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Su Galileo critico delle arti di Erwin Panofsky
Recensione dell'opera: Erwin Panofsky, Galileo critico delle arti, a c. di Maria Cecilia Mazzi, Venezia, Cluva, 1985. Nel saggio Galileo as a Critic of the Arts, pubblicato nel 1954 e ora tradotto per la prima volta in italiano, Castelnuovo riconosce un intervento esemplare sul contributo di Galileo Galilei (1564-1642) al dibattito sull'arte: l’indagine panofskyana pone in evidenza le connessioni tra le scelte estetiche di Galileo e le sue strutture mentali, valutandone l’impatto, tutt’altro che secondario, sul suo pensiero scientifico.
Una copia dell’opera è presente nel fondo librario dell’autore, conservato dalla Biblioteca storica d’Ateneo “Arturo Graf”. -
Le mostre di Arbasino
Recensione dell'opera: Alberto Arbasino, Il meraviglioso, anzi, Milano, Garzanti, 1985; nella stessa pagina il volume è anche recensito da Giovanni Agosti: Dal neoclassicismo al post-moderno. Castelnuovo riconosce in Alberto Arbasino un osservatore brillante e onnivoro, capace di coniugare nei suoi articoli sulle esposizioni d’arte, ora raccolti in questo volume, leggerezza stilistica e profondità critica. A ben guardare non sempre una recensione è un pezzo di servizio: prendendo le mosse da una mostra, alcuni degli scritti più noti di Roberto Longhi, richiamati nell’articolo, hanno infatti ridefinito diversi capitoli dell’arte italiana.
Una copia dell’opera è presente nel fondo librario dell’autore, conservato dalla Biblioteca storica d’Ateneo “Arturo Graf”. -
Su Canaletto di André Corboz
Recensione dell'opera: André Corboz, Canaletto. Una Venezia immaginaria, Venezia-Milano, Alfieri-Electa, 1985, 2 voll. Questo studio, superando il taglio biografico, appassiona Castelnuovo perché indaga la Venezia immaginaria costruita da Canaletto, tra realtà e invenzione, alla ricerca delle modalità operative e delle iconografie predilette dal pittore, dei significati simbolici e delle implicazioni culturali espressi con continuità nelle vedute e nei capricci.
Una copia dell’opera è presente nel fondo librario dell’autore, conservato dalla Biblioteca storica d’Ateneo “Arturo Graf”. -
Immagini di gloria
Recensione del primo volume di Medaglie italiane del Rinascimento nel Museo nazionale del Bargello, a c. di John Graham Pollard: 1400-1530, Firenze, Associazione amici del Bargello-SPES, 1984. Nel presentare l’opera, Castelnuovo si sofferma sull’interesse, divenuto vera e propria moda, per le medaglie nella cultura del Quattrocento, introducendo i significati eruditi e simbolici del fenomeno, il loro posizionamento nel sistema delle arti del Rinascimento e alcuni tra gli artisti, gli umanisti e i committenti più coinvolti.
Una copia dell’opera è presente nel fondo librario dell’autore, conservato dalla Biblioteca storica d’Ateneo “Arturo Graf”. -
Piccoli capolavori da camera (da letto)
Recensione della mostra: Spiegel der Seligkeit. Privates Bild und Frömmigkeit im Spätmittelalter (Norimberga, Germanisches Nationalmuseum, 31 maggio-8 ottobre 2000), catalogo a c. di Frank Matthias Kammel. Castelnuovo si sofferma sull’impostazione dell’esposizione, che indaga il fenomeno dei dipinti, delle sculture e in generale dei manufatti destinati alla devozione privata durante il Trecento e il Quattrocento, presentando i soggetti, la loro diffusione e la ricezione, il loro valore simbolico e l’uso delle immagini nella preghiera. Nell’articolo sono anche menzionati il volume di Jeffrey F. Hamburger, Nuns as Artists. The Visual Culture of a Medieval Convent (University of California Press, 1997) e l’Autunno del Medioevo di Johan Huizinga.
Una copia del catalogo è presente nel fondo librario dell’autore, conservato nella Biblioteca Storica d’Ateneo “Arturo Graf”. -
Ritratto in tondo di Macrino d'Alba
Recensione dell’opera: Edoardo Villata, Macrino d’Alba, presentazione di Giovanni Romano, Alba, Fondazione Ferrero, 2000 (stampa: Editrice Artistica Piemontese). Castelnuovo introduce la produzione e la fortuna critica di Macrino d’Alba, con particolar riguardo al confronto col suo contemporaneo Gandolfino di Roreto, soffermandosi sul legame con Pinturicchio e sui modelli di riferimento, sull’apporto del viaggio a Roma e sui committenti, in particolare la corte dei Paleologi. L’articolo attacca ricordando la recensione di Bortolo Ghineri, anagramma di Roberto Longhi, alla monografia dedicata da Giovanni Bistolfi al pittore: Macrino d’Alba. Appunti su la vita e le opere di un pittore piemontese del secolo XV, Torino, Lattes, 1910 (Macrino d’Alba, «Piemonte», 29 dicembre 1910, riedito in Edizione delle opere complete di Roberto Longhi, VIII.1, Fatti di Masolino e di Masaccio e altri studi sul quattrocento 1910-1967, Firenze, Sansoni, 1975, p. 180).
