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Dove l'acqua è rovinosa
Recensione delle opere:
- Agordino, a c. di Monica Pregnolato, Belluno, Amministrazione provinciale di Belluno, 2006;
- Agordino. Un itinerario di storia e d'arte, a c. di Flavio Vizzutti, Amministrazione provinciale di Belluno, 2006.
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Ducros degli uragani
Castelnuovo traccia un profilo del pittore svizzero Abraham-Louis-Rodolphe Ducros (1748-1810) a partire dall’esperienza del suo viaggio in Italia. Presentando i suoi acquerelli di grande formato, viene messo in luce come sul finire del XVIII secolo la veduta documentaria e il paesaggio souvenir, figli della la cultura del grand tour, cedano il passo a una rappresentazione della natura scossa dal sentimento del sublime. L’articolo è pubblicato in occasione delle mostre dedicate all’artista:- A Tour in Words and Watercolour. The Swiss Artist Louis Ducros Accompanies Dutch Tourists in Italy in 1778, a c. di Jan Wolter Niemeijer (Amsterdam, Rijksmuseum, Rijksprentenkabinet: 18 gennaio-11 maggio 1986; una seconda edizione della mostra si è tenuta al Musée Historique di Losanna (22 giugno-17 settembre 1990): Images et souvenirs de voyage. Le dessinateur suisse Louis Ducros accompagne des touristes hollandais en Italie en 1778;
- A.L.R. Ducros (1748-1810). Paysages d'Italie à l'époque de Goethe, a c. di Pierre Chessex (Losanna, Musée cantonal des Beaux-Arts: 21 marzo-19 maggio 1986); nel 1987 la mostra è approdata in Italia: Ducros 1748-1810. Paesaggi d'Italia all'epoca di Goethe (Roma, Palazzo Braschi, 26 febbraio-3 maggio 1987).
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É l'Amico di Sandro o lo Schiavo di Feti?
Marco Carminati presenta La cattedrale tascabile. Scritti di storia dell'arte, la raccolta di saggi di Castelnuovo edita dall’editore Sillabe di Livorno nel 2000, offrendo uno stralcio del contributo intitolato L’attribuzione e i suoi fantasmi (pp. 85-91) sul fenomeno dei nomi di comodo creati per identificare gli artisti anonimi.
Una copia dell’opera è presente nel fondo librario di Castelnuovo, conservato nella Biblioteca Storica d’Ateneo “Arturo Graf”. -
E l’artefice fu un quasi-sovrano
Castelnuovo offre un profilo di Ernst Hartwig Kantorowicz (1865-1963) in occasione della pubblicazione della raccolta dei suoi saggi La sovranità dell’artista. Mito e immagine tra Medioevo e Rinascimento, a c. di Maurizio Ghelardi (Venezia, Marsilio, 1995); accompagna l’articolo uno stralcio dal primo contributo, che dà il nome alla raccolta.
Una copia del volume è presente nel fondo librario dell’autore, conservato dalla Biblioteca storica d’Ateneo “Arturo Graf”. -
E Raffaello inventò la natura
Intervento sulla fortuna di Raffaello (1483-1520), in occasione del quinto centenario della nascita. Castelnuovo offre una carrellata di pareri e valutazioni sul maestro, soffermandosi sulla Vita di Raffaello di Giorgio Vasari e sul Giudizio sul Duecento di Roberto Longhi («Proporzioni», II, 1948, pp. 5-54, riedito in Edizione delle opere complete di Roberto Longhi, vol. VII Giudizio sul Duecento e ricerche sul Trecento nell’Italia centrale, 1939-1970, Firenze, Sansoni, 1974, pp. 1-53).
A novembre e a dicembre Castelnuovo interviene nuovamente su Raffaello, recensendo su «La Stampa» due mostre dei suoi disegni inaugurate per l'anniversario. -
E sulla via, banditi e gabelle
Recensione dell’opera: Luoghi di strada nel Medioevo. Fra il Po, il mare e le Alpi occidentali, a c. di Giuseppe Sergi, Torino, Scriptorium, 1996.
Una copia dell’opera è presente nel fondo librario dell’autore, conservato dalla Biblioteca Storica d'Ateneo "Arturo Graf". -
Esercizi di penna e scalpello
Recensione dell’opera: Massimiliano Rossi, La poesia scolpita. Danese Cataneo nella Venezia del Cinquecento, Lucca, Maria Pacini Fazzi Editore, 1995. Presentando Cataneo, Castelnuovo si focalizza sul suo duplice ruolo di artista e di letterato, offrendone un ritratto all’interno del contesto erudito in cui operava.
Una copia dell’opera è presente nel fondo librario dell’autore, conservato dalla Biblioteca storica d'Ateneo "Arturo Graf". -
Esploratore di insoliti sentieri
Necrologio di Géza de Francovich (Gorizia, 28 agosto 1902-Roma, 24 novembre 1996). -
Fasto gotico alla corte dei re folli
Recensione della mostra: L’art au temps des rois maudits Philippe le Bel et ses fils, 1285-1328 (Parigi, Galeries nationales du Grand Palais, 17 marzo-29 giugno 1998), catalogo Reunion des Musees Nationaux. Castelnuovo presenta uno spaccato del contesto culturale della corte di Francia al tempo di Filippo il Bello e dei suoi discendenti sino a Carlo IV, introducendo il gusto e la produzione artistica tra la fine del XIII secolo e la prima metà del XIV secolo. A partire dalle opere commentate, grazie alla ricchezza del campionario di tecniche artistiche incluse nella rassegna e ai prestiti internazionali, il contributo rievoca il fervore di quella stagione, definita una “prima internazionale gotica”.
Nell’uscita successiva della Domenica, Castelnuovo rettifica il titolo scelto dalla redazione de «Il Sole 24 Ore» per il proprio articolo, Fasto gotico alla corte dei re folli, puntualizzando ironicamente che Quei re di Francia erano maledetti, ma non folli.
Una copia del catalogo presente nel fondo librario dell’autore, conservato dalla Biblioteca storica d'Ateneo "Arturo Graf" -
Fragonard, la natura amorosa
Recensione della tappa parigina della mostra: Fragonard (Parigi, Grand Palais: 24 settembre 1987-4 gennaio 1988; New York, Metropolitan Museum of Art: 2 febbraio-8 maggio 1988), a c. di Pierre Rosenberg. L’articolo ripercorre la carriera di Jean-Honoré Nicolas Fragonard (1732-1806), ricostruendone l'alterna fortuna nel corso del XVIII secolo e focalizzandosi, in particolare, sui viaggi in Italia compiuti dal pittore, sulla sua opera grafica e sui soggetti delle opere esposte.
Una copia del catalogo della mostra è presente nel fondo librario di Castelnuovo, conservato dalla Biblioteca storica d'Ateneo “Arturo Graf”.