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Titolo: Castelnuovo: io suggerisco

Descrizione: Consigli di lettura per le prossime festività natalizie: nel trafiletto, parte di una pagina dedicata alle strenne natalizie, sono presentati

  • L'uso dei classici, parte di Memoria dell'antico nell'arte italiana, a c. di Salvatore Settis, Torino, Einaudi, vol. I;
  • Bibliografia, repertorio, statistiche, parte dell'Enciclopedia Europea, Milano, Garzanti, vol. XII;
  • Svetlana Alpers, Arte del descrivere. Scienza e pittura nel Seicento olandese, Torino, Bollati Boringhieri.

Insieme a Luciano Berti, Pierluigi De Vecchi e Mauro Natale, Castelnuovo aveva elaborato il piano editoriale della sezione storico-artistica dell’Enciclopedia europea, edita da Garzanti tra 1976 e 1984. Del volume di Alpers, aveva scritto la prefazione all’edizione italiana: una copia dell’opera è presente nel suo fondo librario, conservato dalla Biblioteca storica d’Ateneo “Arturo Graf”. Tutte le opere menzionate nell’articolo sono edite nel 1984.

Autore: Enrico Castelnuovo

Fonte: Tuttolibri, anno 10, n. 433, p. 2 (supplemento a La Stampa)

Editore: La Stampa; digitalizzazione: Archivio storico dell'Università di Torino (2023)

Data: 1984-12-15

Gestione dei diritti: Licenza Creative Commons
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione 4.0 Internazionale

Relazione: Inventario del fondo Enrico Castelnuovo, unità archivistica «La Stampa» (Archivio storico dell'Università di Torino)

Formato: application/pdf

Identificatore: Stampa_41

Testo: Tuttolibri – Anno 10, n. 433, p. 2
(supplemento a «La Stampa» del 15 dicembre 1984)



Castelnuovo: io suggerisco



Abbiamo chiesto a Enrico Castelnuovo, studioso di storia dell'arte, di indicare per i nostri lettori tre titoli di libri da regalare.
Mi è piaciuto molto Memoria dell'antico nell'arte italiana (Einaudi), un bel libro su un bellissimo tema: quale è stato il peso e il significato, quali le conseguenze della presenza imponente, numinosa, dei resti dell'antichità doviziosamente distribuiti in tutt'Italia e radicati talmente nella storia e nella cultura del Paese da costituire una base, uno zoccolo a tutte le vicende successive e nello stesso tempo un canone, un modello inarrivabile? Per vecchia abitudine siamo abituati a pensare in termini di «rinascita» o addirittura di «rinascite» dell'antico, quando si metta invece l'accento sulla continuità l'orizzonte muta: che lo si ammiri o che lo si tema, che lo si legga come una storia, come una favola, come una stregoneria, che ci si sforzi di interpretarlo, di riviverlo, di servirsene, di uguagliarlo, l'antico rimane nei secoli come presenza quotidiana, memoria, paradigma, confronto. Su queste piste, aperte un tempo da Aby Warburg, Salvatore Settis, che ha coordinato il volume, ha sguinzagliato un'equipe di storici, di archeologi, di storici dell'arte e della cultura, con risultati sorprendenti.
Altro libro da raccomandare il XII volume dell'Enciclopedia Europea (Garzanti). Leggere una bibliografia può essere noiosissimo, non qui dove per molte porte si entra in un autentico teatro della memoria, articolato in sezioni, dalla filosofia alla cibernetica, dalla medicina alla letteratura, dalla storia alla fisica, all'arte. Percorrere questo denso volume, questa mappa del sapere così sapientemente montata, disposta, organizzata, ragionata è un'avventura che suscita una quantità di riflessioni. Uno strumento di lavoro diventa un'eccitante invitation au voyage.
Come terzo libro indico Arte del descrivere di Svetlana Alpers (Boringhieri). Non so se dovrei parlarne perché ne ho scritto una breve presentazione per l'edizione italiana, ma invito senz'altro il lettore a dimenticarla per gettarsi a capofitto nel testo che illustra la grande pittura olandese del Seicento sotto una luce particolare. Polemico verso le recenti interpretazioni iconologiche e verso la ricerca di significati riposti, il libro della Alpers mette a fuoco piuttosto il nesso capitale tra arte e scienza, le funzioni conoscitive che venivano attribuite alla pittura, la priorità della vista nella cultura olandese del tempo. Capitoli come «la vocazione cartografica nella pittura olandese» o «parole da guardare» (sulla rappresentazione di testi in pittura) sono provocatori e trascinanti.
Enrico Castelnuovo

NOMI CITATI
- Alpers, Svetlana
- Bollati Boringhieri
- Einaudi
- Garzanti
- Settis, Salvatore
- Warburg, Aby

Collezione: La Stampa

Citazione: Enrico Castelnuovo, “Castelnuovo: io suggerisco,” Enrico Castelnuovo sulla carta stampata. La Stampa e Il Sole 24 Ore, ultimo accesso il 17 dicembre 2024, https://asut.unito.it/castelnuovo/items/show/55.