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L'occhio felice
Necrologio di Federico Zeri (Roma, 12 agosto 1921-Mentana, 5 ottobre 1998). Castelnuovo presenta un profilo del collega a partire dai propri ricordi giovanili, menzionando i suoi maestri Roberto Longhi e Pietro Toesca, con cui si era laureato, e riconoscendogli il merito di aver riscoperto pittori e realtà geografiche periferiche ed eccentriche.
L’intervento accompagna il più ampio articolo di Liliana Madeo, Zeri l’angelo guastatore. -
Quando lo stemma era una piccola opera d'arte
Recensione della mostra: Blu Rosso e Oro. Segni e colori dell’araldica in carte, codici e oggetti d’arte (Torino, Archivio di Stato, 29 settembre-30 novembre 1998), a c. di Isabella Massabò Ricci, Marco Carassi, Luisa Clotilde Gentile, catalogo Electa. L’esposizione è organizzata in occasione del XIII Congresso internazionale di scienza genealogica e araldica (Torino, Archivio di Stato, 21-26 settembre 1998; atti editi dal Ministero per i Beni e le attività culturali, Ufficio centrale per i Beni archivistici, 2000).
Una copia del catalogo è presente nel fondo librario dell’autore, conservato dalla Biblioteca Storica d'Ateneo "Arturo Graf". -
Saggi d’ebraismo
Presentazione del Musée d'art et d'histoire du Judaïsme di Parigi, inaugurato il 30 novembre 1998. Una rassegna delle principali opere offre l’occasione per definire le caratteristiche che accomunano i musei dedicati alla storia e alla cultura ebraica e cosa si debba intendere per arte ebraica. Secondo Castelnuovo, non a tutta la produzione artistica riconducibile ad artigiani o committenti ebrei è applicabile quest’etichetta, ma solamente a quegli oggetti destinati al culto e alle feste rituali. L’emancipazione è identificata come punto di rottura, che ha comportato il progressivo attenuarsi della specifica identità ebraica a favore di nuove pratiche artistiche, in tutto accostabili alle tendenze dell’arte contemporanea. Sulla questione si era già soffermato in occasione del Festival di cultura ebraica (Venezia, 19-26 novembre 1995): Sopravvissuta a iconoclastia e a calamità. -
Delacroix alla corte di Versailles
Recensione della mostra: Delacroix à Versailles. Autour de la Bataille de Taillebourg (Versailles, Musée national des Châteaux de Versailles et de Trianon, 16 novembre 1998-16 febbraio 1999), catalogo Réunion des Musées Nationaux. L’esposizione è organizzata per il centesimo anniversario della nascita di Eugène Delacroix (1798-1863) e della riapertura, dopo il restauro, delle “Galeries historiques” del castello di Versailles. In questa occasione si era tenuto il convegno internazionale l’Histoire au Musée. Autour de la réouverture des Galerie historique de Versailles: Castelnuovo era intervenuto con un contributo intitolato Histoire nationale, histoires municipales. Remarques sur le Borgo Medievale de Turin e les musées italiens après l'unification (edito in L'histoire au musée, atti del convegno (Versaille, Château de Versailles, 10-12 dicembre 1998), Versailles, Actes Sud, 2004, pp. 199-211).
Una copia del catalogo della mostra e degli atti del convegno sono presenti nel fondo librario dell’autore, conservato dalla Biblioteca Storica d'Ateneo "Arturo Graf". -
Hüttinger «modu par la peinture»
Necrologio di Eduard Hüttinger (Winterthur [Svizzera], 6 gennaio 1926-Zurigo [Svizzera], 14 agosto 1998). Sin dal titolo, Castelnuovo presenta Hüttinger come “mordue par la peinture”, introducendo i suoi studi sulla pittura veneziana e olandese, la sua collezione d’arte e il suo rapporto profondo con l’Italia. In particolare, commenta l’insegnamento in Svizzera e Germania, l’impegno di divulgatore sulla «Neue Zürcher Zeitung» e alcune pubblicazioni:- Case d'artista. Dal Rinascimento a oggi (Bollati Boringhieri, 1992), già presentato su «La Stampa» nel 1992;
- Portrats und Profile. Zur Geschichte der Kunstgeschichte (Erker Verlag, 1992)
- due articoli pubblicati su «Paragone», Immagini e interpretazioni della Venezia dell’Ottocento (XXIII, 271, settembre 1972) e Pluralismo di stili nell’opera di Roberto Longhi (XXVII, 311, gennaio 1976).
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Il futuro nel passato. Molte domande poche risposte
Il primo dossier de «L’Indice dei libri del mese», Musei. Progetti della memoria, si apre con il contributo di Castelnuovo e di Macco, che ne sono i curatori insieme ad Aldo Fasolo. Ragionando sulla natura intrinsecamente contraddittoria di questa istituzione culturale millenaria, le “molte domande” che punteggiano l’articolo stimolano una lettura critica del concetto di museo, della sua eredità, delle prospettive future e del suo pubblico.
