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I doveri di una città
Castelnuovo risponde alle critiche mosse al Comune di Torino per l’acquisto dalla società Antichi maestri pittori, al prezzo di 4.200.000.000 lire, di un crocefisso attribuito a Jean de Boulogne (oggi dato ad Antonio Susini su disegno di Giambologna), da destinarsi al Museo di Arte Antica di Torino (delibera dalla Giunta comunale 99 09945/26, non portata a risoluzione). Castelnuovo, con Giovanni Romano, Enrico Filippi ed Enrica Pagella, era parte del comitato scientifico del Museo di Arte Antica, preposto a valutare gli acquisti per le civiche collezioni; allo stesso tempo, con Romano, aveva più volte collaborato con il proprietario della galleria, Giancarlo Gallino (di Romano è la prefazione al catalogo che presenta il crocefisso: Herbert Keutner, Firenze 1592. Un nuovo crocifisso in argento del Giambologna, Torino, Allemandi, 1999). A oggi non sono note le ulteriori vicende dell’opera. -
Re Artù giunse in Piemonte
Castelnuovo presenta gli affreschi della torre di Frugarolo presso Alessandria, in occasione della fine del loro restauro e della mostra Le stanze di Artù. Gli affreschi di Frugarolo e l'immaginario cavalleresco nell'autunno del Medioevo (Alessandria, Complesso conventuale di San Francesco - ex Ospedale militare, 16 ottobre 1999-9 gennaio 2000), a c. di Enrico Castelnuovo, catalogo Electa. Il contributo deriva dalla prefazione del catalogo: All’inizio era una torre.
Commissionato da Andreino Trotti a un ignoto pittore lombardo negli anni Novanta del XIV secolo, il ciclo illustra le storie di uno dei più celebri cavalieri di re Artù, Lancillotto. Come indica il sottotitolo dell’esposizione, l’articolo tratta la fortuna critica di questa tematica, per poi focalizzarsi sul legame tra il committente e la corte pavese di Gian Galeazzo Visconti. -
Siena indagata con garbo
Castelnuovo traccia un ritratto di Enzo Carli in occasione della scomparsa (Pisa, 20 agosto 1910-Siena, 26 settembre 1999). Nel discorso i ricordi personali si intrecciano al resoconto della sua attività presso le soprintendenze e l’Università di Siena, agli interessi letterari e musicali, ma soprattutto ai temi di ricerca, in primis l’arte del Trecento a Siena e Pisa. Sono infatti richiamate alcune delle mostre da lui curate e le sue principali pubblicazioni, elencate nella Bibliografia di Enzo Carli (a c. di Wolfgang Loseries, 1989):- Mostra dell'antica scultura lignea senese (Siena, Palazzo Pubblico, luglio-settembre 1949), catalogo edito da Electa;
- Dipinti senesi del contado e della Maremma (Siena, Pinacoteca Nazionale, 1955), catalogo edito da Electa.
- Tino di Camaino scultore, Firenze, Le Monnier, 1934;
- La giovinezza di Arnolfo di Cambio, «Bollettino storico pisano», XV, 3, 1936;
- Sculture del duomo di Siena (Giovanni Pisano, Tino di Camaino, Giovanni d'Agostino), Torino, Einaudi, 1941;
- Goro di Gregorio, Firenze, Electa, 1946;
- Vetrata duccesca, Firenze, Electa, 1946;
- Le sculture del duomo di Orvieto, Bergamo, Istituto italiano d'arti grafiche, 1947;
- Gli scultori senesi, Milano, Electa, 1980;
- Arte senese e arte pisana, Torino, Allemandi, 1996;
- Arte in Abruzzo, Milano, Electa, 1998.
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Le vetrate, «prati di luce» in Europa
L’articolo annuncia le giornate di studio Il colore nel Medioevo: arte, simbolo, tecnica. La vetrata in Occidente dal IV all’XI secolo, promosse dall’Istituto Storico Lucchese e dalla Scuola Normale Superiore di Pisa, col patrocinio della sezione italiana del Corpus Vitrearum Medii Aevi e del Comune di Lucca (Lucca, Villa Bottini, 23-25 settembre 1999; atti editi nel 2001 dall’Istituto Storico Lucchese). Si tratta del terzo appuntamento della serie di convegni, giunta alla settima edizione nel 2022: i primi due appuntamenti, ricordati da Castelnuovo, si erano tenuti a Lucca nel 1995 e nel 1996.
Una copia degli atti dei tre convegni è presente nel fondo librario dell’autore, conservato dalla Biblioteca Storica d'Ateneo "Arturo Graf" (1995; 1996; 1999). -
La Liguria medievale, porto d'orafi e miniatori
Recensione dell’opera: Tessuti, oreficerie, miniature in Liguria. XIII-XV secolo, atti del convegno (Genova-Bordighera: 22-25 maggio 1997), a c. di Anna Rosa Calderoni Masetti, Clario Di Fabio, Mario Marcenaro, Bordighera, Istituto internazionale di Studi Liguri, 1999.
