In visita alle case d'artista (dettagli)
Titolo: In visita alle case d'artista
Descrizione: Consigli di lettura per le prossime festività natalizie:
- Case d'artista dal Rinascimento a oggi, a c. di Eduard Huttinger, Torino, Bollati Boringhieri, 1992 (I ed. Kunstlerhauser von der Renaissance bis zur Gegenwart, Zurigo, Waser Verlag, 1985);
- Andrea De Marchi, Gentile da Fabriano. Un viaggio nella pittura italiana alla fine del gotico, Milano, F. Motta, 1992;
- Giancarlo Gentilini, I Della Robbia. La scultura invetriata nel Rinascimento, Firenze, Cantini, 1992, 2 voll.;
- Peter Thornton, Interni del rinascimento italiano 1400-1600, Milano, Leonardo, 1992 (I ed. The italian Renaissance interior, 1400-1600, Londra, Weidenfeld and Nicolson, 1991);
- Jacob Burckhardt, L'arte italiana del Rinascimento. Pittura. I Generi, a c. di Maurizio Ghelardi, Venezia, Marsilio, 1992;
- James Sloss Ackerman, La villa. Forma e ideologia, Torino, Einaudi, 1992 (I ed. The Villa: Form and Ideology of Country Houses, Princeton, Princeton University, 1985);
- Gottfried Semper, Lo stile nelle arti tecniche e tettoniche o estetica pratica. Manuale per tecnici, artisti e amatori, a c. di Augusto Romano Burelli et al., Roma-Bari, Laterza, 1992 (I ed. Der Stil in den technischen und tektonischen Künsten oder praktische Ästhetik: ein Handbuch für Techniker, Künstler und Kunstfreunde, Francoforte sul Meno, Verlag für Kunst und Wissenschaft, 1860);
- David Sylvester, Magritte, Torino, Allemandi, 1992 (edito in associazione con la Menil foundation di Houston).
Autore: Enrico Castelnuovo
Fonte: Tuttolibri, anno 17, n. 832, p. 21 (supplemento a La Stampa)
Editore: La Stampa; digitalizzazione: Archivio storico dell'Università di Torino (2023)
Data: 1992-12-12
Gestione dei diritti:
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione 4.0 Internazionale
Relazione: Inventario del fondo Enrico Castelnuovo, unità archivistica «La Stampa» (Archivio storico dell'Università di Torino)
Formato: application/pdf
Identificatore: Stampa_78
Testo:
Tuttolibri – Anno 17, n. 832, p. 21
(supplemento a «La Stampa» del 12 dicembre 1992)
Viaggio dal Cinquecento a Le Corbusier e tante monografie: i Della Robbia, Gentile da Fabriano, Magritte e i suoi «jeux d’images»
In visita alle case d’artista
«Contento di vedervi signor Vance. Cosa fate di bello? Ahimè, Heath, da quando ci siamo visti l’ultima volta ho perso il mio tempo occupandomi di terracotte del Rinascimento».
Così, con una punta di snobismo, Philo Vance risponde al sergente Heath all’inizio de «La fine dei Greene» di S.S. Van Dine. Si era sul finire degli Anni Venti quando si susseguivano i saggi e le monografie di A. Marquand sui Della Robbia e il loro ambiente e tra i collezionisti americani l’entusiasmo per la terracotta invetriata era al suo culmine. Una sessantina d’anni dopo quel mitico tempo appaiono due splendidi volumi di Giancarlo Gentilini, adeguatamente illustrati, su I Della Robbia e la scultura invetriata nel Rinascimento (Cantini, pp. 528 e 800 illustrazioni, L. 280.000). L’autore mostra di essere uno dei migliori storici dell’arte della giovane generazione e i due volumi sono tra i più bei libri d’arte usciti quest’anno. Un’altra monografia di prim’ordine, opera di un «novissimo», straordinariamente agguerrito, Andrea De Marchi è Gentile da Fabriano. Un viaggio nella pittura italiana sul finire del gotico (Federico Motta editore, pp. 224, 148 illustrazioni, L. 125.000). Il sottotitolo non ha niente di generico che proprio di un viaggio si tratta, tra Lombardia, Venezia, Marche, Firenze, Umbria, Roma al seguito del più raffinato e prezioso affabulatore che la storia della pittura italiana abbia mai conosciuto, un viaggio pieno di sorprese e di scoperte, illustrate da un ottimo corredo illustrativo che si addentra nelle materie più preziose, nei dettagli più sottili di quella fulgente pittura polimaterica, mostrando angeli, troni, tabernacoli splendidamente grafiti sui fondi oro, i copricapi o le corone rilevati a pastiglia da uno dei massimi pittori del gotico internazionale europeo.
Un’ultima monografia: il Magritte di David Sylvester (Allemandi pp. 448, e moltissime illustrazioni in nero e in colore, L. 180.000), un monumento a colui che nella quarta di copertina viene chiamato «l’artista forse più significativo del nostro secolo», l’inquietante surreal-metafisico belga, singolare meticciato tra Giorgio De Chirico, Max Ernst e Georges Simeon (il nome di Maigret non è poi così distante dal suo), incontrastato maestro degli «jeux d’images» se si può usare questo termine per indicare l’equivalente visivo dei giochi di parola, eterno e sapientissimo affascinatore di scrittori e intellettuali.
