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Color Medioevo
Recensione della mostra: Scultura dipinta. Maestri di legname e pittori a Siena. 1250-1450 (Siena, Pinacoteca Nazionale, 16 luglio-31 dicembre 1987), a c. di Alessandro Bagnoli, catalogo edito da Centro DI. Ripercorrendo le principali opere, Castelnuovo traccia una piccola storia della scultura lignea dipinta a Siena, dalla metà del XIII secolo alla metà del XV, mettendo in luce i protagonisti, il rapporto tra pittori e scultori e le modalità di produzione delle opere. Nell’articolo è richiamata l’esposizione dedicata alla stessa tematica nel 1949, curata da Enzo Carli: Mostra della antica scultura lignea senese (Siena, Palazzo Pubblico, luglio-settembre 1949), catalogo edito da Electa.
Una copia dei cataloghi di entrambe le mostre (1949 / 1987) è presente nel fondo librario di Castelnuovo, conservato dalla Biblioteca storica d'Ateneo “Arturo Graf”.
In occasione della mostra si era tenuta la giornata di studi Momenti della scultura fra Trecento e Quattrocento. Indagini e problemi (Siena, Palazzo Salimbeni, 19 novembre 1987), a cui Castelnuovo ha partecipato presiedendo la sessione pomeridiana. -
Colmare qualche lacuna
Profilo di Rudolph Wittkower (1901-1971) in occasione dell’edizione italiana delle sue lezioni sulla scultura, tenute a Cambridge nel 1970-1971: La scultura raccontata da Rudolf Wittkower. Dall'antichità al Novecento, Torino, Einaudi, 1985 (traduzione di Renato Pedio; I ed. Sculpture. Processes and principles, Londra, A. Lane, 1977). Il contributo accompagna la recensione dell'opera di Massimo Ferretti: Seguendo gli scultori.
Una copia dell’opera (I edizione; edizione italiana) è presente nel fondo librario dell’autore, conservato dalla Biblioteca storica d'Ateneo "Arturo Graf". -
Clesio, committente un po’ impiccione
Stralci dal capitolo Antico già, hor tutto rinnovato, di Enrico Castelnuovo e Michela di Macco, sulle committenze del cardinale Bernardo di Clesio al Castello del Buonconsiglio di Trento (tratto da: Percorso nel Magno Palazzo, a c. di Enrico Castelnuovo, parte di Il Castello del Buonconsiglio, Trento, TEMI, 1995, vol. 1). L’articolo è pubblicato in occasione della presentazione del volume.
Una copia del volume è presente nel fondo librario dell’autore, conservato dalla Biblioteca storica d’Ateneo “Arturo Graf”. -
Chastel, le battaglie per l'arte
Necrologio di André Chastel (Parigi, 15 novembre 1912-18 luglio 1990). L’intervento ne tratteggia un profilo che ripercorre i suoi campi di ricerca, gli incarichi presso i musei e l’insegnamento all’École pratique des Hautes Études, alla Sorbona e al Collège de France. Come già in un articolo precedente (Wright of Derby delle ciminiere), Castelnuovo ricorda il suo impegno nella divulgazione della storia dell’arte sulla carta stampata, riconoscendo le sue recensioni su «Le Monde» come un’autorevole modello da imitare.
