Volumi da leggere non solo da sfogliare (dettagli)
Titolo: Volumi da leggere non solo da sfogliare
Descrizione: Consigli di lettura per le prossime festività natalizie:
- Giulio Carlo Argan, Botticelli, Ginevra-Roma, Skira-Newton Compton, 1989 (I ed. Botticelli. Étude biographique et critique, Ginevra, Skira, 1957; I ed. italiana 1965);
- Ronald Lightbown, Botticelli, Milano, Fabbri, 1989 (I ed. Sandro Botticelli, Londra, P. Elek, 1978-1979);
- Krzysztof Pomian, Collezionisti, amatori e curiosi. Parigi-Venezia XVI-XVIII secolo, Milano, Il saggiatore, 1989 (I ed. Collectionneurs, amateurs et curieux. Paris-Venise : XVI-XVIII siècle, Paris, Gallimard, 1987);
- Gli Antenati di Cristo, parte di Michelangelo. La Cappella Sistina, Milano, Rizzoli, vol. 2, 1989;
- Jan Białostocki, Il Quattrocento nell'Europa Settentrionale, Torino, UTET, 1989;
- Il Seicento, a c. di Mina Gregori e Erich Schleier, parte di La pittura in Italia, Milano, Electa, 1989;
- Eugenio Battisti, L'Antirinascimento. Con un'appendice di testi inediti, Milano, Garzanti, 1989 (I ed. 1962);
- Ernst Kitzinger, L'arte bizantina. Correnti stilistiche nell'arte mediterranea dal III al VII secolo, Milano, Il saggiatore, 1989 (I ed. Byzantine art in the making. Main lines of stylistic development in Mediterranean art 3rd-7th century, Londra, Faber and Faber, 1977);
- Giovanni Previtali, La fortuna dei primitivi. Dal Vasari ai neoclassici, Torino, Einaudi, 1989 (prefazione di Castelnuovo, I ed. 1964);
- Ernst Kris e Otto Kurz, La leggenda dell'artista. Un saggio storico, Torino, Bollati Boringhieri, 1989 (I ed. italiana 1980, prefazione di Castelnuovo; I ed. Die Legende vom Kunstler. Ein geschichtlicher Versuch, 1934);
- La natura morta in Italia, a c. di Federico Zeri, Milano, Electa, 1989;
- Federico Zeri, La percezione visiva dell'Italia e degli italiani, Torino, Einaudi, 1989 (I ed. 1976);
- Francis Haskell, Le metamorfosi del gusto. Studi su arte e pubblico nel XVIII e XIX secolo, Milano, Bollati Boringhieri, 1989 (I ed. Past and Present in Art and Taste. Selected Essays, New Haven-London, Yale University press, 1987);
- Cesare Garboli, Scritti servili, Torino, Einaudi, 1989;
- Michael Baxandall, Scultori in legno del Rinascimento tedesco, Torino, Einaudi, 1989 (prefazione di Castelnuovo; I ed. The Limewood Sculptors of Renaissance Germany, New Haven-London, Yale university press, 1980).
Autore: Enrico Castelnuovo
Fonte: Tuttolibri, anno 15, n. 682, p. 5 (supplemento a La Stampa)
Editore: La Stampa; digitalizzazione: Archivio storico dell'Università di Torino (2023)
Data: 1989-12-16
Gestione dei diritti:
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione 4.0 Internazionale
Relazione: Inventario del fondo Enrico Castelnuovo, unità archivistica «La Stampa» (Archivio storico dell'Università di Torino)
Formato: application/pdf
Identificatore: Stampa_67
Testo:
Tuttolibri – Anno 15, n. 682, p. 5
(supplemento a «La Stampa» del 16 dicembre 1989)
Volumi da leggere non solo da sfogliare
L’esperto suggerisce: dai primitivi a oggi
LIBRI d’arte, un’espressione che evoca immediatamente immagini di solenni volumi dedicati a un artista, a un monumento, a un ciclo, destinati a rimanere in bella vista su un tavolo o consegnati, aperti per l’eternità, a un leggio. Proviamo a traversare le barriere dei generi editoriali, a dimenticare i clichés abituali. Ci sono tanti libri che parlano di storia dell’arte e che non sono necessariamente grossi, pesanti, costosi, splendenti di bianchissima carta patinata o grevi di vergata giallina. Il mondo dell’arte non ha una sola dimensione, non conosce soltanto il versante della produzione, dell’offerta, quello degli artisti, ma anche quello della domanda, della ricezione. In altre parole un libro d’arte può parlare di committenti, di collezionisti, di storici dell’arte, di istituzioni, di mercato, magari con un linguaggio più diretto, meno alto e pomposo di quello spesso riservato agli artisti. E può essere letto, non solo sfogliato.
