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Sono statue non turisti
Pamphlet polemico contro lo sfruttamento delle opere d'arte a fini promozionali; Castelnuovo denuncia la scelta dei Musei Vaticani di inviare alcuni tra i propri massimi capolavori negli Stati Uniti per una serie di mostre prive di contenuti scientifici, sottolineando che un’opera è un unicum: i rischi potenziali cui è soggetta non sono quindi giustificabili dai fini dell’esposizione, che renderebbero la perdita incalcolabile.Alla stessa questione dedicherà ancora un articolo su «La Stampa» nel 1984.
La mostra in questione, The Vatican Collections. The Papacy and Art, è stata itinerante in tre sedi: New York, Metropolitan Museum of Art (26 febbraio-12 giugno 1983); Chicago, Art Institute (21 luglio-16 ottobre 1983); San Francisco, Fine Arts Museum (19 novembre 1983-19 febbraio 1984); catalogo edito dal Metropolitan Museum of Art di New York nel 1982. -
Soffioni di gloria
Recensione dell’opera: Palazzo de Larderel a Livorno. La rappresentazione di un’ascesa sociale nella Toscana dell’Ottocento, a c. di Lucia Frattarelli Fischer e Maria Teresa Lazzarini, Milano, Electa, 1992; l'articolo presenta un profilo di François Jaques Larderel (1790-1858) a partire dalle sue attività di produzione e commercializzazione dell’acido borico e del borace: Castelnuovo ripercorre in prima battuta le vicende alla base della fortuna economica e sociale della famiglia, soffermandosi poi sugli interventi decorativi del palazzo livornese.
Una copia dell’opera è presente nel suo fondo librario, conservato dalla Biblioteca storica d’Ateneo “Arturo Graf”. -
Simpatica "pizza" di studi
Recensione della Festschrift dedicata a Carlo Bertelli, nato a Roma il 6 agosto 1930, per il sessantacinquesimo compleanno: Florilegium. Studi di storia dell’arte in onore di Carlo Bertelli, Milano, Electa, 1995. Il titolo dell’articolo deriva da una battuta di Roberto Longhi, che così aveva definito la raccolta di saggi donatagli in occasione dei suoi settant’anni.
Una copia dell’opera è presente nel fondo librario dell’autore, conservato dalla Biblioteca storica d'Ateneo "Arturo Graf". -
Signor ministro magari dia le dimissioni
Pamphlet polemico sulla condizione del patrimonio culturale in Italia, scritto a seguito del furto di oltre duecento reperti dall’Antiquarium di Ercolano e del crollo di un’ala dell’ex-collegio dei Gesuiti di Noto nel febbraio 1990. Come già in precedenti articoli, Castelnuovo sottolinea l’insufficienza dei fondi statali destinati al Ministero dei Beni culturali e ambientali, che rende impossibile la manutenzione ordinaria e la corretta vigilanza sui monumenti e sulle opere d’arte. Con grande enfasi, la conclusione è rivolta direttamente al ministro, Ferdinando Facchiano, sollecitato a prendere una posizione netta sul ruolo del proprio dicastero e sulla tutela del patrimonio culturale nazionale. -
Siena indagata con garbo
Castelnuovo traccia un ritratto di Enzo Carli in occasione della scomparsa (Pisa, 20 agosto 1910-Siena, 26 settembre 1999). Nel discorso i ricordi personali si intrecciano al resoconto della sua attività presso le soprintendenze e l’Università di Siena, agli interessi letterari e musicali, ma soprattutto ai temi di ricerca, in primis l’arte del Trecento a Siena e Pisa. Sono infatti richiamate alcune delle mostre da lui curate e le sue principali pubblicazioni, elencate nella Bibliografia di Enzo Carli (a c. di Wolfgang Loseries, 1989):- Mostra dell'antica scultura lignea senese (Siena, Palazzo Pubblico, luglio-settembre 1949), catalogo edito da Electa;
- Dipinti senesi del contado e della Maremma (Siena, Pinacoteca Nazionale, 1955), catalogo edito da Electa.
- Tino di Camaino scultore, Firenze, Le Monnier, 1934;
- La giovinezza di Arnolfo di Cambio, «Bollettino storico pisano», XV, 3, 1936;
- Sculture del duomo di Siena (Giovanni Pisano, Tino di Camaino, Giovanni d'Agostino), Torino, Einaudi, 1941;
- Goro di Gregorio, Firenze, Electa, 1946;
- Vetrata duccesca, Firenze, Electa, 1946;
- Le sculture del duomo di Orvieto, Bergamo, Istituto italiano d'arti grafiche, 1947;
- Gli scultori senesi, Milano, Electa, 1980;
- Arte senese e arte pisana, Torino, Allemandi, 1996;
- Arte in Abruzzo, Milano, Electa, 1998.
