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Chastel fa rivivere la nostra arte dalle catacombe a Fellini
Recensione dell'opera: André Chastel, Storia dell'arte italiana, Roma-Bari, Laterza, 1983 (I ed. L'art italien, Parigi, Larousse, 1956, 2 voll.). L’articolo introduce il volume richiamando il giudizio positivo di Roberto Longhi, promotore della prima edizione italiana tradotta da Anna Banti per Sansoni nel 1957. Castelnuovo rileva che Chastel, pur adottando un’impostazione cronologica di fondo, dimostra una spiccata attenzione per i problemi della geografia artistica e che i ricchi apparati di corredo del testo – le illustrazioni, la bibliografia, l’indice topografico e la lista dei principali musei e monumenti d’Italia, non tutti presenti nell’edizione italiana – rendono l’opera uno strumento da consultare in modo dinamico, al pari di una guida. Il richiamo va al Cicerone di Jacob Burckhardt, già evocato come modello dall’autore stesso nella prefazione alla seconda edizione francese del 1982.
È significativo che il profilo intellettuale di Chastel che emerge nell’articolo pone in risalto l’attività di critico d’arte per il quotidiano Le Monde e gli riconosce, oltre all’approfondita conoscenza dell’arte italiana, uno spiccato talento nella scrittura giornalistica.
Le riproduzioni di opere di artisti piemontesi tra fine Settecento e inizio Ottocento presenti nell'opera sono occasione per richiamare la mostra Cultura figurativa e architettonica negli Stati del Re di Sardegna, 1773-1861, curata dallo stesso Castelnuovo con Marco Rosci (Torino, maggio-luglio 1980).
Nel fondo librario di Castelnuovo, conservato dalla Biblioteca storica d’Ateneo “Arturo Graf”, sono presenti, oltre all’edizione Laterza recensita in questo articolo, la seconda edizione francese da cui deriva (L'art italien, Parigi, Flammarion, 1982) e la seconda edizione Sansoni (L’Arte italiana, Firenze, Sansoni, 1957, 2 voll., II ed. 1962). -
Chastel, le battaglie per l'arte
Necrologio di André Chastel (Parigi, 15 novembre 1912-18 luglio 1990). L’intervento ne tratteggia un profilo che ripercorre i suoi campi di ricerca, gli incarichi presso i musei e l’insegnamento all’École pratique des Hautes Études, alla Sorbona e al Collège de France. Come già in un articolo precedente (Wright of Derby delle ciminiere), Castelnuovo ricorda il suo impegno nella divulgazione della storia dell’arte sulla carta stampata, riconoscendo le sue recensioni su «Le Monde» come un’autorevole modello da imitare.
Nel contributo è ricordata la mostra De Giotto à Bellini. Les primitifs italiens dans les musées de France (Musée de l'Orangerie di Parigi, maggio-luglio 1956, catalogo a cura di Michel Laclotte) e sono citate alcune delle pubblicazioni di Chastel, molte delle quali presenti nel fondo librario di Castelnuovo conservato dalla Biblioteca storica d'Ateneo “Arturo Graf”:
- Arte e umanesimo a Firenze al tempo di Lorenzo il Magnifico, Torino, Einaudi, 1964 (I ed. Art et humanisme à Florence au temps de Laurent le Magnifique, 1959);
- Cronaca della pittura italiana, 1280-1580, Roma, Palombi, 1984 (I ed. Chronique de la peinture italienne à la Renaissance, 1280-1580, 1983);
Favole, forme, figure, Torino, Einaudi, 1988 (I ed. Fables, formes, figures, 1978); - I centri del Rinascimento. Arte italiana 1460-1500, Milano, Rizzoli, 1965 (I ed. Renaissance méridionale. Italie 1460-1500, Parigi, Gallimard, 1965);
- La grande officina. Arte italiana 1460-1500, Milano, Rizzoli, 1966 (I ed. Le grand atelier d'Italie. 1460-1500, 1965);
- La crise de la Renaissance. 1520-1600, Ginevra, Skira, 1968;
- La grottesca, Torino, Einaudi, 1989 (I ed. La grottesque, 1988);
- Il sacco di Roma, Torino, Einaudi, 1983 (I ed. The Sack of Rome, 1527, 1983);
- Luigi d'Aragona. Un cardinale del Rinascimento in viaggio per l'Europa, Roma, Laterza, 1987 (I ed. Le cardinal Louis d'Aragon. Un voyageur princier de la Renaissance, 1986);
- Marsile Ficin et l'art, Ginevra, Droz, 1954 (ristampa anastatica 1975);
- Musca depicta, Milano, F. M. Ricci, 1984;
- Storia dell'arte italiana, Roma-Bari, Laterza, 1983 (I ed. L'art italien, 1956).