Un libro bello e appassionante, arricchito nell’edizione italiana da una diramata e utilissima introduzione di Salvatore Settis è Case di artista dal Rinascimento a oggi, a cura di Eduard Huettinger (Bollati-Boringhieri, 270 pagine e numerose illustrazioni in bianco e nero, L. 120.000), derivato da un magistrale seminario a più voci tenuto anni fa all’Università di Berna e che attraverso una serie di esempi che vanno da Piero della Francesca a Federico Zuccari, a Vasari, da Tintoretto a Rubens a Goya, dalla memorabile dimora di sir John Soane a Londra alle case dei «pittori principi» della fine dell’Ottocento (Mackart a Vienna, Stuck o Lemback a Monaco), illustra il tema della dimora dell’artista attraverso i secoli, del suo significato, del suo valore strategico e rappresentativo.
Un testo esemplare che fa riflettere sulla vicenda di un tipo di abitazione molto speciale esce ora da Einaudi, è La Villa. Forma e Ideologia del grande storico dell’architettura americana James S. Ackerman (pp. 398 con 206 ill. L. 55.000). Esso illustra la storia di un tipo architettonico attraverso i secoli, dai romani a Frank Lloyd Wright e a Le Corbusier, passando per le ville medicee, Palladio e Jefferson, seguendolo nei suoi momenti di innovazione e nelle sue metamorfosi, nei suoi significati simbolici, economici e politici, vedendone le funzioni come luogo di svago, ma anche di controllo del territorio e della produzione, come abitazione nella natura e nel tempo stesso come edificio ad alta densità simbolica.
Restando sul tema delle dimore Leonardo ha pubblicato un bel libro di Peter Thornton (Interni del Rinascimento italiano, pp. 404 e circa 400 illustrazioni in colori e bianco e nero L. 160.000), in cui tavole, tele, stampe, disegni, miniature, tarsie e testimonianze grafiche di ogni tipo sono utilizzate per studiare ed illustrare gli interni e gli arredi della casa rinascimentale italiana. Particolarmente utili le didascalie delle illustrazioni che non sono semplici legende ma vere e proprie schede sui soggetti rappresentati. Da notare che l’autore è conservatore del londinese Soane Museum e cioè di una di quelle dimore di artisti esaminata nel libro di Huettinger di cui si è appena parlato.
Interessantissime ed emozionanti novità offre un inedito di Jacob Burckhardt: L’arte italiana del Rinascimento. Pittura. I Generi (Marsilio, pp. 202, 116 ili. L. 48.000), curato da quell’instancabile conoscitore ed esploratore dello sconfinato patrimonio di scritti lasciato dal Burckhardt che è Maurizio Ghelardi. Si tratta di una sorta di breve e problematica storia della pittura rinascimentale angolata secondo tipologie e generi, secondo i compiti affidati agli artisti, secondo le occasioni e le necessità, dalle allegorie ai grandi cicli dipinti o scolpiti, dalle pitture per i conventi a quelle per le confraternite o per gli ospedali, dalle pitture infamanti alla pittura storica profana.
Infine è da poco uscito un mitico classico del pensiero architettonico moderno: Lo stile nelle arti tecniche e tettoniche o estetica pratica, manuale per tecnici artisti e amatori, scritto dal grande architetto e teorico Gottfried Semper, pubblicato nel 1860 e oggi parzialmente (nella misura di circa una metà del testo) per la prima volta tradotto e commentato in italiano con una prefazione di Vittorio Gregotti (Laterza, pp. 440 numerose illustrazioni L. 85.000).
Temo di avere un poco sforato sul budget di un milione che mi era stato prefisso, si tratta infatti di un milione e cinquantatremila lire in totale ma a chi acquisti tutto in blocco il libraio uno sconto del 5 per cento non saprà certo negarlo.
Enrico Castelnuovo
[Accompagna l’articolo un’illustrazione senza didascalia]
NOMI CITATI
- Ackerman, James Sloss
- Allemandi
- Bollati Boringhieri
- Burckhardt, Jacob
- Cantini editore
- De Chirico, Giorgio
- De Marchi, Andrea
- Della Robbia [famiglia]
- Einaudi
- Ernst, Max
- Gentile da Fabriano
- Gentilini, Giancarlo
- Ghelardi, Maurizio
- Goya, Francisco
- Gregotti, Vittorio
- Huettinger, Eduard
- Jefferson, Thomas
- Laterza
- Le Corbusier [Charles-Édouard Jeanneret]
- Lenbach, Franz von
- Leonardo Editore
- Magritte, René
- Makart, Hans
- Marquand, Allan
- Marsilio Editori
- Motta [Federico Motta editore]
- Palladio, Andrea
- Piero della Francesca
- Rubens, Peter Paul
- Semper, Gottfried
- Settis, Salvatore
- Simeon, Georges
- Soane, sir John
- Stuck, Frantz von
- Sylvester, David
- Thornton, Peter
- Tintoretto [Jacopo Robusti]
- Van Dine, vedi Willard Huntington Wright
- Vasari, Giorgio
- Wright, Frank Lloyd
- Wright, Willard Huntington [S.S. Van Dine]
- Zuccari, Federico
LUOGHI E ISTITUZIONI CITATI
- Berna [Svizzera]
o Università di Berna
- Firenze
- Londra [Regno Unito]
o Sir John Soane’s Museum
- Monaco [Germania]
o Lenbachhaus
o Villa Stuck
- Roma
- Venezia
- Vienna [Austria]
o studio di Hans Makart
Collezione: La Stampa
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Citazione: Enrico Castelnuovo, “In visita alle case d'artista,” Enrico Castelnuovo sulla carta stampata. La Stampa e Il Sole 24 Ore, ultimo accesso il 17 dicembre 2024, https://asut.unito.it/castelnuovo/items/show/94.