta di epifania dell’antica pittura settentrionale, che ebbe per lui, per l’orizzonte e i modi della sua ricerca, un’importanza determinante. Johann Huzinga interrogava Van Eych, Van der Weyden e Memling per confrontarli con testi letterari e documenti alla ricerca di ciò che fu la grande civiltà borgognona e lo dichiarava fin dalla prefazione «all’origine di quest’opera ci fu il desiderio di comprendere meglio l’arte dei Van Eyck e dei loro successori in stretto rapporto con la vita di quel tempo». Testimoni e interpreti del passato le immagini furono anche intese come profezie dell’avvenire come prefigurazioni di eventi che dovevano ancora verificarsi da quando in due enigmatici capitelli medievali della cattedrale di Strasburgo uno scrittore protestante lesse i segni della futura corruzione della chiesa e uno cattolico i vizi e i rischi della riforma, fino ai passaggi apocalittici in cui Ludwig Meidner sembra profetizzare attorno al 1913 il futuro conflitto mondiale.
Prefigurando l’avvenire, resuscitando il passato, o almeno dando l’illusione di poterlo fare, le immagini conservarono in ogni tempo, pur tra contraddizioni e ambiguità, uno straordinario potere evocativo. Negli anni della Rivoluzione e dell’Impero, Alexandre Lenoir con il suo Musée des Monuments Français ospitò in un allestimento straordinariamente suggestivo le vestigia degli antichi tempi, salvato dal vandalismo e arrangiate con una certa disinvoltura per l’occasione. Nello stralcio qui accanto pubblicato, parla delle sue sale stipate di tombe, sarcofagi, vetrate, altari che spalancarono letteralmente le porte della storia ad Augustin Thierry e a Michelet, il quale, ancora bambino, entrava sotto quei cupi voltoni non del tutto sicuro che tutti quei dormienti di marmo distesi sulle loro tombe non fossero vivi sì che «quando passavo nella sala bassa dei Merovingi in cui si trovava la croce di Dagoberto non sapevo liberarmi dal pensiero che forse avrei visto rizzarsi a sedere Chilperico e Fredegonda».
Francis Haskell, «Le immagini della storia. L’arte e l’interpretazione del passato», Einaudi, Torino 1997, pagg. 446, L. 180.000.
NOMI CITATI
- Champfleury [Jules François Félix Husson]
- Chilperico I, re dei Franchi
- Dagoberto, re dei Franchi
- Einaudi
- Erodoto
- Eyck, Jan van
- Fredegonda, regina dei Franchi
- Gaignières, François-Roger de
- Gordiano III [il Giovane], imperatore [Marcus Antonius Gordianus]
- Haskell, Francis
- Huizinga, Johan
- Lenoir, Alexandre
- Meidner, Ludwig
- Memling, Hans
- Merovingi [dinastia]
- Michelet, Jules
- Petrarca, Francesco
- Taine, Hippolyte Adolphe
- Thierry, Jacques-Nicolas-Augustin
- Weyden, Roger van der
LUOGHI E ISTITUZIONI CITATI
- Bruges [Belgio]
○ Provinciaal Hof
- Parigi [Francia]
○ Musée des Monuments Français
- Pisa
○ Scuola Normale Superiore
- Strasburgo [Francia]
○ Cattedrale di Notre-Dame de Strasbourg
Collezione: Il Sole 24 Ore
Citazione: Enrico Castelnuovo, “Bisogna leggere dipinti e sculture come fossero libri,” Enrico Castelnuovo sulla carta stampata. La Stampa e Il Sole 24 Ore, ultimo accesso il 17 dicembre 2024, https://asut.unito.it/castelnuovo/items/show/139.