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Sibille ritrovate
Castelnuovo presenta gli affreschi quattrocenteschi del Castello di San Vito al Tagliamento, presso Pordenone, sottolineando l'importanza della loro recente riscoperta: ben poco si conserva, infatti, della pittura a tematica profana tra XIV e XV secolo, seppur siano numerose le testimonianze nelle fonti documentarie. Per dare un contesto al pittore, anonimo nonostante l’alta qualità dell’opera, e comprendere la scelta e le modalità di rappresentazione dei soggetti (storie di donne famose, sibille, figure allegoriche e virtù), presenta il committente, il vescovo Antonio Altan (fine XIV sec.-1450): in particolare, ricostruisce i suoi rapporti con cardinal Giordano Orsini, trovando nel palazzo romano di Monte Giordano, dipinto da Masolino, un modello imprescindibile.
L’articolo è pubblicato a partire dalla recente pubblicazione di Enrica Cozzi, Antonio Altan e l'umanesimo. Gli affreschi di San Vito, Pordenone, Grafiche editoriali artistiche pordenonesi, 1987: una copia dell’opera è presente nel fondo librario di Castelnuovo, conservato dalla Biblioteca storica d'Ateneo “Arturo Graf”. -
Si scava nel cuore di Siena
Recensione del secondo volume dell’opera Die Kirchen von Siena, a c. di Peter Anselm Riedl e Max Seidel, intitolato Oratorio della Carità - S. Domenico (Monaco, Brückmann Verlag, 1985, 4 tomi); l’articolo ripercorre i principali edifici ecclesiastici di Siena schedati e illustrati nella pubblicazione, promossa dal Kunsthistorisches Institut in Florenz, e ne loda i fini: Castelnuovo si sofferma, in particolare, sulla redazione di inventari, cataloghi e censimenti, riconoscendo questi come strumenti fondamentali per acquisire conoscenze sul patrimonio culturale e, quindi, per avviare più consapevolmente ogni iniziativa di restauro e tutela.
Una copia dell’opera è presente nel suo fondo librario, conservato dalla Biblioteca storica d’Ateneo “Arturo Graf”. -
Sesso, bugie e Medioevo
Renato Rizzo intervista Enrico Castelnuovo e Giuseppe Sergi in occasione della pubblicazione degli ultimi due volumi dell’opera Arti e Storia nel Medioevo (Torino, Einaudi, 2002-2004, 4 voll.), focalizzando il discorso sulla collaborazione tra storici e storici dell’arte e discutendo alcuni dei luoghi comuni che pesano sulla lettura del periodo. Castelnuovo aveva già presentato il primo volume dell'opera, Tempi, spazi, istituzioni, sul domenicale de «Il Sole 24 Ore» (10 marzo 2002).
Una copia dell’opera è presente nel fondo librario di Castelnuovo, conservato dalla Biblioteca storica d'Ateneo “Arturo Graf”. -
Segreti d'artista dal Vasari ai quaderni di Picasso
Consigli di lettura per le prossime festività natalizie:- Selim Omarovič Chan-Magomedov, Aleksandr Rodcenko 1891-1956, a c. di Vieri Quilici, Milano, Idea Books, 1986;
- Fiorella Sricchia Santoro, Antonello e l'Europa, Milano, Jaca Book, 1986;
- Dalla Tradizione all'Archeologia, parte di Memoria dell'antico nell'arte italiana, a c. di Salvatore Settis, Torino, Einaudi, vol. 3;
- Pablo Picasso, Je suis le cahier. I quaderni di Picasso, catalogo della mostra (New York, Pace Gallery, 2 maggio-1 agosto 1986), a c. di Arnold e Marc Glimcher, Milano, Mondadori, 1986;
- Meyer Schapiro, L’arte moderna, Torino, Einaudi, 1986 (I ed. Modern Art, 19. & 20. Centuries. Selected Papers, New York, G. Braziller, 1978);
- La Cappella Sistina. I primi restauri. La scoperta del colore, Novara, Istituto geografico De Agostini, 1986;
- La nuova enciclopedia dell'arte, Milano, Garzanti, 1986;
- John Pope-Hennessy, La scultura italiana del Rinascimento. Saggi, Torino, Allemandi, 1986 (I ed. The study and criticism of Italian sculpture, New York, The Metropolitan Museum, 1980);
- Giorgio Vasari, Le vite de' piu eccellenti architetti, pittori, et scultori italiani, da Cimabue insino a' tempi nostri. Nell'edizione per i tipi di Lorenzo Torrentino, Firenze 1550, a c. di Luciano Bellosi e Aldo Rossi, Torino, Einaudi, 1986;
- Alessandro Conti, Michelangelo e la pittura a fresco. Tecnica e conservazione della Volta Sistina, Firenze, La Casa Usher, 1986.
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Scoprire Genova di Simon Boccanegra
L’articolo presenta il Museo di Sant'Agostino di Genova, riaperto nel 1983 dopo il restauro curato dallo studio Albini-Helg-Piva e il riordino operato dalla direttrice Ida Maria Botto, a cui si deve il catalogo (Museo di scultura e architettura ligure di Sant'Agostino, Genova, Museo di S. Agostino, 1985); Castelnuovo traccia una panoramica del contesto artistico genovese tra XIII e XIV secolo a partire dalle opere conservate nel museo, sottolineando come questa collezione, nuovamente fruibile, apra potenziali piste di ricerca sulla storia artistica della città.