Gli Scritti Servili di Cesare Garboli (Einaudi, pp. 224 L. 16.000) non sono un libro d’arte, ma contengono un ritratto appassionante intelligentissimo [Breve storia del giovane Longhi, qui a pp. 165/223) del maggior storico dell’arte che conti il Novecento italiano. Chi ama Longhi non si perda questo saggio pieno di sorprese. Continuo con due libri dove i protagonisti sono i collezionisti e i conoscitori: quello di Francis Haskell, Le Metamorfosi del Gusto (Bollati Boringhieri pp. 404, 183 illustrazioni, L. 65.000), scintillante, pieno di profili indimenticabili di uomini singolarissimi – accomunati spesso da un grano di follia – che hanno dedicato la vita a una passione irresistibile; e quello, uscito dal Saggiatore, di Krzysztof Pomian, Collezionisti, amatori e curiosi. Parigi-Venezia XVI-XVIII secolo (pp. 370, L. 48.000), dove vengono analizzati l’origine, il vario significato e il diverso contenuto delle collezioni antiquarie, artistiche, naturalistiche. Un’archeologia del collezionismo e quindi delle categorie e delle classificazioni che vi si manifestano.
Un altro libro che si pone sul versante della ricezione piuttosto che su quello della produzione è il classico testo (1964) di Giovanni Previtali, La fortuna dei Primitivi, di cui è uscita da Einaudi una nuova edizione (pp. 264 e numerose illustrazioni, L. 60.000) che traccia la storia della riscoperta nel corso del Settecento dell’arte medievale e in particolare della pittura due e trecentesca, mostrando come ciò che si considerava una scoperta romantica e nordica sia stato in realtà un affare italiano, portato avanti da un gruppo di eruditi, conoscitori, antiquari dell’età dei lumi. Ancora una riproposta è L’Antirinascimento (1962) di Eugenio Battisti (Garzanti, pp. 1078, L. 40.000), un libro denso pieno di interessi, di curiosità, di illuminazioni. Battisti ha voluto mostrare come il Rinascimento non sia solo classicità, misura, ragione, la sua faccia nell’ombra è anzi piena di insospettate sorprese. La nuova edizione – la cui uscita ha preceduto di poco la repentina e immatura scomparsa dell’autore – è aggiornata in modo degno di Borges: trecento pagine di titoli e di rinvii a scritti recenti, una guida allegra, ragionata e personale in una foresta fitta e intricatissima. Restando tra le ripresentazioni: La percezione visiva dell’Italia e degli italiani di Federico Zeri (Einaudi, 64 pp., 116 tavole, L. 35.000), già apparsa sulla Storia d’Italia einaudiana (1976), oggi in volume. Ritratti, paesaggi, sfondi, particolari isolati: attraverso i secoli, da Cimabue a De Chirico le immagini che ritraggono il volto del nostro paese e dei suoi abitanti. Infine un capolavoro da non perdere in nessun caso: La leggenda dell’artista di Ernst Kris e Otto Kurz (Bollati Boringhieri, pp. 152, L. 32.000), un libro scritto nel 1934 da due autori di genio, un itinerario nel tempo e nello spazio seguendo l’immagine dell’artista e del suo operare.
Un bel libro di Ernst Kitzinger – di uno, cioè, dei massimi medievalisti del nostro tempo – arriva oggi in Italia, è L’Arte Bizantina (Il Saggiatore, pp. 182, ill. 223, L. 60.000), un classico uscito nel 1977 che illustra il processo di formazione del linguaggio artistico bizantino (Byzantine Art in the Making, l’arte bizantina nel suo farsi, è il titolo originale) in secoli cruciali che vanno dal III al VII grazie al confluire e al gioco di correnti e tradizioni nell’area mediterranea, in un percorso che dai mosaici di Piazza Armerina e dalle pitture delle catacombe di San Sebastiano porta – attraverso alla Ravenna e alla Costantinopoli giustinianee – alla vigilia della crisi iconoclasta, ai dipinti murali di Santa Maria Antiqua a Roma, alle icone del Sinai. Per una casa editrice italiana, la Utet, è stato scritto l’ultimo libro di un maestro della storia dell’arte da poco scomparso: Jan Białostocki. Il Quattrocento nell’Europa Settentrionale (pp. 324, numerose illustrazioni a colori e in bianco e nero, L. 90.000) è una analisi affascinante, problematica e di amplissimo orizzonte, che spazia dalla Polonia al Portogallo, dall’Inghilterra all’Ungheria, dai Paesi Bassi alla Germania, alla Francia, sull’autunno del Medio Evo fuori d’Italia.
