Enrico Castelnuovo sulla carta stampata. La Stampa e Il Sole 24 Ore

Titolo: Un’annata buona: romanico, paesaggio e design

Descrizione: Consigli di lettura per le prossime festività natalizie:

• Il Settecento e l’Ottocento e Il Novecento, parte della Storia dell’Arte Italiana, Torino, Einaudi, 1982, voll. 6.2-7;
• Il paesaggio, parte della Storia d’Italia. Annali, Torino, Einaudi, 1982, vol. 5;
• Meyer Schapiro, Arte romanica, Torino, Einaudi, 1982;
• Ferdinando Bologna, La coscienza storica dell’arte d’Italia, Torino, Utet, 1982;
• Vittorio Gregotti, Il disegno del prodotto industriale. Italia 1860-1980, Milano, Electa, 1982.

Autore: Enrico Castelnuovo

Fonte: Tuttolibri, anno 8, n. 320, p. 6 (inserto de La Stampa)

Editore: La Stampa; digitalizzazione: Archivio storico dell'Università di Torino (2023)

Data: 1982-07-10

Gestione dei diritti:
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione 4.0 Internazionale

Relazione: Inventario del fondo Enrico Castelnuovo, unità archivistica «La Stampa» (Archivio storico dell'Università di Torino)

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Identificatore: Stampa_19

Testo: Tuttolibri – Anno 8, n. 337, p. 3
(supplemento a «La Stampa» del 4 dicembre 1982)



Un’annata buona: romanico, paesaggio e design



Annata buona per i libri di storia dell’arte il 1982. Preferirei chiamarli così e non semplicemente libri d’arte, che sono quelli che si sfogliano e si espongono sul tavolo del salotto (gli inglesi li chiamano appunto coffee table books), ma non si leggono. Lasciamo da parte i più bei libri del mondo simboli di elevato status sociale, pegni di distinzione, e parliamo di libri da leggere.
Annata buona dicevo pensando per esempio agli ultimi due volumi (Sette-Ottocento e Novecento) della Storia dell’Arte Italiana di Einaudi dove si ha una nuova visione solidamente fondata in termini di istituzioni, di esposizioni, di mercato della vita artistica italiana negli ultimi secoli. Se poi devo scegliere tre libri non collettivi, ma individuali, le mie preferenze andranno a opere molto diverse tra loro, ma accomunate dalla volontà di porre problemi e di porli in modo nuovo. «L’arte romanica» di Meyer Schapiro (Einaudi) è un gran libro sull’arte medievale europea e su uno dei suoi momenti più creativi.
Varrà la pena di leggerlo con attenzione ma già il primo saggio ricompenserà il lettore del suo impegno mostrandogli magistralmente come uno spettatore del XII secolo vedesse e intendesse l’arte a lui contemporanea. Anche Ferdinando Bologna («La coscienza storica dell’arte d’Italia», Utet) porterà il lettore dietro le quinte per mostrargli come si sia venuta a determinare e sia cresciuta nei secoli la coscienza dell’importanza e del significato delle produzioni artistiche d’Italia.
Chi non dà per scontati e quasi naturali i fatti della storia dell’arte e la loro sistemazione e vuol sapere come certe macchine storiografiche e certi schemi di sviluppo siano stati costruiti troverà nel libro molte risposte, come le troverà nel quinto volume, appena uscito, degli Annali della Storia d’Italia (Einaudi) dedicato al «Paesaggio», storia appetibilissima a più voci e tante immagini di come siano stati percepiti nel tempo i tanti volti dell’Italia.
Vittorio Gregotti infine con «Il Disegno del prodotto industriale. Italia 1860-1980» (Electa) costruisce un libro appassionante nel testo e splendido nelle illustrazioni che rintraccia la storia dell’industrial design e della progettazione grafica in questo paese dai temperini alle navi da guerra, dal mobilio all’auto, dalle prime scuole di disegno e di arti applicate al celebre design italiano che ha fatto furore al Museum of Modem Art di New York. Un libro che in tempi di crisi fa riflettere sulla storia e le condizioni della nostra cultura progettuale.
Enrico Castelnuovo

Le illustrazioni di queste due pagine dedicate alle strenne sono di Franco Bevilacqua.
 
NOMI CITATI
- Bevilacqua, Franco
- Bologna, Ferdinando
- Einaudi
- Electa
- Gregotti, Vittorio
- Schapiro, Meyer
- UTET

LUOGHI E ISTITUZIONI CITATI
- New York [Stati Uniti], Museum of Modern Art