Nel dossier sono raccolti gli interventi e le interviste di Simona Bani, Paola Barocchi, Alessandro Coppellotti, Henry De Lumley, Giacomo Giacobini, Pier Giovanni Guzzo, Michel Laclotte, Mara Miniati, Luciana Quagliotti, Pietro Petraroia, Sandra Pinto, Pierre Rosenberg, Walter Santagata, Giuseppe Sergi, Matteo Sturani e Stefano Susinno. -
Assisi ha un cuore fragile
Castelnuovo interviene sulle vetrate della Basilica di San Francesco d’Assisi, in occasione della pubblicazione dello studio di Frank Martin, Le vetrate di San Francesco in Assisi. Nascita e sviluppo di un genere artistico in Italia (corredato dalle fotografie di Gerhard Ruf; Assisi, 1998). Sin dal titolo, l’articolo sottolinea la fragilità di queste opere, scampate alla distruzione del terremoto nel 1997 ma ancora in attesa di un intervento di restauro, ripercorrendo le tappe del cantiere assisiate e soffermandosi sul rapporto tra la pittura su vetro e gli affreschi e tra pittori e maestri vetrai.
Una copia dell’opera è presente nel fondo librario dell’autore, conservato dalla Biblioteca Storica d'Ateneo "Arturo Graf". -
Il terzo nome del gatto
Enrica Pagella intervista Castelnuovo in occasione del settantesimo compleanno: ne ripercorre la carriera, dalle prime pubblicazioni all'ultima raccolta di saggi La cattedrale tascabile. Scritti di storia dell'arte (Sillabe, 2000). L'articolo si sofferma sul suo approccio alla disciplina, in particolare sull'interesse per l'aspetto geografico nella ricerca storico-artistica, per la storia sociale dell'arte e per la figura dell'artista nel medioevo, sul magistero di Roberto Longhi e sulla collaborazione con la casa editrice Einaudi. -
La Liguria medievale, porto d'orafi e miniatori
Recensione dell’opera: Tessuti, oreficerie, miniature in Liguria. XIII-XV secolo, atti del convegno (Genova-Bordighera: 22-25 maggio 1997), a c. di Anna Rosa Calderoni Masetti, Clario Di Fabio, Mario Marcenaro, Bordighera, Istituto internazionale di Studi Liguri, 1999.
L’articolo pone in luce come l’oreficeria fosse tra le tecniche artistiche più apprezzate e più innovative nel medioevo e si focalizza sul ruolo di Genova e della Liguria, protagoniste a livello internazionale nel campo delle arti suntuarie. A partire dai saggi raccolti nel volume, Castelnuovo illustra alcuni dei capolavori prodotti o giunti nella regione e ricorda alcuni tra gli ultimi studi sul tema:- L'art au temps des rois maudits. Philippe le Bel et ses fils 1285-1328, catalogo della mostra (Parigi, Galeries nationales du Grand Palais, 17 marzo-29 giugno 1998), Parigi, Reunion des Musees Nationaux, 1998; Castelnuovo aveva già presentato l’esposizione a maggio su «Il Sole 24 Ore»;
- Elisabetta Cioni, Scultura e smalto nell'oreficeria senese dei secoli XIII e XIV, Firenze, SPES, 1998;
- Oreficerie e smalti in Europa fra XIII e XV secolo, atti del convegno (Pisa, Scuola normale superiore: 7-8 novembre 1996), a c. di Anna Rosa Calderoni Masetti, Pisa, Scuola normale superiore, 1997 (Annali della Scuola normale superiore di Pisa. Classe di lettere e filosofia. Quaderni, IV serie, 4, stampa 1999).
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Le vetrate, «prati di luce» in Europa
L’articolo annuncia le giornate di studio Il colore nel Medioevo: arte, simbolo, tecnica. La vetrata in Occidente dal IV all’XI secolo, promosse dall’Istituto Storico Lucchese e dalla Scuola Normale Superiore di Pisa, col patrocinio della sezione italiana del Corpus Vitrearum Medii Aevi e del Comune di Lucca (Lucca, Villa Bottini, 23-25 settembre 1999; atti editi nel 2001 dall’Istituto Storico Lucchese). Si tratta del terzo appuntamento della serie di convegni, giunta alla settima edizione nel 2022: i primi due appuntamenti, ricordati da Castelnuovo, si erano tenuti a Lucca nel 1995 e nel 1996.
Una copia degli atti dei tre convegni è presente nel fondo librario dell’autore, conservato dalla Biblioteca Storica d'Ateneo "Arturo Graf" (1995; 1996; 1999).









