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Un’annata buona: romanico, paesaggio e design
Consigli di lettura per le prossime festività natalizie:- Il Settecento e l’Ottocento e Il Novecento, parte della Storia dell’Arte Italiana, Torino, Einaudi, 1982, voll. 6.2-7;
- Il paesaggio, parte della Storia d’Italia. Annali, Torino, Einaudi, 1982, vol. 5;
- Meyer Schapiro, Arte romanica, Torino, Einaudi, 1982;
- Ferdinando Bologna, La coscienza storica dell’arte d’Italia, Torino, Utet, 1982;
- Vittorio Gregotti, Il disegno del prodotto industriale. Italia 1860-1980, Milano, Electa, 1982.
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Vermeer e la suocera
Stralci della prefazione redatta da Castelnuovo per l’edizione italiana di: John Michael Montias, Vermeer. L’artista, la famiglia, la città, Torino, Einaudi, 1997. I brani scelti introducono la famiglia dell’artista e il contesto socio-economico delle Fiandre della seconda metà del XVII secolo, per concentrarsi poi sulle ricadute che hanno avuto sulla sua attività. Significativo che l’unico quadro menzionato sia la Diana e le ninfe (Mauritshuis, L'Aia): è ricordata la scelta del proprio maestro Roberto Longhi di porre l'opera in chiusura della Mostra del Caravaggio e dei caravaggeschi (Milano, Palazzo Reale, aprile-giugno 1951) per sottolineare i rapporti di Vermeer con la cultura italiana, questione già introdotta nel saggio giovanile Gentileschi padre e figlia («L’Arte», XIX, 1916, p. 282; riedito da Abscondita con introduzione di Mina Gregori nel 2011).
Accompagna l’articolo un passo del libro di Montias sulla la conversione al cattolicesimo dell’artista, propedeutica al matrimonio con Chatarina Bolnes.
Una copia dell’opera è presente nel fondo librario dell’autore, conservato dalla Biblioteca Storica d'Ateneo "Arturo Graf". -
Vetri di luce nei secoli bui
Introduzione al tema delle vetrate medievali: l’articolo prende avvio evocando come artisti e letterati ne abbiano subito il fascino tra fine Ottocento e inizio Novecento. Il contributo si focalizza, in particolare, sul significato simbolico della luce nel pensiero di teologi e filosofi medievali, sugli sviluppi stilistici dall’età tardoantica al gotico, sulla tecnica e sul ruolo dell’artista-artigiano, tutte problematiche, queste, ampiamente indagate nella monografia che Castelnuovo pubblicherà di lì a pochi anni: Vetrate medievali. Officine, tecniche, maestri (Torino, Einaudi, 1994; II ed. 2007). -
Volumi da leggere non solo da sfogliare
Consigli di lettura per le prossime festività natalizie:- Giulio Carlo Argan, Botticelli, Ginevra-Roma, Skira-Newton Compton, 1989 (I ed. Botticelli. Étude biographique et critique, Ginevra, Skira, 1957; I ed. italiana 1965);
- Ronald Lightbown, Botticelli, Milano, Fabbri, 1989 (I ed. Sandro Botticelli, Londra, P. Elek, 1978-1979);
- Krzysztof Pomian, Collezionisti, amatori e curiosi. Parigi-Venezia XVI-XVIII secolo, Milano, Il saggiatore, 1989 (I ed. Collectionneurs, amateurs et curieux. Paris-Venise : XVI-XVIII siècle, Paris, Gallimard, 1987);
- Gli Antenati di Cristo, parte di Michelangelo. La Cappella Sistina, Milano, Rizzoli, vol. 2, 1989;
- Jan Białostocki, Il Quattrocento nell'Europa Settentrionale, Torino, UTET, 1989;
- Il Seicento, a c. di Mina Gregori e Erich Schleier, parte di La pittura in Italia, Milano, Electa, 1989;
- Eugenio Battisti, L'Antirinascimento. Con un'appendice di testi inediti, Milano, Garzanti, 1989 (I ed. 1962);
- Ernst Kitzinger, L'arte bizantina. Correnti stilistiche nell'arte mediterranea dal III al VII secolo, Milano, Il saggiatore, 1989 (I ed. Byzantine art in the making. Main lines of stylistic development in Mediterranean art 3rd-7th century, Londra, Faber and Faber, 1977);
- Giovanni Previtali, La fortuna dei primitivi. Dal Vasari ai neoclassici, Torino, Einaudi, 1989 (prefazione di Castelnuovo, I ed. 1964);
- Ernst Kris e Otto Kurz, La leggenda dell'artista. Un saggio storico, Torino, Bollati Boringhieri, 1989 (I ed. italiana 1980, prefazione di Castelnuovo; I ed. Die Legende vom Kunstler. Ein geschichtlicher Versuch, 1934);
- La natura morta in Italia, a c. di Federico Zeri, Milano, Electa, 1989;
- Federico Zeri, La percezione visiva dell'Italia e degli italiani, Torino, Einaudi, 1989 (I ed. 1976);
- Francis Haskell, Le metamorfosi del gusto. Studi su arte e pubblico nel XVIII e XIX secolo, Milano, Bollati Boringhieri, 1989 (I ed. Past and Present in Art and Taste. Selected Essays, New Haven-London, Yale University press, 1987);
- Cesare Garboli, Scritti servili, Torino, Einaudi, 1989;
- Michael Baxandall, Scultori in legno del Rinascimento tedesco, Torino, Einaudi, 1989 (prefazione di Castelnuovo; I ed. The Limewood Sculptors of Renaissance Germany, New Haven-London, Yale university press, 1980).
