Sfoglia documenti (184 in totale)
Ordina per
-
II gotico amato dagli Asburgo
Recensione della mostra: Gotik in der Steiermark. Landesausstellung veranstaltet vom Kulturreferat der Steiermarkischen Landesregierung (St. Lambrecht [Austria], Abbazia di St. Lambrecht: 28 maggio-8 ottobre 1978). L’esposizione è dedicata all’arte nella regione austriaca della Stiria tra XIV-XV secolo: per meglio inquadrare lo sviluppo culturale del territorio, oltre alle opere Castelnuovo presenta le ragioni che hanno contribuito al consolidamento dell’economia locale – in particolare l’estrazione del ferro e il legame col casato degli Asburgo – fino allo spostamento della capitale da Graz a Vienna, che comportò la fine del periodo d’oro della Stiria.
L’articolo è riedito nella raccolta di saggi La cattedrale tascabile. Scritti di storia dell'arte (Sillabe, 2000). Una copia del catalogo è presente nel suo fondo librario, conservato dalla Biblioteca storica d’Ateneo “Arturo Graf”. -
Quando Longhi stroncò il Tintoretto
Bilancio dell’eredità culturale di Roberto Longhi a dieci anni dalla morte, in occasione del convegno Roberto Longhi nella cultura del suo tempo (Firenze, Aula magna dell’Università degli Studi: 25-28 settembre 1980). Atti editi da Editori Riuniti nel 1982: L'Arte di scrivere sull'arte. Roberto Longhi nella cultura del nostro tempo, a c. di Giovanni Previtali.
Una copia è presente nel fondo librario di Castelnuovo, conservato dalla Biblioteca storica d’Ateneo “Arturo Graf”. -
Contro feticci e miti dei capolavori d’arte
Intervento sul patrimonio culturale, a partire dai temi affrontati nel convegno L'histoire de l'art, accès au patrimoine. Enjeux et moyens (Nancy, 25-26 ottobre 1980); gli atti sono editi dal Ministère de la Culture et de la Communication nel 1981, con prefazione di André Chastel.
Castelnuovo presenta il Museo dell’École de Nancy come un modello virtuoso di tutela del patrimonio culturale e della storia del proprio territorio, dichiarandosi contrario alla celebrazione dell’opera d’arte come capolavoro avulso dal suo contesto. Segnala quanto flussi turistici massicci e incontrollati non siano sostenibili e provochino danni ai siti culturali, di contro al completo abbandono in cui versano altri luoghi non ancora valorizzati: in questo il Museo insegna come divulgare la memoria del territorio attraverso le proprie raccolte. A tal proposito, ricorda che al convegno sono state portate ad esempio due mostre piemontesi:- Valle di Susa. Arte e storia dall'XI al XVIII secolo (Torino, Galleria civica di arte moderna: 12 marzo-8 maggio 1977), a c. di Giovanni Romano;
- Cultura figurativa e architettonica negli Stati del Re di Sardegna, 1773-1861 (Torino, Palazzo Reale, Palazzo Madama, Palazzina della Promotrice: maggio-luglio 1980), a c. di Enrico Castelnuovo e Marco Rosci.
-
Ghiberti: e l’artista divenne intellettuale
Intervento incentrato sull’evoluzione del ruolo sociale dell’artista nel passaggio tra medioevo e rinascimento, a partire dal caso di Lorenzo Ghiberti e dei Commentari; Castelnuovo licenzia questo articolo in occasione della presentazione in Palazzo Vecchio a Firenze degli atti del convegno Lorenzo Ghiberti nel suo tempo, tenutosi due anni prima nell'ambito del sesto centenario della sua nascita (Firenze, 18-21 ottobre 1978; atti editi da Leo S. Olschki, 1980, 2 voll.).
