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Le tentazioni del refettorio
Recensione dell'opera: Costanza Segre Montel e Fulvio Zuliani, La pittura nell'Abbazia di Nonantola. Un refettorio affrescato di età romanica, Nonantola, Comune di Nonantola, Assessorato alla Cultura, 1991. Presentando gli affreschi dell'Abbazia di San Silvestro di Nonantola, tramite le parole di alcuni personaggi illustri – Alcuino di York, san Pier Damiani… – Castelnuovo introduce il ruolo dei refettori nei monasteri benedettini medievali, descrivendoli come spazi di socialità e spiritualità dove l’arredo e la decorazione pittorica contribuivano a ispirare disciplina e raccoglimento nei convitati.
Una copia dell’opera è presente nel fondo librario dell’autore, conservato dalla
Biblioteca storica d’Ateneo “Arturo Graf”. -
Le pietre di Wiligelmo ritrovano un volto dopo ottocento anni
L’articolo presenta il restauro alla facciata del Duomo di Modena, condotto da Uber Ferrari, e annuncia l’esposizione Quando le cattedrali erano bianche - Lanfranco e Wiligelmo. Mostre sul Duomo di Modena dopo il restauro, inaugurata per illustrare i risultati del cantiere (Modena-Nonantola: 21 luglio 1984-prorogata al 31 luglio 1985; comitato scientifico composto dalla Soprintendenza per i Beni ambientali e architettonici dell’Emilia, Enrico Castelnuovo, Vito Fumagalli, Adriano Peroni e Salvatore Settis; titolo tratto dal saggio di Le Corbusier, Quand les cathédrales etaient blanches, Parigi, Plon, 1937). La mostra contava di sei parti allestite in diverse sedi: Lanfranco e Wiligelmo: il Duomo di Modena (Palazzo municipale), I restauri del Duomo di Modena 1875-1984 (Galleria civica), Arredi preromanici e Percorso Romano (Museo lapidario estense), Il Duomo di Modena: arte e fede (Chiesa di San Giovanni Battista) e Il complesso abbaziale di Nonantola (Palazzo municipale e Abbazia di Nonantola). Della prima parte, dedicata a Lanfranco e Wiligelmo, Castelnuovo coordinò le sezioni Il Cantiere (con Alessandro Peroni) e Scultura.
Nel fondo librario di Castelnuovo, conservato dalla Biblioteca storica d’Ateneo “Arturo Graf”, si conservano i cataloghi dell’esposizione:- Lanfranco e Wiligelmo. Il Duomo di Modena, Modena, Franco Cosimo Panini, 1984;
- I restauri del Duomo di Modena 1875-1984, a c. di Cristina Acidini Luchinat, Luciano Serchia, Sergio Piconi, Modena, Franco Cosimo Panini, 1984;
- Il Duomo di Modena. Atlante fotografico, a c. di Marina Armandi, fotografie di Cesare Leonardi, Modena, Franco Cosimo Panini, 1985;
- Il Duomo di Modena. Atlante grafico, a c. di Adriano Peroni, rilievi architettonici e topografici di Giancarlo Palazzi, rilievo fotogrammetrico di Lamberto Ippolito, Modena, Franco Cosimo Panini, 1988.
Al tema è anche dedicato l'articolo: Ora la cattedrale di Wiligelmo è di nuovo bianca, «Il Giornale dell’Arte», anno 2, n. 14, 21 luglio 1984, pp. 9-10 -
Ora la cattedrale di Wiligelmo è di nuovo bianca
Nicoletta Niola intervista Castelnuovo in occasione della fine dei lavori di restauro della facciata del Duomo di Modena e dell'inaugurazione delle esposizioni Quando le cattedrali erano bianche - Lanfranco e Wiligelmo. Mostre sul Duomo di Modena dopo il restauro (Modena-Nonantola: 21 luglio 1984-prorogata al 31 luglio 1985). Castelnuovo era parte del comitato scientifico, composto da Vito Fumagalli, Adriano Peroni e Salvatore Settis, con la Soprintendenza per i Beni ambientali e architettonici dell’Emilia.
Al tema è anche dedicato l'articolo: Le pietre di Wiligelmo ritrovano un volto dopo ottocento anni, Tuttolibri, 21 luglio 1984, p. 4. -
Sul restauro del Battistero di Parma di Bruno Zanardi
Castelnuovo commenta il restauro degli apparati scultorei di Benedetto Antelami del Battistero di Parma, diretto da Bruno Zanardi tra fine anni Ottanta e inizio anni Novanta. L’articolo si inserisce nel dibattito sulla pulitura delle superfici lapidee, infiammatosi nel corso del 1992 a causa della rimozione della patina nera che le ricopriva, con polemiche così aspre da portare all’interruzione del cantiere. Richiamando il parere favorevole sull’intervento rilasciato dalla commissione di esperti incaricati dal Ministero («Il Giornale dell’Arte», n. 108, febbraio 1993, p. 2), Castelnuovo difende i risultati del restauro, accodandosi a quando già espresso da Giorgio Bonsanti e Giuliano Briganti (Al mondo dei restauri sono saltati i nervi, «Il Giornale dell’Arte», n. 97, febbraio 1992, p. 58; Perché sparate sul Battistero, «La Repubblica», 12 settembre 1992, p. 35).
Accompagna l’articolo un contributo di Peter Rockwell, Maestro o allievo? Dipende da come sa usare il trapano, dedicato all’identificazione degli artisti attivi nel Battistero tramite l’analisi della tecnica e gli strumenti da loro impiegati (tratto dalla pubblicazione edita in occasione del restauro: La decorazione plastica. Le tecniche d’intaglio, in Battistero di Parma, Parma-Milano, Cassa di Risparmio di Parma-F.M. Ricci, 1992, vol. I - l’opera è presente nel fondo librario di Castelnuovo, conservato dalla Biblioteca storica d’Ateneo “Arturo Graf”).