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«La patina del tempo ritornerà»
Castelnuovo offre un parere sulla pulitura della tomba di Ilaria del Carretto di Jacopo della Quercia, in margine all’articolo di Vincenzo Tessandori, Ilaria del Carretto spic e span. Il restauro era stato fortemente criticato da James Beck, docente alla Columbia University nonché studioso dello scultore, e dalla stessa cittadinanza, che ritenevano l’intervento troppo invasivo nel rimuovere la “patina del tempo”. Castelnuovo si sofferma sulla differenza tra gli strati di cere e olii stesi dagli stessi scultori per creare determinati effetti, da preservare in quanto parte dell’opera, e la patina che deposita “quel grande pittore che è il tempo”, non prevista in origine e che, anche se rimossa, con gli anni torna a formarsi.
La tomba di Ilaria del Carretto è menzionata in due altri articoli del 1987, quando aveva subito un piccolo danno causato da studenti in gita alla Cattedrale di San Martino (Attila, il turista, Nessun decalogo per l'estate). -
«Mecenati e pittori» nella Roma barocca
A un anno dalla scomparsa, Castelnuovo traccia un profilo di Francis Haskell (1928-2000) in occasione della pubblicazione della terza edizione italiana di Mecenati e pittori. L'arte e la società italiane nell'età barocca (Allemandi, 2000; I ed. it. Sansoni, 1966; I ed. Chatto & Windus, 1963) e dell’opera postuma The Ephemeral Museum. Old Master Paintings and the Rise of the Art Exhibition (Yale University Press, 2000). Ne presenta il suo personale approccio alla storia dell’arte, orientato alla ricostruzione del rapporto delle opere e degli artisti con il loro contesto storico e culturale di provenienza e sulla loro ricezione da parte del pubblico attraverso i secoli.
A tal proposito, Castelnuovo ricorda alcune delle principali pubblicazioni di Haskell:- Rediscoveries in Art. Some Aspects of Taste, Fashion and Collecting in England and France, Londra, Phaidon, 1976 (Riscoperte nell'arte. Aspetti del gusto, della moda e del collezionismo, Milano, Edizioni di Comunità, 1982);
- Arte e linguaggio della politica e altri saggi, Firenze, SPES, 1978;
- Past and present in art and taste, New Haven-Londra, Yale University Press, 1987 (in italiano, Le metamorfosi del gusto. Studi su arte e pubblico nel XVIII e XIX secolo, Torino, Bollati Boringhieri, 1987);
- History and its images. Art and the interpretation of the past, New Haven-Londra, Yale University Press, 1993 (Le immagini della Storia. L’arte e l’interpretazione del passato, Torino, Einaudi, 1997).
L’articolo preannuncia l’uscita della bibliografia dei suoi scritti (Francis Haskell. A Bibliography, in «Saggi e memorie di storia dell'arte, 23 (1999), 223-274», a c. di Linda Whiteley) e la pubblicazione dei testi delle Lezioni Comparettiane tenute da Haskell alla Scuola Normale Superiore nel 1999 (Antichi maestri in tournée. Le esposizioni d'arte e il loro significato, a c. di Tomaso Montanari, Pisa, Scuola Normale Superiore, 2001; l’opera è recensita da Castelnuovo il 20 gennaio 2002).
Una copia di gran parte delle opere citate è presente nel fondo librario dell’autore, conservato nella Biblioteca Storica d’Ateneo “Arturo Graf”. -
«Quando li goti riempiron l’Italia»
Recensione dell’opera: Il gotico europeo in Italia, a c. di Valentino Pace e Martina Bagnoli, Napoli, Electa Napoli, 1994. -
«Sono due tele del periodo olandese. Celebri, ma non l'apice della sua arte»
Claudio Giacchino intervista Enrico Castelnuovo in occasione del furto di due tele del Van Gogh Museum di Amsterdam (La congregazione lascia la chiesa riformata di Noenen, inv. s 416 M/1990; Spiaggia di Scheveningen prima di una tempesta, inv. s 3 V /1962). Castelnuovo contestualizza le opere nel catalogo di Van Gogh e ragiona sul loro valore economico, portando ipotesi sul movente della rapina. Le tele sono state ritrovate nel 2016 a Castellammare di Stabia presso Napoli e riconsegnate al Museo: si era trattato di un furto commissionato dal boss Raffaele Imperiale.
L’intervista accompagna l’articolo di Enrico Singer, Doppio furto al Museo Van Gogh. -
Su: Buffalmacco e il Trionfo della Morte di Luciano Bellosi; Vincenzo Foppa, a c. di G. Agosti, M. Natale, G. Romano; Tesori del marchesato paleologo, a c. di B. Ciliento e A. Guerrini
Recensioni delle seguenti opere, pubblicate nella sezione Schede-Arte:
- Luciano Bellosi, Buffalmacco e il Trionfo della morte, Milano, 5 Continents, 2003 (I ed. Einaudi, 1974);
- Vincenzo Foppa, catalogo della mostra (Brescia, Museo di Santa Giulia, 3 marzo-2 giugno 2002), a c. di Giovanni Agosti, Mauro Natale, Giovanni Romano, Milano, Skira, 2003;
- Tesori dal marchesato paleologo, catalogo della mostra (Alba, Fondazione Ferrero, 19 ottobre-8 dicembre 2003), a c. di Bruno Ciliento, Alessandra Guerrini, Savigliano, L'Artistica, 2003.