Una copia dell’opera è presente nel fondo librario dell’autore, conservato nella Biblioteca Storica d’Ateneo “Arturo Graf”. -
Tirolo, anno mille e cinquecento
Recensione delle mostra: 1500 circa. Landesausstellung 2000 Mostra storica (13 maggio-31 ottobre 2000), catalogo Skira editore. L’esposizione sovraregionale si articola in tre sezioni indipendenti: Leonardo e Paola. Una coppia diseguale (Liez, Castello di Bruck), De ludo globi. Il gioco del mondo (Bressanone, Palazzo Vescovile) e Alle soglie dell'impero (Besenello, Castel Beseno).
Castelnuovo aveva già introdotto questa rassegna nella recensione di Tr3cento. Pittori gotici a Bolzano (Bolzano, Civica Galleria, 29 aprile 2000-23 luglio 2000): ritorna ora sulle questioni storico-artistiche nell’area orientale della regione alpina, spingendosi sino alle soglie del XVI secolo per illustrarne gli sviluppi e le contaminazioni in questo territorio di frontiera.
Una copia del catalogo è presente nel fondo librario dell’autore, conservato nella Biblioteca Storica d’Ateneo “Arturo Graf”. -
Boccaccio in Francia con i mercanti
Recensione dell’opera: Boccaccio visualizzato. Narrare per parole e per immagini fra Medioevo e Rinascimento, a c. di Vittore Branca, Torino, Einaudi, 1999, 3 voll. Castelnuovo si focalizza sul terzo volume, Opere d'arte d'origine francese, fiamminga, inglese, spagnola, tedesca, presentando il fenomeno della traduzione e della diffusione dei testi storico-enciclopedici di Boccaccio in Francia dalla fine del Trecento al Quattrocento. A partire dall’illustrazione dei manoscritti, a cui non solo lavorano i più celebri artisti ma anche eccellenti pittori oggi anonimi, e dal ruolo dei committenti, in particolare i mercanti, il discorso giunge a illustrare le ragioni socio-culturali che alimentarono questo interesse.
Una copia dell’opera è presente nel fondo librario dell’autore, conservato nella Biblioteca Storica d’Ateneo “Arturo Graf”. -
Giotto e i pittori tedeschi, un meeting tra le Dolomiti
Recensione della mostra: Tr3cento. Pittori gotici a Bolzano (Bolzano, Civica Galleria, 29 aprile 2000-23 luglio 2000), a c. di Andrea De Marchi, Tiziana Franco, Silvia Spada Pintarelli, catalogo Temi editore. L'esposizione è frutto di un progetto di censimento e studio della pittura murale gotica nelle chiese di Bolzano e dintorni: gli esiti sono confluiti nell’Atlante e presentati in un convegno di studi (Bolzano, 19 ottobre 2002). A partire dal ragionamento di Roberto Longhi sull’interazione tra differenti culture figurative in Alto Adige, espresso in Arte italiana e Arte tedesca, Castelnuovo presenta il caso di Bolzano nel Trecento come punto di incontro e scambio tra le tendenze artistiche di area tedesca e italiana, dalla cui unione fiorisce un “particolarissimo paesaggio artistico”.
Nell’articolo sono menzionate altre esposizioni in corso:- 1500 circa. Landesausstellung 2000 (Besenello, Castel Beseno; Bressanone, Palazzo vescovile; Lienz, Schloss Bruck, 13 maggio-31 ottobre 2000), catalogo Skira editore (recensita su «Il Sole 24 Ore»).
- Bilderburg – Il maniero illustrato (Bolzano, Castel Roncolo, 19 aprile 2000-31 ottobre 2000) e la pubblicazione che l’accompagna: Castel Roncolo. Il maniero illustrato, Bolzano, Athesia, 2000 (edita in italiano e in tedesco).
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Dentro l'agenda di Picasso
Stralcio della prefazione redatta da Castelnuovo per Michael Baxandall, Forme dell'intenzione. Sulla spiegazione storica dei dipinti, Torino, Einaudi, 2000 (I ed. Patterns of intention. On the historical explanation of pictures, 1985). Castelnuovo riconosce in questo libro un punto di svolta negli studi di Baxandall, sino ad allora incentrati su questioni della storia sociale dell’arte e sulla ricostruzione del period eye, ovvero l’orizzonte mentale, rituale e visivo dell’epoca in cui l’artista agisce. La lettura prende avvio, ora, dall’opera stessa e si sofferma sull’indagine delle intenzioni e delle cause alla base della sua creazione, delle motivazioni e delle condizioni particolari di fondo (definite come “agenda”) e sul difficile approccio alla cultura di un’epoca e al ragionamento di artisti a noi distanti nel tempo.
Nell’articolo sono anche citate altre pubblicazioni di Baxandall: Pittura ed esperienze sociali nell'Italia del Quattrocento (1972; I ed. italiana 1978); Scultori in legno del Rinascimento tedesco (1980; I ed. italiana 1989, prefazione di Castelnuovo).
Due copie dell’opera sono presenti nel fondo librario dell’autore, conservato nella Biblioteca Storica d’Ateneo “Arturo Graf”.