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Clesio, committente un po’ impiccione
Stralci dal capitolo Antico già, hor tutto rinnovato, di Enrico Castelnuovo e Michela di Macco, sulle committenze del cardinale Bernardo di Clesio al Castello del Buonconsiglio di Trento (tratto da: Percorso nel Magno Palazzo, a c. di Enrico Castelnuovo, parte di Il Castello del Buonconsiglio, Trento, TEMI, 1995, vol. 1). L’articolo è pubblicato in occasione della presentazione del volume.
Una copia del volume è presente nel fondo librario dell’autore, conservato dalla Biblioteca storica d’Ateneo “Arturo Graf”. -
Colmare qualche lacuna
Profilo di Rudolph Wittkower (1901-1971) in occasione dell’edizione italiana delle sue lezioni sulla scultura, tenute a Cambridge nel 1970-1971: La scultura raccontata da Rudolf Wittkower. Dall'antichità al Novecento, Torino, Einaudi, 1985 (traduzione di Renato Pedio; I ed. Sculpture. Processes and principles, Londra, A. Lane, 1977). Il contributo accompagna la recensione dell'opera di Massimo Ferretti: Seguendo gli scultori.
Una copia dell’opera (I edizione; edizione italiana) è presente nel fondo librario dell’autore, conservato dalla Biblioteca storica d'Ateneo "Arturo Graf". -
Color Medioevo
Recensione della mostra: Scultura dipinta. Maestri di legname e pittori a Siena. 1250-1450 (Siena, Pinacoteca Nazionale, 16 luglio-31 dicembre 1987), a c. di Alessandro Bagnoli, catalogo edito da Centro DI. Ripercorrendo le principali opere, Castelnuovo traccia una piccola storia della scultura lignea dipinta a Siena, dalla metà del XIII secolo alla metà del XV, mettendo in luce i protagonisti, il rapporto tra pittori e scultori e le modalità di produzione delle opere. Nell’articolo è richiamata l’esposizione dedicata alla stessa tematica nel 1949, curata da Enzo Carli: Mostra della antica scultura lignea senese (Siena, Palazzo Pubblico, luglio-settembre 1949), catalogo edito da Electa.
Una copia dei cataloghi di entrambe le mostre (1949 / 1987) è presente nel fondo librario di Castelnuovo, conservato dalla Biblioteca storica d'Ateneo “Arturo Graf”.
In occasione della mostra si era tenuta la giornata di studi Momenti della scultura fra Trecento e Quattrocento. Indagini e problemi (Siena, Palazzo Salimbeni, 19 novembre 1987), a cui Castelnuovo ha partecipato presiedendo la sessione pomeridiana. -
Computer artista
Panoramica sull'applicazione delle tecnologie informatiche alla ricerca nel campo della storia dell'arte, in occasione del Second International Conference on Automatic Processing of Art History Data, patrocinato dalla Scuola Normale Superiore di Pisa e dal J. Paul Getty Trust (Pisa, Palazzo dei Cavalieri, 24-27 settembre 1984). La prima edizione, First International Conference on Automatic Processing of Art History Data and Documents, si era tenuta nel 1978, promossa dall’Università di Siena, dalla Scuola Normale Superiore, dall’Istituto centrale del catalogo e della documentazione, dal Centro Nazionale Universitario di Calcolo Elettronico e dal CNR (Pisa, Palazzo dei Cavalieri, 4-7 settembre 1978, atti in 2 voll. editi nel 1978).
Sono citate le pubblicazioni edite a corredo della seconda edizione della conferenza, che censiscono a livello internazionale i progetti informatici attivi nel campo della storia dell’arte:- Census. Computerization in history of art, a c. di Laura Corti, Pisa-Los Angeles, Scuola Normale Superior-The J.Paul Getty Trust, 1984;
- SN/G. Report on Data Processing Projects in Art, a c. di Laura Corti, Pisa-Los Angeles, Scuola Normale Superior-The J.Paul Getty Trust, 1988 (2 voll.: Projects; Indexes).
