Carlo Emanuele III stabilisce le Regie Costituzioni per l’Università di Torino al fine di rinnovare l’ordinamento dell’Ateneo, già riformato da Vittorio Amedeo II nel 1720, con le Addizioni dell’anno seguente, e in forma più sistematica nel 1729.…
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Il Regolamento prevede percorsi formativi differenziati a seconda del luogo in cui si esercita la professione. La conoscenza della lingua latina diviene ora prerequisito necessario per accedere ai corsi, in considerazione del maggior peso dato alla…
Il conte Francesco Giacinto Amedeo Gabaleone di Salmour, nominato da Vittorio Amedeo II Protettore del Collegio delle provincie, ne definisce i Regolamenti. Nelle Costituzioni dello stesso anno, il re aveva disposto l’istituzione di un Collegio a…
Dopo le Costituzioni del 1720 e le Addizioni dell’anno seguente, le Costituzioni per l’Università di Torino del 1729 segnano un secondo e più organico intervento di riforma dell’Ateneo promosso da Vittorio Amedeo II. Dal vertice sino alla base, sono…
A seguito delle agitazioni del 1821, si inaspriscono i controlli su abitudini di vita e condotta degli studenti.
Si stabilisce che agli studenti che possano certificare di non aver preso parte ai disordini sia consentito di "essere privatamente istruiti sotto la direzione di persone per regia autorità approvate" (art. 3) e che, se godevano di un posto gratuito…
A seguito dei disordini avvenuti, si dispone la chiusura delle Università di Torino e di Genova e del Collegio delle Provincie per l'anno 1821-22. E' consentito agli studenti non coinvolti nelle agitazioni di presentarsi entro dicembre per sostenere…