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Curiosità e intelligenza vive
Necrologio di Adalgisa Lugli (Modena, 1° ottobre 1946-Parma, 16 settembre 1995). -
Da Longhi a Toesca con un sorriso
Necrologio di Giuliano Briganti (Roma, 2 gennaio 1918-17 dicembre 1992). In poche righe Castelnuovo presenta un profilo del collega, ricordando i suoi maestri Roberto Longhi e Pietro Toesca, con cui si era laureato, e i suoi principali temi di ricerca, il Manierismo e il Barocco. Nella stessa pagina è pubblicato un più ampio intervento redatto da Marco Rosci, intitolato Briganti e i visionari. -
Delacroix alla corte di Versailles
Recensione della mostra: Delacroix à Versailles. Autour de la Bataille de Taillebourg (Versailles, Musée national des Châteaux de Versailles et de Trianon, 16 novembre 1998-16 febbraio 1999), catalogo Réunion des Musées Nationaux. L’esposizione è organizzata per il centesimo anniversario della nascita di Eugène Delacroix (1798-1863) e della riapertura, dopo il restauro, delle “Galeries historiques” del castello di Versailles. In questa occasione si era tenuto il convegno internazionale l’Histoire au Musée. Autour de la réouverture des Galerie historique de Versailles: Castelnuovo era intervenuto con un contributo intitolato Histoire nationale, histoires municipales. Remarques sur le Borgo Medievale de Turin e les musées italiens après l'unification (edito in L'histoire au musée, atti del convegno (Versaille, Château de Versailles, 10-12 dicembre 1998), Versailles, Actes Sud, 2004, pp. 199-211).
Una copia del catalogo della mostra e degli atti del convegno sono presenti nel fondo librario dell’autore, conservato dalla Biblioteca Storica d'Ateneo "Arturo Graf". -
Dentro l'agenda di Picasso
Stralcio della prefazione redatta da Castelnuovo per Michael Baxandall, Forme dell'intenzione. Sulla spiegazione storica dei dipinti, Torino, Einaudi, 2000 (I ed. Patterns of intention. On the historical explanation of pictures, 1985). Castelnuovo riconosce in questo libro un punto di svolta negli studi di Baxandall, sino ad allora incentrati su questioni della storia sociale dell’arte e sulla ricostruzione del period eye, ovvero l’orizzonte mentale, rituale e visivo dell’epoca in cui l’artista agisce. La lettura prende avvio, ora, dall’opera stessa e si sofferma sull’indagine delle intenzioni e delle cause alla base della sua creazione, delle motivazioni e delle condizioni particolari di fondo (definite come “agenda”) e sul difficile approccio alla cultura di un’epoca e al ragionamento di artisti a noi distanti nel tempo.
Nell’articolo sono anche citate altre pubblicazioni di Baxandall: Pittura ed esperienze sociali nell'Italia del Quattrocento (1972; I ed. italiana 1978); Scultori in legno del Rinascimento tedesco (1980; I ed. italiana 1989, prefazione di Castelnuovo).
Due copie dell’opera sono presenti nel fondo librario dell’autore, conservato nella Biblioteca Storica d’Ateneo “Arturo Graf”. -
Ducros degli uragani
Castelnuovo traccia un profilo del pittore svizzero Abraham-Louis-Rodolphe Ducros (1748-1810) a partire dall’esperienza del suo viaggio in Italia. Presentando i suoi acquerelli di grande formato, viene messo in luce come sul finire del XVIII secolo la veduta documentaria e il paesaggio souvenir, figli della la cultura del grand tour, cedano il passo a una rappresentazione della natura scossa dal sentimento del sublime. L’articolo è pubblicato in occasione delle mostre dedicate all’artista:- A Tour in Words and Watercolour. The Swiss Artist Louis Ducros Accompanies Dutch Tourists in Italy in 1778, a c. di Jan Wolter Niemeijer (Amsterdam, Rijksmuseum, Rijksprentenkabinet: 18 gennaio-11 maggio 1986; una seconda edizione della mostra si è tenuta al Musée Historique di Losanna (22 giugno-17 settembre 1990): Images et souvenirs de voyage. Le dessinateur suisse Louis Ducros accompagne des touristes hollandais en Italie en 1778;
- A.L.R. Ducros (1748-1810). Paysages d'Italie à l'époque de Goethe, a c. di Pierre Chessex (Losanna, Musée cantonal des Beaux-Arts: 21 marzo-19 maggio 1986); nel 1987 la mostra è approdata in Italia: Ducros 1748-1810. Paesaggi d'Italia all'epoca di Goethe (Roma, Palazzo Braschi, 26 febbraio-3 maggio 1987).
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É l'Amico di Sandro o lo Schiavo di Feti?
Marco Carminati presenta La cattedrale tascabile. Scritti di storia dell'arte, la raccolta di saggi di Castelnuovo edita dall’editore Sillabe di Livorno nel 2000, offrendo uno stralcio del contributo intitolato L’attribuzione e i suoi fantasmi (pp. 85-91) sul fenomeno dei nomi di comodo creati per identificare gli artisti anonimi.
Una copia dell’opera è presente nel fondo librario di Castelnuovo, conservato nella Biblioteca Storica d’Ateneo “Arturo Graf”. -
E l’artefice fu un quasi-sovrano
Castelnuovo offre un profilo di Ernst Hartwig Kantorowicz (1865-1963) in occasione della pubblicazione della raccolta dei suoi saggi La sovranità dell’artista. Mito e immagine tra Medioevo e Rinascimento, a c. di Maurizio Ghelardi (Venezia, Marsilio, 1995); accompagna l’articolo uno stralcio dal primo contributo, che dà il nome alla raccolta.
Una copia del volume è presente nel fondo librario dell’autore, conservato dalla Biblioteca storica d’Ateneo “Arturo Graf”. -
E Raffaello inventò la natura
Intervento sulla fortuna di Raffaello (1483-1520), in occasione del quinto centenario della nascita. Castelnuovo offre una carrellata di pareri e valutazioni sul maestro, soffermandosi sulla Vita di Raffaello di Giorgio Vasari e sul Giudizio sul Duecento di Roberto Longhi («Proporzioni», II, 1948, pp. 5-54, riedito in Edizione delle opere complete di Roberto Longhi, vol. VII Giudizio sul Duecento e ricerche sul Trecento nell’Italia centrale, 1939-1970, Firenze, Sansoni, 1974, pp. 1-53).
A novembre e a dicembre Castelnuovo interviene nuovamente su Raffaello, recensendo su «La Stampa» due mostre dei suoi disegni inaugurate per l'anniversario. -
E sulla via, banditi e gabelle
Recensione dell’opera: Luoghi di strada nel Medioevo. Fra il Po, il mare e le Alpi occidentali, a c. di Giuseppe Sergi, Torino, Scriptorium, 1996.
Una copia dell’opera è presente nel fondo librario dell’autore, conservato dalla Biblioteca Storica d'Ateneo "Arturo Graf". -
Esercizi di penna e scalpello
Recensione dell’opera: Massimiliano Rossi, La poesia scolpita. Danese Cataneo nella Venezia del Cinquecento, Lucca, Maria Pacini Fazzi Editore, 1995. Presentando Cataneo, Castelnuovo si focalizza sul suo duplice ruolo di artista e di letterato, offrendone un ritratto all’interno del contesto erudito in cui operava.
Una copia dell’opera è presente nel fondo librario dell’autore, conservato dalla Biblioteca storica d'Ateneo "Arturo Graf".