Una classica monografia, assai bene illustrata, su uno dei più popolari pittori fiorentini, è il Botticelli di Ronald Lightbown (Fabbri, 336 pagine e 189 illustrazioni quasi tutte a colori, L. 120.000), un libro uscito per la prima volta in inglese nel 1979 e molto mutato da allora nel testo e nel corredo illustrativo, dopo che la pulitura e i restauri della Nascita di Venere, della Primavera, della Adorazione dei Magi, della Madonna del Magnificat e di altri dipinti hanno portato a numerose scoperte sulla tecnica e il modo di dipingere dell’artista. Segnaliamo, su questo soggetto, anche la ripresentazione, lodevolmente economica, del Botticelli di Argan (Newton Compton-Skira, L. 9800).
Appena uscito da Einaudi un libro di Michael Baxandall (Scultori in legno del Rinascimento tedesco, pp. 370, 145 ill. nel testo, 106 fuori testo, L. 95.000), la rivelazione di un momento assai alto dell’arte in Europa, segnato dai magnifici altari scolpiti e dipinti prodotti tra Quattro e Cinquecento da un gruppetto di grandissimi artisti nella Germania meridionale. Il materiale, il legno di tiglio, le condizioni del mercato, il mondo degli artisti e quello dei committenti, il pubblico, i modi con cui si guardava a queste opere, le loro peculiarità, la mentalità, la cultura e le tecniche dei tedeschi di quel tempo, tutto si intreccia con maestria trascinante, in una delle più belle ricerche di storia dell’arte degli ultimi dieci anni. Per finire un libro d’arte, di quelli «veri», classico per formato, suntuosità, peso, dovizia di illustrazioni, amplissimi margini (fin troppo, non mancano le pagine di tre righe), ricercate iniziali: il secondo volume di una serie destinata a illustrare a colori la volta Sistina dopo il restauro (Michelangelo. La Sistina: Gli Antenati di Cristo, 248 pp., numerose tavole, Rizzoli, L. 300.000). In questa gamma di prezzi non dimentichiamo La Natura Morta in Italia, utile e rivelatrice esplorazione di un genere coordinata da Federico Zeri (1094 pp., 1266 ili., L. 350.000), né i due volumi su II Seicento, coordinati da Mina Gregori e Erich Schleier, de La Pittura in Italia (pp. 967, ili., L. 300.000), ambedue Electa.
Enrico Castelnuovo
Botticelli, Madonna con bambino e otto angeli
NOMI CITATI
- Argan, Giulio Carlo
- Battisti, Eugenio
- Baxandall, Michael
- Białostocki, Jan
- Bollati Boringhieri
- Borges, Jorge Luis
- Botticelli, Sandro
- Cimabue
- De Chirico, Giorgio
- Einaudi
- Electa
- Fabbri Editori
- Garboli, Cesare
- Garzanti
- Gregori, Mina
- Haskell, Francis
- Kitzinger, Ernst
- Kris, Ernst
- Kurz, Otto
- Lightbown, Ronald
- Longhi, Roberto
- Michelangelo
- Newton Compton
- Pomian, Krzysztof
- Previtali, Giovanni
- Rizzoli
- Saggiatore [Il]
- Schleier, Erich
- Skira
- UTET
- Zeri, Federico
LUOGHI E ISTITUZIONI CITATI
- Città del Vaticano
o Cappella Sistina
- Costantinopoli [Istanbul, Turchia]
- Piazza Armerina [Enna]
- Ravenna
- Roma
o Catacombe di San Sebastiano
o Chiesa di Santa Maria Antiqua
- Sinai [Egitto]
Collezione: La Stampa
Etichette: _Consigli di lettura, _TUTTOLIBRI
Citazione: Enrico Castelnuovo, “Volumi da leggere non solo da sfogliare,” Enrico Castelnuovo sulla carta stampata. La Stampa e Il Sole 24 Ore, ultimo accesso il 17 dicembre 2024, https://asut.unito.it/castelnuovo/items/show/81.