Nel contributo è ricordata la mostra De Giotto à Bellini. Les primitifs italiens dans les musées de France (Musée de l'Orangerie di Parigi, maggio-luglio 1956, catalogo a cura di Michel Laclotte) e sono citate alcune delle pubblicazioni di Chastel, molte delle quali presenti nel fondo librario di Castelnuovo conservato dalla Biblioteca storica d'Ateneo “Arturo Graf”:
- Arte e umanesimo a Firenze al tempo di Lorenzo il Magnifico, Torino, Einaudi, 1964 (I ed. Art et humanisme à Florence au temps de Laurent le Magnifique, 1959);
- Cronaca della pittura italiana, 1280-1580, Roma, Palombi, 1984 (I ed. Chronique de la peinture italienne à la Renaissance, 1280-1580, 1983);
Favole, forme, figure, Torino, Einaudi, 1988 (I ed. Fables, formes, figures, 1978); - I centri del Rinascimento. Arte italiana 1460-1500, Milano, Rizzoli, 1965 (I ed. Renaissance méridionale. Italie 1460-1500, Parigi, Gallimard, 1965);
- La grande officina. Arte italiana 1460-1500, Milano, Rizzoli, 1966 (I ed. Le grand atelier d'Italie. 1460-1500, 1965);
- La crise de la Renaissance. 1520-1600, Ginevra, Skira, 1968;
- La grottesca, Torino, Einaudi, 1989 (I ed. La grottesque, 1988);
- Il sacco di Roma, Torino, Einaudi, 1983 (I ed. The Sack of Rome, 1527, 1983);
- Luigi d'Aragona. Un cardinale del Rinascimento in viaggio per l'Europa, Roma, Laterza, 1987 (I ed. Le cardinal Louis d'Aragon. Un voyageur princier de la Renaissance, 1986);
- Marsile Ficin et l'art, Ginevra, Droz, 1954 (ristampa anastatica 1975);
- Musca depicta, Milano, F. M. Ricci, 1984;
- Storia dell'arte italiana, Roma-Bari, Laterza, 1983 (I ed. L'art italien, 1956).
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Chastel fa rivivere la nostra arte dalle catacombe a Fellini
Recensione dell'opera: André Chastel, Storia dell'arte italiana, Roma-Bari, Laterza, 1983 (I ed. L'art italien, Parigi, Larousse, 1956, 2 voll.). L’articolo introduce il volume richiamando il giudizio positivo di Roberto Longhi, promotore della prima edizione italiana tradotta da Anna Banti per Sansoni nel 1957. Castelnuovo rileva che Chastel, pur adottando un’impostazione cronologica di fondo, dimostra una spiccata attenzione per i problemi della geografia artistica e che i ricchi apparati di corredo del testo – le illustrazioni, la bibliografia, l’indice topografico e la lista dei principali musei e monumenti d’Italia, non tutti presenti nell’edizione italiana – rendono l’opera uno strumento da consultare in modo dinamico, al pari di una guida. Il richiamo va al Cicerone di Jacob Burckhardt, già evocato come modello dall’autore stesso nella prefazione alla seconda edizione francese del 1982.
È significativo che il profilo intellettuale di Chastel che emerge nell’articolo pone in risalto l’attività di critico d’arte per il quotidiano Le Monde e gli riconosce, oltre all’approfondita conoscenza dell’arte italiana, uno spiccato talento nella scrittura giornalistica.
Le riproduzioni di opere di artisti piemontesi tra fine Settecento e inizio Ottocento presenti nell'opera sono occasione per richiamare la mostra Cultura figurativa e architettonica negli Stati del Re di Sardegna, 1773-1861, curata dallo stesso Castelnuovo con Marco Rosci (Torino, maggio-luglio 1980).
Nel fondo librario di Castelnuovo, conservato dalla Biblioteca storica d’Ateneo “Arturo Graf”, sono presenti, oltre all’edizione Laterza recensita in questo articolo, la seconda edizione francese da cui deriva (L'art italien, Parigi, Flammarion, 1982) e la seconda edizione Sansoni (L’Arte italiana, Firenze, Sansoni, 1957, 2 voll., II ed. 1962). -
Cattedrale d'orgoglio
L’articolo presenta il Museo dell’Opera del Duomo di Pisa, in occasione dell’apertura nel 1986: l’elenco delle più significative opere qui raccolte concede a Castelnuovo di rievocare le vicende degli stessi monumenti della Piazza dei Miracoli da cui provengono. -
Castelnuovo: io suggerisco
Consigli di lettura per le prossime festività natalizie: nel trafiletto, parte di una pagina dedicata alle strenne natalizie, sono presentati- L'uso dei classici, parte di Memoria dell'antico nell'arte italiana, a c. di Salvatore Settis, Torino, Einaudi, vol. I;
- Bibliografia, repertorio, statistiche, parte dell'Enciclopedia Europea, Milano, Garzanti, vol. XII;
- Svetlana Alpers, Arte del descrivere. Scienza e pittura nel Seicento olandese, Torino, Bollati Boringhieri.