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Warburg: tutti gli indizi per svelare le opere d’arte
Recensione dell’opera: Ernst Gombrich, Aby Warburg. Una biografia intellettuale, Milano, Feltrinelli, 1983 (I ed. Aby Warburg. An Intellectual Biography, Londra, The Warburg Institute, 1970); l’articolo è occasione per ripercorrere il profilo intellettuale di Warburg (1866-1929).
Una copia dell'opera è presente nel fondo librario di Castelnuovo, conservato dalla Biblioteca storica d’Ateneo “Arturo Graf”. -
Wright of Derby delle ciminiere
Castelnuovo introduce la pittura di Joseph Wright of Derby (1734-1797) in occasione della tappa parigina della mostra itinerante Joseph Wright of Derby, 1734-1797 (Londra, Tate Gallery; Parigi, Grand Palais; New York, Metropolitan Museum of Art: 1990) e dell’esposizione All'ombra del Vesuvio: Napoli nella veduta europea dal Quattrocento all'Ottocento (Napoli, Castel Sant'Elmo: 12 maggio-29 luglio 1990). Descrivendo le opere più note, il contributo si focalizza sui soggetti e sui committenti delle tele, illustrando come il pittore ha rappresentato in modo pregnante lo spirito della rivoluzione industriale e la società inglese della seconda metà del XVIII secolo (da qui deriva il titolo dell’articolo).
L’articolo nasce come risposta alla recensione di Philippe Dagen su «Le Monde», che presentava Wright of Derby come un pittore kitsch da dimenticare. Prendendone le distanze, Castelnuovo ricorda con rimpianto André Chastel (1912-1990) che per anni aveva scritto con grande intelligenza di arte sul quotidiano (l’articolo a cui si accenna è intitolato: Au vrai kitsch anglais, On ne connaissait pas le peintre du XVIIIe Joseph Wright of Derby. Et peut être aurait mieux valu continuer à l'ignorer, 25 maggio 1990).
Una copia del catalogo della mostra napoletana è presente nel fondo librario di Castelnuovo, conservato dalla Biblioteca storica d'Ateneo “Arturo Graf”. -
Zeri II: la vendetta
Recensione dell'opera: Federico Zeri, L'inchiostro variopinto, Milano, Longanesi, 1985. A tre anni dalla pubblicazione di Mai di Traverso (Longanesi, 1982), Zeri riunisce più di sessanta articoli scritti nella prima metà degli anni Ottanta per «La Stampa» e «L’Europeo». Castelnuovo non solo apprezza la penna dell’autore, ma riconosce in lui – pur senza esplicitarlo – un modello per la tutela dei beni culturali e la divulgazione dell’arte sulla carta stampata: se ne ammira la lucidità, l’intelligenza delle proposte e il valore civile delle sue denuncie, prende però le distanze dalle polemiche più violente e ne critica l’arroganza e l’intransigenza del giudizio, come nel caso dell’attribuzione dell’affresco di Guidoriccio da Fogliano (sul caso era già intervenuto su «La Stampa» nel 1985: Il pittore di Petrarca).
Questo articolo è riedito nella raccolta di saggi La cattedrale tascabile. Scritti di storia dell'arte (Sillabe, 2000, pp. 154-155). Nello stesso numero de «L’Indice dei libri del mese» Castelnuovo recensisce inoltre Misteri pagani nel Rinascimento di Edgar Wind. Una copia della raccolta di Zeri è presente nel fondo librario di Castelnuovo, conservato dalla Biblioteca storica d’Ateneo “Arturo Graf”.