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Un allievo di Longhi che difende l'arte dall'auditel
Stralcio della prefazione redatta da Castelnuovo per il volume Storie di musei. Il direttore del Louvre si racconta di Michel Laclotte (Milano, Il Saggiatore, 2005); l’articolo accompagna la recensione dell’opera redatta da Guido Curto, Il signore del Louvre. Castelnuovo presenta un profilo di Laclotte a partire dai propri ricordi degli anni giovanili, soffermandosi sul suo impegno di storico dell’arte, funzionario e direttore del Musée du Louvre.
Una copia dell’opera è presente nel fondo librario di Castelnuovo, conservato dalla Biblioteca storica d'Ateneo “Arturo Graf”. -
Sesso, bugie e Medioevo
Renato Rizzo intervista Enrico Castelnuovo e Giuseppe Sergi in occasione della pubblicazione degli ultimi due volumi dell’opera Arti e Storia nel Medioevo (Torino, Einaudi, 2002-2004, 4 voll.), focalizzando il discorso sulla collaborazione tra storici e storici dell’arte e discutendo alcuni dei luoghi comuni che pesano sulla lettura del periodo.
Una copia dell’opera è presente nel fondo librario di Castelnuovo, conservato dalla Biblioteca storica d'Ateneo “Arturo Graf”. -
«Sono due tele del periodo olandese. Celebri, ma non l'apice della sua arte»
Claudio Giacchino intervista Enrico Castelnuovo in occasione del furto di due tele del Van Gogh Museum di Amsterdam (La congregazione lascia la chiesa riformata di Noenen, inv. s 416 M/1990; Spiaggia di Scheveningen prima di una tempesta, inv. s 3 V /1962). Castelnuovo contestualizza le opere nel catalogo di Van Gogh e ragiona sul loro valore economico, portando ipotesi sul movente della rapina. Le tele sono state ritrovate nel 2016 a Castellammare di Stabia presso Napoli e riconsegnate al Museo: si era trattato di un furto commissionato dal boss Raffaele Imperiale.
L’intervista accompagna l’articolo di Enrico Singer, Doppio furto al Museo Van Gogh. -
I capolavori assediati nella Firenze dell'Elba che non trova pace
Mario Baudino intervista Enrico Castelnuovo in occasione dell’alluvione dell’Elba, focalizzando il dialogo sulle catastrofi che hanno colpito il patrimonio artistico di Dresda dal XVIII secolo sino a oggi. -
Ha carpito lo sguardo dei pittori
Mario Baudino intervista Enrico Castelnuovo in occasione della morte di Ernst Gombrich (Vienna, 30 marzo 1909-Londra 3 novembre 2001), focalizzando il dialogo sull’apporto che Gombrich lascia in eredità alla storia dell’arte. Il contributo accompagna l’articolo di Fiorella Minervino, Gombrich, l’arte come destino. Negli stessi giorni, Castelnuovo ricorda lo storico dell'arte anche sul domenicale de «Il Sole 24 Ore» (11 novembre 2002). -
I doveri di una città
Castelnuovo risponde alle critiche mosse al Comune di Torino per l’acquisto dalla società Antichi maestri pittori, al prezzo di 4.200.000.000 lire, di un crocefisso attribuito a Jean de Boulogne (oggi dato ad Antonio Susini su disegno di Giambologna), da destinarsi al Museo di Arte Antica di Torino (delibera dalla Giunta comunale 99 09945/26, non portata a risoluzione). Castelnuovo, con Giovanni Romano, Enrico Filippi ed Enrica Pagella, era parte del comitato scientifico del Museo di Arte Antica, preposto a valutare gli acquisti per le civiche collezioni; allo stesso tempo, con Romano, aveva più volte collaborato con il proprietario della galleria, Giancarlo Gallino (di Romano è la prefazione al catalogo che presenta il crocefisso: Herbert Keutner, Firenze 1592. Un nuovo crocifisso in argento del Giambologna, Torino, Allemandi, 1999). A oggi non sono note le ulteriori vicende dell’opera. -
L'occhio felice
Necrologio di Federico Zeri (Roma, 12 agosto 1921-Mentana, 5 ottobre 1998). Castelnuovo presenta un profilo del collega a partire dai propri ricordi giovanili, menzionando i suoi maestri Roberto Longhi e Pietro Toesca, con cui si era laureato, e riconoscendogli il merito di aver riscoperto pittori e realtà geografiche periferiche ed eccentriche.
L’intervento accompagna il più ampio articolo di Liliana Madeo, Zeri l’angelo guastatore. -
Ora ampliamo i servizi
Castelnuovo commenta la proposta di ampliare l'orario di apertura dei principali musei statali avanzata dal ministro per i Beni culturali e ambientali Walter Veltroni grazie ai risparmi di gestione: pur apprezzando il progetto, precisa la necessità di ripensare ed estendere i servizi didattici offerti ai visitatori (“La visita di un museo non deve essere punitiva”).
L’intervento è posto a corredo dell’articolo di Liliana Madeo, «I musei scopriteli di sera». -
Mira l’Italia
Recensione della collana Mirabilia Italiae, curata da Salvatore Settis per Franco Cosimo Panini Editore. Apprezzando il progetto editoriale, Castelnuovo si sofferma sulle prime due opere edite:- La Galleria delle carte geografiche in Vaticano, a c. di Lucio Gambi e Antonio Pinelli, 1993-94, 3 voll.;
- Il Battistero di San Giovanni a Firenze, a c. di Antonio Paolucci, 1994, 2 voll.
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Torino, piccola caput mundi
Recensione della mostra: Roma Torino Parigi 1770-1830 (Torino, Lingotto Fiere: 27 febbraio-7 marzo 1993), a c. di Giovanni Romano, catalogo edito da Umberto Allemandi; l’esposizione è organizzata nell’ambito della Biennale internazionale di antiquariato Arte antica '93: Castelnuovo era parte del comitato scientifico, presieduto da Federico Zeri. Ripercorrendo le principali opere, l’articolo offre un affondo sull’arte piemontese da Vittorio Amedeo III sino alla Restaurazione, passando per la parentesi napoleonica, e mette a fuoco i rapporti internazionali che legavano Torino ad altre capitali europee quali Parigi e Roma.
Una copia del catalogo della mostra è presente nel fondo librario di Castelnuovo, conservato dalla Biblioteca storica d'Ateneo “Arturo Graf”