Recensione dell’opera: Palazzo de Larderel a Livorno. La rappresentazione di un’ascesa sociale nella Toscana dell’Ottocento, a c. di Lucia Frattarelli Fischer e Maria Teresa Lazzarini, Milano, Electa, 1992; l'articolo presenta un profilo di François Jaques Larderel (1790-1858) a partire dalle sue attività di produzione e commercializzazione dell’acido borico e del borace: Castelnuovo ripercorre in prima battuta le vicende alla base della fortuna economica e sociale della famiglia, soffermandosi poi sugli interventi decorativi del palazzo livornese. Una copia dell’opera è presente nel suo fondo librario, conservato dalla Biblioteca storica d’Ateneo “Arturo Graf”.
Pamphlet polemico contro lo sfruttamento delle opere d'arte a fini promozionali; Castelnuovo denuncia la scelta dei Musei Vaticani di inviare alcuni tra i propri massimi capolavori negli Stati Uniti per una serie di mostre prive di contenuti scientifici, sottolineando che un’opera è un unicum: i rischi potenziali cui è soggetta non sono quindi giustificabili dai fini dell’esposizione, che renderebbero la perdita incalcolabile.Alla stessa questione dedicherà ancora un articolo su «La Stampa» nel 1984. La mostra in questione, The Vatican Collections. The Papacy and Art, è stata itinerante in tre sedi: New York, Metropolitan Museum of Art (26 febbraio-12 giugno 1983); Chicago, Art Institute (21 luglio-16 ottobre 1983); San Francisco, Fine Arts Museum (19 novembre 1983-19 febbraio 1984); catalogo edito dal Metropolitan Museum of Art di New York nel 1982.
Castelnuovo propone obiettivi e metodologie per tracciare una storia dell’arte ebraica: l’intervento è tratto dalla relazione inaugurale tenuta al Festival di cultura ebraica (Venezia, 19-26 novembre 1995), intitolata Presenza ebraica nel campo artistico: qualche osservazione e molti problemi. Castelnuovo torna sul tema nel 1998, in occasione dell’inaugurazione del Musée d’art et d’histoire du Judaisme di Parigi.
Recensione della mostra itinerante: Arnold Böcklin, Giorgio de Chirico, Max Ernst. Eine Reise ins Ungewisse (Zurigo, Kunsthaus Zürich, 3 ottobre 1997-18 gennaio 1998; Monaco, Haus der Kunst, 5 febbraio-3 maggio 1998; Berlino, Neue Nationalgalerie, 20 maggio-10 agosto 1998), catalogo a c. di Guido Magnaguagno e Juri Steiner, catalogo Benteli Verlag. L’articolo è occasione per una rassegna di musei ed esposizioni in corso in Svizzera.
Recensione dell'opera: André Corboz, Canaletto. Una Venezia immaginaria, Venezia-Milano, Alfieri-Electa, 1985, 2 voll. Questo studio, superando il taglio biografico, appassiona Castelnuovo perché indaga la Venezia immaginaria costruita da Canaletto, tra realtà e invenzione, alla ricerca delle modalità operative e delle iconografie predilette dal pittore, dei significati simbolici e delle implicazioni culturali espressi con continuità nelle vedute e nei capricci. Una copia dell’opera è presente nel fondo librario dell’autore, conservato dalla Biblioteca storica d’Ateneo “Arturo Graf”.
Recensione dell'opera: Erwin Panofsky, Galileo critico delle arti, a c. di Maria Cecilia Mazzi, Venezia, Cluva, 1985. Nel saggio Galileo as a Critic of the Arts, pubblicato nel 1954 e ora tradotto per la prima volta in italiano, Castelnuovo riconosce un intervento esemplare sul contributo di Galileo Galilei (1564-1642) al dibattito sull'arte: l’indagine panofskyana pone in evidenza le connessioni tra le scelte estetiche di Galileo e le sue strutture mentali, valutandone l’impatto, tutt’altro che secondario, sul suo pensiero scientifico. Una copia dell’opera è presente nel fondo librario dell’autore, conservato dalla Biblioteca storica d’Ateneo “Arturo Graf”.
Recensione dell'opera: Hans Belting, L'arte e il suo pubblico. Funzione e forme delle antiche immagini della passione, Bologna, Nuova Alfa (Rapporti, 56), 1986 (introduzione di Giorgio Cusatelli, traduzione di Donatella Mazza; I ed. Das Bild und sein Publikum im Mittelalter. Form und Funktion früher Bildtafeln der Passion, Berlino, Mann, 1981). Una copia dell’opera è presente nel fondo librario dell’autore, conservato dalla Biblioteca storica d’Ateneo “Arturo Graf”.
Recensione dell'opera: Edgar Wind, Misteri pagani nel Rinascimento, Milano, Adelphi, 1985 (traduzione di Piero Bertolucci). Una copia dell’opera è presente nel fondo librario dell’autore, conservato dalla Biblioteca storica d’Ateneo “Arturo Graf”. Nello stesso numero de «L’Indice dei libri del mese» Castelnuovo presenta in un ampio articolo L'inchiostro variopintodi Federico Zeri.
Recensione dell'opera: Gilles Aillaud, Albert Blankert, John Michael Montias, Vermeer, Milano, Mondadori (Pagine d'arte), 1986 (traduzione di Serena Marchi; I. ed. Hazan, 1986). Una copia dell’opera è presente nel fondo librario dell’autore, conservato dalla Biblioteca storica d’Ateneo “Arturo Graf”.