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Su Carlo Magno e le Alpi, a c. F. Crivello e C. Segre Montel
Recensione della mostra: Carlo Magno e le Alpi. Viaggio al centro del Medioevo (Susa, Museo Diocesano di Arte Sacra - Novalesa, Abbazia dei Santi Pietro e Andrea, 25 febbraio-28 maggio 2006), a c. di Fabrizio Crivello e Costanza Segre Montel, catalogo Skira. L’esposizione e il suo catalogo ricostruiscono l’importanza dei territori alpini nel progetto imperiale di Carlo Magno: Castelnuovo si sofferma sul ruolo strategico avuto dai monasteri da cui provengono i manufatti e i codici miniati in mostra, sottolineando così la pluralità di orientamenti dell’arte carolingia. L’articolo è pubblicato nella sezione Schede.
Una copia dell’opera è presente nel fondo librario dell’autore, conservato dalla Biblioteca storica d’Ateneo “Arturo Graf”. -
Su Da Raffaello ai Carracci, a c. di J. Bentini, G.P. Cammarota, A. Mazza, D. Scaglietti Kelescian e A. Stanzani
Recensione dell'opera: Da Raffaello ai Carracci, a c. di Jadranka Bentini, Gian Piero Cammarota, Angelo Mazza, Daniela Scaglietti Kelescian, Anna Stanzani, Venezia, Marsilio, 2006 (secondo volume del Catalogo generale della Pinacoteca nazionale di Bologna). L’articolo è pubblicato nella sezione Schede.
Una copia dell’opera è presente nel fondo librario dell’autore, conservato dalla Biblioteca storica d’Ateneo “Arturo Graf”. -
A Lucca, capitale di seta
Recensione della mostra: La seta. Tesori di un'antica arte lucchese. Produzione tessile a Lucca dal XIII al XVII secolo (Lucca, Museo Nazionale di Palazzo Mansi: 16 giugno-30 settembre 1989), a c. di Donata Devoti, catalogo edito da Maria Pacini Fazzi. Castelnuovo presenta un quadro della produzione e della commercializzazione della seta a Lucca tra XII e XIII secolo, inquadrando la città come un centro di primaria importanza nel Basso Medioevo e sottolineando la preziosità di questi manufatti tessili. Si sofferma sui motivi decorativi, ma soprattutto introduce il lettore ai significati simbolici e alle suggestioni che le stoffe seriche stimolavano nell’immaginario dell’uomo medievale: l’articolo ricorda il monaco Reginaldo di Durham che, nel raccontare la traslazione di alcune reliquie, più che dalla loro santità era ammaliato dalla bellezza dei tessuti che le avvolgevano.
Una copia del catalogo è presente nel fondo librario di Castelnuovo, conservato dalla Biblioteca storica d'Ateneo “Arturo Graf”. -
Abitare la frontiera
Recensione dell'opera: Fritz Saxl, La fede negli astri. Dall'antichità al Rinascimento, a c. di Salvatore Settis, Torino, Boringhieri, 1985; nelle stesse pagine il volume è anche recensito da Eugenio Garin (La barba della Medusa). Accompagna gli articoli un profilo di Saxl (1890-1948), curato da Castelnuovo, che presenta l’ampiezza e l’eccentricità delle sue ricerche a partire dallo stretto legame con Aby Warburg e la sua Biblioteca.
La raccolta qui presentata – allestita da Salvatore Settis, a cui di deve il saggio introduttivo – raccoglie quindici scritti di Saxl, redatti dagli anni Dieci sino alla morte: seppur derivino da differenti occasioni, si incontrano testi di conferenze, saggi e articoli, tutti i contributi ragionano sul tema dell’astrologia, dell’evoluzione e della trasmissione delle immagini astrali tra Oriente e Occidente, Dall'antichità al Rinascimento come indica il sottotitolo. Ne emerge il ritratto di un intellettuale di frontiera, interessato a oltrepassare i confini della storia dell’arte a favore di una più ampia storia della cultura. Ben sottolinea il suo approccio diverso alla disciplina il paragone con Roberto Longhi, “un ‘vero’ storico dell’arte”, nato lo stesso anno di Saxl ma tradizionalmente orientato all’attribuzionismo e alla ricostruzione di personalità artistiche.
Una copia dell’opera è presente nel fondo librario dell’autore, conservato dalla Biblioteca storica d’Ateneo “Arturo Graf”. -
Accelerano i tempi e precipitano le cose
Recensione della mostra: 1900 (Parigi, Grand Palais, 14 marzo-26 giugno 2000), a c. di Philippe Thiebaut, catalogo Réunion des musées nationaux. Presentando alcune sezioni, Castelnuovo si sofferma sulla nascita dell’Art Nouveau e sulla sua diffusione in Europa, sulle tecniche artistiche, sui modelli e sui principali protagonisti. Nel contributo è richiamata la mostra Les sources du XX siècle (Parigi, Musée national d’art moderne, 4 novembre 1960- 20 gennaio 1961), organizzata dal Consiglio d’Europa.
L’articolo è introdotto da un trafiletto di Anna Detheridge, autrice della recensione dell’esposizione Art Nouveau 1890-1914 (Londra, Victoria and Albert Museum, 6 aprile- 30 luglio 2000) presente nella stessa pagina.
Una copia del catalogo è presente nel fondo librario dell’autore, conservato nella Biblioteca Storica d’Ateneo “Arturo Graf”.