L’articolo pone in luce come l’oreficeria fosse tra le tecniche artistiche più apprezzate e più innovative nel medioevo e si focalizza sul ruolo di Genova e della Liguria, protagoniste a livello internazionale nel campo delle arti suntuarie. A partire dai saggi raccolti nel volume, Castelnuovo illustra alcuni dei capolavori prodotti o giunti nella regione e ricorda alcuni tra gli ultimi studi sul tema:- L'art au temps des rois maudits. Philippe le Bel et ses fils 1285-1328, catalogo della mostra (Parigi, Galeries nationales du Grand Palais, 17 marzo-29 giugno 1998), Parigi, Reunion des Musees Nationaux, 1998; Castelnuovo aveva già presentato l’esposizione a maggio su «Il Sole 24 Ore»;
- Elisabetta Cioni, Scultura e smalto nell'oreficeria senese dei secoli XIII e XIV, Firenze, SPES, 1998;
- Oreficerie e smalti in Europa fra XIII e XV secolo, atti del convegno (Pisa, Scuola normale superiore: 7-8 novembre 1996), a c. di Anna Rosa Calderoni Masetti, Pisa, Scuola normale superiore, 1997 (Annali della Scuola normale superiore di Pisa. Classe di lettere e filosofia. Quaderni, IV serie, 4, stampa 1999).
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Il terzo nome del gatto
Enrica Pagella intervista Castelnuovo in occasione del settantesimo compleanno: ne ripercorre la carriera, dalle prime pubblicazioni all'ultima raccolta di saggi La cattedrale tascabile. Scritti di storia dell'arte (Sillabe, 2000). L'articolo si sofferma sul suo approccio alla disciplina, in particolare sull'interesse per l'aspetto geografico nella ricerca storico-artistica, per la storia sociale dell'arte e per la figura dell'artista nel medioevo, sul magistero di Roberto Longhi e sulla collaborazione con la casa editrice Einaudi. -
Assisi ha un cuore fragile
Castelnuovo interviene sulle vetrate della Basilica di San Francesco d’Assisi, in occasione della pubblicazione dello studio di Frank Martin, Le vetrate di San Francesco in Assisi. Nascita e sviluppo di un genere artistico in Italia (corredato dalle fotografie di Gerhard Ruf; Assisi, 1998). Sin dal titolo, l’articolo sottolinea la fragilità di queste opere, scampate alla distruzione del terremoto nel 1997 ma ancora in attesa di un intervento di restauro, ripercorrendo le tappe del cantiere assisiate e soffermandosi sul rapporto tra la pittura su vetro e gli affreschi e tra pittori e maestri vetrai.
Una copia dell’opera è presente nel fondo librario dell’autore, conservato dalla Biblioteca Storica d'Ateneo "Arturo Graf". -
Hüttinger «modu par la peinture»
Necrologio di Eduard Hüttinger (Winterthur [Svizzera], 6 gennaio 1926-Zurigo [Svizzera], 14 agosto 1998). Sin dal titolo, Castelnuovo presenta Hüttinger come “mordue par la peinture”, introducendo i suoi studi sulla pittura veneziana e olandese, la sua collezione d’arte e il suo rapporto profondo con l’Italia. In particolare, commenta l’insegnamento in Svizzera e Germania, l’impegno di divulgatore sulla «Neue Zürcher Zeitung» e alcune pubblicazioni:- Case d'artista. Dal Rinascimento a oggi (Bollati Boringhieri, 1992), già presentato su «La Stampa» nel 1992;
- Portrats und Profile. Zur Geschichte der Kunstgeschichte (Erker Verlag, 1992)
- due articoli pubblicati su «Paragone», Immagini e interpretazioni della Venezia dell’Ottocento (XXIII, 271, settembre 1972) e Pluralismo di stili nell’opera di Roberto Longhi (XXVII, 311, gennaio 1976).
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Delacroix alla corte di Versailles
Recensione della mostra: Delacroix à Versailles. Autour de la Bataille de Taillebourg (Versailles, Musée national des Châteaux de Versailles et de Trianon, 16 novembre 1998-16 febbraio 1999), catalogo Réunion des Musées Nationaux. L’esposizione è organizzata per il centesimo anniversario della nascita di Eugène Delacroix (1798-1863) e della riapertura, dopo il restauro, delle “Galeries historiques” del castello di Versailles. In questa occasione si era tenuto il convegno internazionale l’Histoire au Musée. Autour de la réouverture des Galerie historique de Versailles: Castelnuovo era intervenuto con un contributo intitolato Histoire nationale, histoires municipales. Remarques sur le Borgo Medievale de Turin e les musées italiens après l'unification (edito in L'histoire au musée, atti del convegno (Versaille, Château de Versailles, 10-12 dicembre 1998), Versailles, Actes Sud, 2004, pp. 199-211).
Una copia del catalogo della mostra e degli atti del convegno sono presenti nel fondo librario dell’autore, conservato dalla Biblioteca Storica d'Ateneo "Arturo Graf". -
Saggi d’ebraismo
Presentazione del Musée d’art et d’histoire du Judaisme di Parigi, inaugurato il 30 novembre 1998. Una rassegna delle principali opere offre l’occasione per definire le caratteristiche che accomunano i musei dedicati alla storia e alla cultura ebraica e cosa si debba intendere per arte ebraica. Secondo Castelnuovo, non a tutta la produzione artistica riconducibile ad artigiani o committenti ebrei è applicabile quest’etichetta, ma solamente a quegli oggetti destinati al culto e alle feste rituali. L’emancipazione è identificata come punto di rottura, che ha comportato il progressivo attenuarsi della specifica identità ebraica a favore di nuove pratiche artistiche, in tutto accostabili alle tendenze dell’arte contemporanea. Sulla questione si era già soffermato in occasione del Festival di cultura ebraica (Venezia, 19-26 novembre 1995): Sopravvissuta a iconoclastia e a calamità.