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E sulla via, banditi e gabelle
Recensione dell’opera: Luoghi di strada nel Medioevo. Fra il Po, il mare e le Alpi occidentali, a c. di Giuseppe Sergi, Torino, Scriptorium, 1996.
Una copia dell’opera è presente nel fondo librario dell’autore, conservato dalla Biblioteca Storica d'Ateneo "Arturo Graf". -
Pittori primitivi in Piemonte
Recensione dell’opera: Primitivi piemontesi nei Musei di Torino, a c. di Giovanni Romano, Torino, Fondazione CRT e Cassa di Risparmio di Torino (Arte in Piemonte, 10), 1996. Castelnuovo offre un bilancio degli studi sulla pittura piemontese nel XIV e XV secolo da cui ne è partita la riscoperta, ripercorrendo alcune tra le mostre fondamentali:- Gotico e Rinascimento in Piemonte (Torino, Palazzo Carignano, 1938-1939), a c. Vittorio Viale;
- Valle di Susa. Arte e storia dall'XI al XVIII secolo (Torino, Galleria civica di arte moderna, 12 marzo-8 maggio 1977), a c. di Giovanni Romano;
- Giacomo Jaquerio e il gotico internazionale (Torino, Palazzo Madama, aprile-giugno 1979), a c. di Enrico Castelnuovo e Giovanni Romano;
- Il tesoro della città. Opere d’arte e oggetti preziosi da Palazzo Madama (Stupinigi [Torino], Palazzina di caccia, 31 marzo-8 settembre 1996), a c. di Silvana Pettenati e Giovanni Romano.
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Albergo per fanciulli "gittati"
Recensione dell’opera: Gli Innocenti e Firenze nei secoli. Un ospedale, un archivio, una città, a c. di Lucia Sandri, Firenze, SPES, 1996. A partire dai risultati emersi dal libro, Castelnuovo ripercorre le principali tappe della storia dell’Ospedale, focalizzandosi sull’edificio che lo ospita, sulle opere che conserva e sul suo Archivio storico.
Una copia dell’opera è presente nel fondo librario dell’autore, conservato dalla Biblioteca Storica d'Ateneo "Arturo Graf". -
Nella terra dell'eterno
Castelnuovo propone uno stralcio della parte iniziale della sua introduzione a Il Camposanto di Pisa (a c. di Clara Baracchini ed Enrico Castelnuovo, Torino, Einaudi, 1996, pp. 3-6), in cui ripercorre la fortuna critica del monumento nel XIX secolo a partire dai giudizi che ne hanno dato viaggiatori e letterati di tutta Europa.
Una copia dell’opera è presente nel fondo librario dell’autore, conservato dalla Biblioteca Storica d'Ateneo "Arturo Graf". -
La crème delle icone russe
Castelnuovo offre un'introduzione alla produzione e alla ricezione delle icone in Russia e nell’Europa occidentale, in occasione della mostra promossa dal Banco Ambrosiano Veneto: L’immagine dello spirito. Icone dalle terre russe (Venezia, Fondazione Giorgio Cini, 1° settembre-1° dicembre 1996), a c. di Carlo Pirovano, catalogo Electa. Nella stessa pagina interviene anche Vittore Branca, presidente della Fondazione Giorgio Cini, ed è offerto uno stralcio del contributo di Engelina Smirnova, tratto dal catalogo (Le icone russe della collezione del Banco Ambrosiano Veneto). Sul tema tornerà in occasione della recensione della mostra Icônes russes. Galerie Tretiakov, presentata sul quotidiano nel dicembre 1997. -
Caricature in soli quattro tratti
Recensione delle esposizioni dedicate allo scrittore e disegnatore svizzero Rodolphe Töpffer (31 gennaio 1799-8 giugno 1846):- Les Alpes dessinees par les romantiques genevois ou la reponse aux appels de Rodolphe Töpffer (Ginevra, Musée d’Art et d’Histoire, 18 aprile-6 ottobre 1996), a c. di Anne de Herdt, catalogo Musée d’art et d’histoire di Ginevra;
- Rodolphe Töpffer (1799-1846). Aventures graphiques (Ginevra, Musée Rath: 25 aprile-28 giugno 1996; Zurigo, Museum Strauhof: 14 agosto-1° ottobre 1996), catalogo Musée d’art et d’histoire di Ginevra; questa mostra, già tenutasi ad Angoulême (Musée de la bande desinéee), ha poi aperto a Bruxelles (Musée d’Ixelles), Hannover (Wilhelm Busch - Deutsches Museum für Karikatur & Zeichenkunst) e Parigi (Centre Culturel Suisse).
Castelnuovo presenta l’opera grafica dell’artista, mostrando tutto il suo interesse per i disegni tratti dai viaggi alpini, ma soprattutto per l’humor sottile delle strisce illustrate, veri e propri fumetti antelitteram, e per gli studi sulla resa della fisionomia e delle emozioni.
Una copia di questi due cataloghi, nonché degli album di Töpffer (Garzanti, 1973), è presente nel fondo librario dell’autore, conservato dalla Biblioteca storica d'Ateneo "Arturo Graf". -
Simpatica "pizza" di studi
Recensione della Festschrift dedicata a Carlo Bertelli, nato a Roma il 6 agosto 1930, per il sessantacinquesimo compleanno: Florilegium. Studi di storia dell’arte in onore di Carlo Bertelli, Milano, Electa, 1995. Il titolo dell’articolo deriva da una battuta di Roberto Longhi, che così aveva definito la raccolta di saggi donatagli in occasione dei suoi settant’anni.
Una copia dell’opera è presente nel fondo librario dell’autore, conservato dalla Biblioteca storica d'Ateneo "Arturo Graf". -
Esercizi di penna e scalpello
Recensione dell’opera: Massimiliano Rossi, La poesia scolpita. Danese Cataneo nella Venezia del Cinquecento, Lucca, Maria Pacini Fazzi Editore, 1995. Presentando Cataneo, Castelnuovo si focalizza sul suo duplice ruolo di artista e di letterato, offrendone un ritratto all’interno del contesto erudito in cui operava.
Una copia dell’opera è presente nel fondo librario dell’autore, conservato dalla Biblioteca storica d'Ateneo "Arturo Graf". -
Tra le conchiglie troverete le pietre
Profilo di Ferdinando Bologna (L’Aquila, 27 settembre 1925 - Ocre [L’Aquila], 3 aprile 2019) in occasione del suo settantesimo compleanno e della pubblicazione della raccolta di saggi a lui dedicata: Napoli, l’Europa. Ricerche di storia dell’arte in onore di Ferdinando Bologna, a c. di Francesco Abbate e Fiorella Sricchia Santoro, Catanzaro, Meridiana Libri, 1996 (nell’articolo è erroneamente riportato Donzelli editore).
Una copia dell’opera è presente nel fondo librario dell’autore, conservato dalla Biblioteca storica d'Ateneo "Arturo Graf" -
Le prodezze dello "sculptor Benedictus"
Recensione dell’opera: Benedetto Antelami e il Battistero di Parma, a c. di Chiara Frugoni, Torino, Einaudi, 1995. Castelnuovo aveva già presentato il restauro del Battistero, diretto da Bruno Zanardi, sulle pagine de «Il Sole 24 Ore» nel 1993.
Una copia dell’opera è presente nel fondo librario dell’autore, conservato dalla Biblioteca storica d’Ateneo “Arturo Graf”.