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Con Michelangelo
Consigli di lettura per le prossime festività natalizie:- Jurgis Baltrušaitis, Anamorfosi o Thaumaturgus opticus, Milano, Adelphi, 1990 (I ed. Anamorphoses, ou perspectives curieuses, Parigi, O. Perrin, 1955; I ed. italiana 1969);
- Giovanni Agosti, Bambaia e il classicismo lombardo, Torino, Einaudi, 1990;
- Oreste Ferrari, Bozzetti italiani dal Manierismo al Barocco, Napoli, Electa Napoli, 1990;
- Benedict Nicolson, Caravaggism in Europe, a c. di Luisa Vertova, Torino, Allemandi, 3 voll., 1990 (I ed. The international Caravaggesque Movement. Lists of Pictures by Caravaggio and his Followers throughout Europe from 1590 to 1650, Oxford, Phaidon, 1979);
- Bruce Chatwin, Che ci faccio qui?, Milano, Adelphi, 1990 (I ed. What am I doing here?, Londra, Jonathan Cape, 1989);
- Marina Miraglia, Culture fotografiche e società a Torino, 1836-1911, Torino, Allemandi, 1990;
- Pierre Assouline, Il mercante di Picasso. Vita di D.-H. Kahnweiler (1884-1979), Milano, Garzanti, 1990;
- La pittura in Italia. Il Settecento, a c. di Giuliano Briganti, Milano, Electa, 2 voll., 1990 (già edito in forma ridotta per Banca Nazionale dell'Agricoltura, 1989);
- Giulio Carlo Argan, Bruno Contardi, Michelangelo Architetto, Milano, Electa, 1990;
- Federico Zeri, Orto aperto, Milano, Longanesi, 1990.
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Conosci il Paese dei musei chiusi?
Pamphlet polemico sulla situazione dei musei italiani: puntando il dito contro gli amministratori di Stato, Regioni e Comuni, Castelnuovo denuncia il problema degli orari di apertura ridotti e delle chiusure, spesso a tempo indeterminato, dovute alla carenza di personale e alle condizioni precarie degli edifici. All’articolo risponde con una lettera al quotidiano Mariano Guzzini, assessore alla Cultura della Provincia di Ancona, sostenendo le iniziative promosse dagli enti locali del suo territorio di contro alla situazione del Museo Nazionale Archeologico di Ancona, all’epoca ancora chiuso dopo il terremoto del 1972.
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Contro feticci e miti dei capolavori d’arte
Intervento sul patrimonio culturale, a partire dai temi affrontati nel convegno L'histoire de l'art, accès au patrimoine. Enjeux et moyens (Nancy, 25-26 ottobre 1980); gli atti sono editi dal Ministère de la Culture et de la Communication nel 1981, con prefazione di André Chastel.
Castelnuovo presenta il Museo dell’École de Nancy come un modello virtuoso di tutela del patrimonio culturale e della storia del proprio territorio, dichiarandosi contrario alla celebrazione dell’opera d’arte come capolavoro avulso dal suo contesto. Segnala quanto flussi turistici massicci e incontrollati non siano sostenibili e provochino danni ai siti culturali, di contro al completo abbandono in cui versano altri luoghi non ancora valorizzati: in questo il Museo insegna come divulgare la memoria del territorio attraverso le proprie raccolte. A tal proposito, ricorda che al convegno sono state portate ad esempio due mostre piemontesi:- Valle di Susa. Arte e storia dall'XI al XVIII secolo (Torino, Galleria civica di arte moderna: 12 marzo-8 maggio 1977), a c. di Giovanni Romano;
- Cultura figurativa e architettonica negli Stati del Re di Sardegna, 1773-1861 (Torino, Palazzo Reale, Palazzo Madama, Palazzina della Promotrice: maggio-luglio 1980), a c. di Enrico Castelnuovo e Marco Rosci.
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Così cambiò il profilo dell’Europa
Recensione dell’opera: Renzo Dubbini, Geografie dello sguardo. Visione e paesaggio nell’età moderna, Torino, Einaudi, 1994.
Una copia del volume è presente nel fondo librario dell’autore, conservato dalla Biblioteca storica d’Ateneo “Arturo Graf”.