Una copia dell'opera è presente nel fondo librario di Castelnuovo, conservato dalla Biblioteca storica d’Ateneo “Arturo Graf”. -
I milord innamorati delle statue romane
Intervento sul rapporto con l’arte antica da parte di artisti e collezionisti durante il XVIII secolo, a partire dai risultati messi in luce da Francis Haskell e Nicholas Penny nel volume Taste and the Antique. The Lure of Classical Sculpture, 1500-1900 (New Haven, Yale University Press, 1981) e nella mostra The Most Beautiful Statues. The Taste for Antique Sculpture, 1500-1900 (Oxford, Ashmolean Museum: 26 marzo-10 maggio 1981).
Una copia del volume e del catalogo della mostra, al pari curata da Haskell e Penny, sono presenti nel fondo librario di Castelnuovo, conservato dalla Biblioteca storica d’Ateneo “Arturo Graf”. -
Modigliani: cade il mito, resta il pittore
Recensione della mostra: Amedeo Modigliani 1884-1920, organizzata in occasione del ventesimo anniversario del Musée d’Art Moderne de Paris (26 marzo-28 giugno 1981); Castelnuovo introduce il pittore, focalizzandosi soprattutto sul contesto dell’«Ecole de Paris» d’inizio secolo. Sono menzionate le due retrospettive tenutesi nel 1958 a Milano (Palazzo Reale: novembre-dicembre 1958, catalogo a c. di Franco Russoli) e nel 1959 a Roma (Galleria Nazionale di Arte Moderna: gennaio-febbraio 1959, catalogo a c. di Nello Ponente con un saggio critico di Palma Bucarelli).
Una copia del catalogo della mostra di Parigi e della mostra di Roma è presente nel fondo librario di Castelnuovo, conservato dalla Biblioteca storica d’Ateneo “Arturo Graf”. -
Fuochi d’artificio dei Gonzaga a Londra
Recensione della mostra: Splendours of the Gonzaga (Londra, Victoria and Albert Museum: 4 novembre 1981-31 gennaio 1982), a c. di David Chambers e Jane Martineau. A partire dalle opere in rassegna, Castelnuovo offre una panoramica sul gusto collezionistico dei Gonzaga tra XV e XVII secolo, dal marchese Gianfrancesco al duca Vincenzo II.
Una copia del catalogo è presente nel suo fondo librario, conservato dalla Biblioteca storica d’Ateneo “Arturo Graf”. -
Luna giapponese a Londra
Recensione della mostra The Great Japan Exhibition. Art of the Edo Period 1600-1868 (Londra, Royal Academy of Arts, 24 ottobre 1981-21 febbraio 1982), a c. di William Watson. Castelnuovo offre un’introduzione all’arte Giapponese, focalizzata sul sistema di produzione e sul ruolo dell’artista nella società; inoltre, segnala alcune iniziative collaterali, tenute presso gallerie private (Colnaghi Oriental, Milne-Henderson, Bluett and Sons), Sotheby’s e presso la British Library (Japanese popular Literature of the Edo Period (1600-1868), 26 ottobre 1981-28 marzo 1982).
Una copia del catalogo è presente nel suo fondo librario, conservato dalla Biblioteca storica d’Ateneo “Arturo Graf”. -
Lo splendore del secolo buio
Recensione della mostra: Les Fastes du Gothique. Le siècle de Charles V (Parigi, Galeries nationales du Grand Palais: 9 ottobre 1981-1° febbraio 1982), a c. di Bruno Donzet e Christian Siret. Passando in rassegna le principali opere, Castelnuovo offre una panoramica sulla produzione artistica nella Francia del Trecento, a partire dalle tecniche, dalle tendenze e dai centri emergenti. -
Non disturbiamo i bisonti di Altamira
Castelnuovo denuncia i danni ai siti storici e archeologici provocati dai flussi turistici massicci e incontrollati, segnalando di contro il completo abbandono in cui versa una gran parte di monumenti non ancora valorizzati. L'intervento richiama questioni inerenti al patrimonio culturale già sollevate in altri contributi (Contro feticci e miti dei capolavori d’arte; Attila, il turista).