Insieme a Luciano Berti, Pierluigi De Vecchi e Mauro Natale, Castelnuovo aveva elaborato il piano editoriale della sezione storico-artistica dell’Enciclopedia europea, edita da Garzanti tra 1976 e 1984. Del volume di Alpers, aveva scritto la prefazione all’edizione italiana: una copia dell’opera è presente nel suo fondo librario, conservato dalla Biblioteca storica d’Ateneo “Arturo Graf”. Tutte le opere menzionate nell’articolo sono edite nel 1984.
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Caricature in soli quattro tratti
Recensione delle esposizioni dedicate allo scrittore e disegnatore svizzero Rodolphe Töpffer (31 gennaio 1799-8 giugno 1846):- Les Alpes dessinees par les romantiques genevois ou la reponse aux appels de Rodolphe Töpffer (Ginevra, Musée d’Art et d’Histoire, 18 aprile-6 ottobre 1996), a c. di Anne de Herdt, catalogo Musée d’art et d’histoire di Ginevra;
- Rodolphe Töpffer (1799-1846). Aventures graphiques (Ginevra, Musée Rath: 25 aprile-28 giugno 1996; Zurigo, Museum Strauhof: 14 agosto-1° ottobre 1996), catalogo Musée d’art et d’histoire di Ginevra; questa mostra, già tenutasi ad Angoulême (Musée de la bande desinéee), ha poi aperto a Bruxelles (Musée d’Ixelles), Hannover (Wilhelm Busch - Deutsches Museum für Karikatur & Zeichenkunst) e Parigi (Centre Culturel Suisse).
Castelnuovo presenta l’opera grafica dell’artista, mostrando tutto il suo interesse per i disegni tratti dai viaggi alpini, ma soprattutto per l’humor sottile delle strisce illustrate, veri e propri fumetti antelitteram, e per gli studi sulla resa della fisionomia e delle emozioni.
Una copia di questi due cataloghi, nonché degli album di Töpffer (Garzanti, 1973), è presente nel fondo librario dell’autore, conservato dalla Biblioteca storica d'Ateneo "Arturo Graf". -
Cacciatore d'arte
In occasione dell’apertura del convegno Giovanni Morelli e la cultura dei conoscitori (Bergamo, ex chiesa di Sant'Agostino, 4-7 giugno 1987) e della mostra Giovanni Morelli da collezionista a conoscitore (4 giugno-31 luglio 1987) Castelnuovo tratteggia un profilo del protagonista e del suo metodo d’indagine applicato al riconoscimento delle opere d’arte.
La relazione introduttiva del convegno è tenuta dallo stesso Castelnuovo ed è raccolta nel primo volume degli atti: una copia dell'opera è presente nel suo fondo librario, conservato dalla Biblioteca storica d'Ateneo “Arturo Graf”. -
Boccaccio in Francia con i mercanti
Recensione dell’opera: Boccaccio visualizzato. Narrare per parole e per immagini fra Medioevo e Rinascimento, a c. di Vittore Branca, Torino, Einaudi, 1999, 3 voll. Castelnuovo si focalizza sul terzo volume, Opere d'arte d'origine francese, fiamminga, inglese, spagnola, tedesca, presentando il fenomeno della traduzione e della diffusione dei testi storico-enciclopedici di Boccaccio in Francia dalla fine del Trecento al Quattrocento. A partire dall’illustrazione dei manoscritti, a cui non solo lavorano i più celebri artisti ma anche eccellenti pittori oggi anonimi, e dal ruolo dei committenti, in particolare i mercanti, il discorso giunge a illustrare le ragioni socio-culturali che alimentarono questo interesse.
Una copia dell’opera è presente nel fondo librario dell’autore, conservato nella Biblioteca Storica d’Ateneo “Arturo Graf”.