Quadreria
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L'Archivio storico dispone di una piccola collezione di quadri, acquisiti tramite la collezione Marco Albera: un ritratto di Vittorio Amedeo II (1666-1732), uno di Luigi Fransoni (1789-1862) e una Santa Caterina d'Alessandria (inventario della collezione "Albera"). Pur trattandosi di opere di qualità modesta, i soggetti presentano uno stretto legame con la storia dell'Università di Torino. Vittorio Amedeo II promosse durante il suo regno la costruzione della sede dell'Ateneo in via Po e la riforma completa dell'organizzazione degli studi tramite le costituzioni del 1720, 1723 e 1729. Luigi Fransoni, arcivescovo di Torino dal 1831, fu l'ultimo cancelliere dell'Università: fu fortemente conservatore, intransigente nella difesa dei privilegi ecclesiastici e in tutto ostile alle riforme liberali di Carlo Alberto.
Sotto il patrocinio di santa Caterina d’Alessandra, protettrice di numerose università europee dell’Occidente a partire dal tardo Medioevo, fu posta al suo nascere anche l’Università di Torino, prima che Vittorio Amedeo II nel 1720 la consacrasse alla protezione "della Beata Vergine Maria e dell'Arcangelo Gabriele, che nell'annunciarla Madre del divin verbo, la rese meritevole tra gli altri titoli a lei dovuti, di quello ... di sede della Sapienza" (regio biglietto al Magistrato della Riforma del 4 dicembre 1720). E' generalmente considerata la protettrice degli studenti per la saggezza dimostrata durante la disputa teologica che la portò al martirio. La santa è inoltre patrona delle apprendiste sarte, le caterinette, da sempre compagne di avventure goliardiche degli studenti.
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